'Masenate Mohato Seeiso
'Masenate Mohato Seeiso | |
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La regina 'Masenate nel 2013 | |
Regina consorte del Lesotho | |
In carica | dal 18 febbraio 2000 (24 anni e 268 giorni) |
Predecessore | 'Mamohato Bereng Seeiso |
Nome completo | Anna Karabo Motšoeneng |
Trattamento | Sua Maestà |
Nascita | Ospedale Avventista Maluti, Mapoteng, 2 giugno 1976 |
Casa reale | Seeiso per matrimonio |
Padre | Thekiso Motšoeneng |
Madre | 'Makarabo |
Consorte di | Letsie III del Lesotho |
Figli | Senate 'Maseeiso Lerotholi |
Religione | Cattolicesimo |
'Masenate Mohato Seeiso (all'anagrafe Anna Karabo Motšoeneng; Mapoteng, 2 giugno 1976) è la regina consorte del Lesotho dal 2000, in quanto moglie di Letsie III.
È attiva in Lesotho nella promozione dei diritti dei bambini, nell'emancipazione femminile e nel contrasto all'HIV/AIDS.[1][2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Karabo è nata nel 1976 presso l'Ospedale Avventista Maluti di Mapoteng, maggiore dei cinque figli di Thekiso Motšoeneng e di 'Makarabo.[3] Venne battezzata con rito cattolico con il nome di Anna.[3]
Dopo aver frequentato la Leribe English Medium Primary School e la Holy Family High School per sei mesi, entrò al Machabeng International College di Maseru nel 1990.[4] Nel giugno 1993 si aggiudicò la medaglia di bronzo del Prince Mohato Award.[4] Nel 1996 conseguì l'International General Certificate for Secondary Education e l'International Baccalaureate Diploma.[4]
Negli anni del college fece volontariato con l'Angela School for the Disabled e il Centre for the Blind.[3] Nel 1997 si iscrisse all'Università Nazionale del Lesotho per studiare Biochimica, con l'obiettivo di diventare farmacista.[5] La sua carriera universitaria fu tuttavia interrotta dal fidanzamento con il re e, ripresi gli studi, ha ottenuto un Bachelor of Arts in Economics presso la Columbia University, nel maggio 2011.[5]
Ha studiato la lingua francese all'Alliance Française di Maseru, ottenendo il DELF A1 nel febbraio 2013 e l'A2 nell'aprile 2014.[6] Ha infine seguito un corso di primo soccorso e ricevuto il First Aid Certificate.[4]
Regina del Lesotho
[modifica | modifica wikitesto]Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1996 incontrò Letsie III del Lesotho.[4] Il loro fidanzamento venne annunciato il 23 ottobre 1999.[4]
La cerimonia di nozze ebbe luogo il 18 febbraio del 2000 nello Stadio Setsoto di Maseru e venne officiata dall'arcivescovo Bernard Mohlalisi.[2] Furono presenti 40.000 persone, tra cui Nelson Mandela, e in seguito si tenne un ricevimento al palazzo reale.[7] Karabo divenne la prima donna non nobile a sposare un membro della famiglia reale.[2] Dopo la nascita della sua prima figlia, adottò il nome con cui è oggi nota.[8]
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Continuò il lavoro iniziato dalla suocera 'Mamohato, che definì il suo "pilastro di forza" in un'intervista del Lesotho Times nel 2014, ereditando le redini del Queen's National Trust Fund alla morte di lei, nel 2003.[1][2][9] Nel 2010 ebbe luogo il primo Garden Tea Party per raccogliere finanziamenti per il fondo.[9]
Nel marzo 2012 inaugurò la Lesotho Royal Rose, i cui proventi vengono usati per investire nell'educazione dei bambini bisognosi.[5] Nel 2015 fondò l'iniziativa Hlokomela Banana attraverso il Queen's National Trust Fund, per porre fine alla povertà mestruale in Lesotho e per consentire alle ragazze di frequentare gli studi con continuità, contrastando la mancanza di risorse per la gestione delle mestruazioni in ambiente scolastico.[10]
Nell'ottobre 2016 avviò con World Vision International una campagna nazionale per porre fine ai matrimoni precoci, dopo che un rapporto dell'ONU pubblicato nel 2015 rilevò come una ragazza su cinque in Lesotho si sposi prima di compiere 18 anni.[11] Nel febbraio 2017 lanciò al fianco dell'AIDS Healthcare Foundation un'iniziativa per consegnare assorbenti igienici e materiale scolastico gratuiti alle ragazze in Lesotho.[12]
Nel 2018 avviò la campagna #Early-Moments-Matter con l'UNICEF Lesotho, sull'importanza di investire sui primi mille giorni di vita di un bambino attraverso l'alimentazione, l'amore, il gioco e la salute.[13] Il 5 luglio dello stesso anno, al palazzo reale di Maseru, è stata insignita dell'Ordine delle Palme accademiche dall'ambasciatore francese Christophe Farnaud, in riconoscimento ai suoi legami con la cultura francese e al suo impegno nel settore dell'istruzione.[14][15]
Il 20 novembre del 2019 lanciò LePHIA 2020, un sondaggio volto a valutare l'impatto dell'HIV sulla popolazione lesothiana.[16] Nel febbraio 2020 visitò il progetto in loco, con l'ambasciatrice statunitense Rebecca Gonzales e il vice ministro della sanità 'Manthabiseng Phohleli.[16] In riconoscimento al suo lavoro nella promozione dei diritti dei bambini nel paese, è stata nominata Campionessa Nazionale dell'UNICEF nel gennaio 2022.[13]
Patrocini
[modifica | modifica wikitesto]- Croce Rossa del Lesotho;[3]
- SOS Villaggi dei bambini;[3]
- People with Disabilities;[3]
- Machabeng International College;[3]
- Lesotho Girl Guides Association (LGGA).[17]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]'Masenate Mohato Seeiso e Letsie III del Lesotho hanno due figlie e un figlio:[4]
Titoli e trattamento
[modifica | modifica wikitesto]- 2 giugno 1976 - 18 febbraio 2000: Anna Karabo Motšoeneng
- 18 febbraio 2000 - attuale: Sua Maestà, la regina del Lesotho
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
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Thekiso Motšoeneng | |||||||||||||
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'Masenate Mohato Seeiso | |||||||||||||
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'Makarabo | |||||||||||||
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Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze lesothiane
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Altri riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Tsitsi Matope, ‘I’m looking forward to more happiness with His Majesty’, su lestimes.com, 13 giugno 2014. URL consultato il 26 novembre 2023.
- ^ a b c d (EN) Moniek Blos, ‘Masenate Mohato Seeiso – The first commoner Queen of Lesotho, su historyofroyalwomen.com, 10 gennaio 2020. URL consultato il 26 novembre 2023.
- ^ a b c d e f g (EN) Susan Flantzer, Queen Masenate Mohato Seeiso of Lesotho, su unofficialroyalty.com, 12 settembre 2020. URL consultato il 14 ottobre 2023.
- ^ a b c d e f g h (EN) Office Of The King, su gov.ls. URL consultato il 23 ottobre 2023.
- ^ a b c (EN) The nation joins in celebrating Her Majesty’s Birthday, su lestimes.com, 30 maggio 2020. URL consultato il 14 ottobre 2023.
- ^ (FR, EN) La coopération pour le français, su za.ambafrance.org, 6 maggio 2014. URL consultato il 13 ottobre 2023.
- ^ (EN) Wedding of King Letsie III of Lesotho, 2000, su royalwatcherblog.com, 18 febbraio 2020. URL consultato il 26 novembre 2023.
- ^ (EN) Mahlomola Letsie, Lesotho’s Royal wedding, su lesothotribune.co.ls, 18 febbraio 2022. URL consultato il 28 novembre 2023.
- ^ a b (EN) ’Makhotso Rakotsoane, Expanding the frontiers of freedom, su thepost.co.ls, 23 marzo 2018. URL consultato il 26 novembre 2023.
- ^ (EN) Thandiwe Kubere, “Lesotho Can Eradicate Period Poverty”- Her Majesty, su informativenews.co.ls, 27 settembre 2023. URL consultato il 26 novembre 2023.
- ^ (EN) Queen Masenate of Lesotho campaigns with World Vision against early child marriage, su wvi.org, 13 ottobre 2016. URL consultato il 26 novembre 2023.
- ^ (EN) AHF Partners with Lesotho’s Queen Masenate in Effort to Keep Girls in School, su businesswire.com, 28 febbraio 2017. URL consultato il 26 novembre 2023.
- ^ a b (EN) Queen appointed UNICEF National Champion, su africa-press.net, 12 gennaio 2022. URL consultato il 24 dicembre 2023.
- ^ a b (EN) HER MAJESTY RECEIVES FRENCH AWARD, su gov.ls. URL consultato il 26 novembre 2023.
- ^ (EN, FR) Her Majesty Queen ‘Masenate Mohato Bereng Seeiso receives the Commander of the Order of Academic Palms, su za.ambafrance.org, 6 luglio 2018. URL consultato il 7 novembre 2021.
- ^ a b (EN) PHIA Gets a Royal Launch in Lesotho, su phia.icap.columbia.edu, 7 aprile 2020. URL consultato il 17 ottobre 2023.
- ^ (EN) LGGA PRESENTS CLIMATE CHANGE REPORT TO QUEEN, su lena.gov.ls, 22 settembre 2023. URL consultato il 18 ottobre 2023.
- ^ 3738431_OpFTs.jpeg (427×435), su c2.quickcachr.fotos.sapo.pt. URL consultato il 28 novembre 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 'Masenate Mohato Seeiso
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale del Governo del Lesotho, su gov.ls.