Abies homolepis
Abete Nikko | |
---|---|
Abies homolepis | |
Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Pinophyta |
Classe | Pinopsida |
Ordine | Pinales |
Famiglia | Pinaceae |
Genere | Abies |
Specie | A. homolepis |
Nomenclatura binomiale | |
Abies homolepis Siebold & Zucc., 1842 | |
Sinonimi | |
Nomi comuni | |
(EN) Nikko fir |
L'abete Nikko (Abies homolepis Siebold & Zucc., 1842) è una pianta della famiglia delle Pinaceae endemica delle zone montane del Giappone.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico Abies, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare dalla parola greca ἄβιος = longevo.[2] Il nome specifico homolepis deriva dalle radici greche ὁμός homós = uguale e λεπιϛ lepís = squama, scaglia riferendosi a squame e brattee della stessa lunghezza nei coni.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una conifera di taglia medio-grande che raggiunge altezze di 45 m e il cui tronco può avere sino a 1-5 m di diametro. La corteccia, grigio-marrone, tende a sfogliarsi. I rami principali dipartono dal tronco ad angolo retto, orizzontalmente; i ramoscelli secondari sono lievemente pubescenti, grigi, marroni o marroni-giallastri. Le gemme, marroni con resina bianca, sono di forma ovoidale-conica, di 10-14 mm di diametro.[4]
Le foglie sono aghiformi, di colore verde scuro brillante superiormente, verde-bluastro inferiormente, lunghe fino a 3 cm, con apice ottuso o bifido.[4]
Gli strobili maschili sono ovoidali, verdi-giallastri e lunghi 1,4 cm; gli strobili femminili, resinosi, di color prima viola scuro e poi marrone a maturazione, sono cilindrici, con cima arrotondata, lunghi fino a 10 cm e larghi fino a 4 cm; le scaglie sono dentellate, leggermente pelose. I semi sono grigiastri, lunghi 1,8 cm.[4]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Specie endemica delle isole giapponesi di Honshū, Kyūshū e Shikoku dove vegeta a quote montane comprese tra 700 e 2.000 m su suoli di origine vulcanica, generalmente ben drenati. Alle quote più elevate forma boschi puri o in associazione con Abies veitchii e Larix kaempferi, ma generalmente alle quote più comuni si rinviene in associazione con Fagus crenata, Quercus crispula, Betula grossa, Tsuga diversifolia, Thuja standishii Pinus densiflora. A quote ancora inferiori A. homolepis viene sostituito da Abies firma.[1]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Viene accettata la seguente varietà:[5]
- Abies homolepis var. umbellata (Mayr) E.H.Wilson - endemica delle isole di Honshū, Kyūshū e Shikoku, in Giappone
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Parecchie sottospecie o varietà classificate nel passato, attualmente sono considerate dei sinonimi:[5]
- Picea homolepis (Siebold & Zucc.) Carrière
- Pinus homolepis (Siebold & Zucc.) Antoine
Usi
[modifica | modifica wikitesto]L'abete Nikko è una specie ornamentale molto apprezzata in Giappone e in Europa, ed esistono cultivar specifiche per i giardini privati..[6]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante la presenza di cospicue sub-popolazioni, la specie è sottoposta a forte pressione da parte dei cervi, con scarsa rigenerazione delle stesse e conseguente trend di decrescita. Per tale motivo la specie è inserita dalla Lista rossa IUCN tra quelle passibili di futuro rischio di estinzione.[1]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Illustrazione
- Esemplare maturo
- Rami
- Sommità
- Dettaglio della corteccia
- Dettaglio di ramo con coni
- Fusto
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Katsuki, T., Zhang, D, Rushforth, K. & Farjon, A. 2013., Abies homolepis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Pier Luigi Nimis, Nevio Agostini, Marco Verdecchia e Elias Ceccarelli, Guida agli alberi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (PDF), su Dryades project Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. URL consultato il 21 marzo 2019.
- ^ Etimologia dei nomi botanici e micologici, su Actaplantarum. URL consultato il 25 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2016).
- ^ a b c (EN) Abies homolepis (Nikko fir) description, su conifers.org. URL consultato il 17 marzo 2022.
- ^ a b (EN) Abies homolepis Siebold & Zucc., su Plants of the world online. URL consultato il 28 aprile 2020.
- ^ (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, pp. 94-95. URL consultato il 6 gennaio 2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Abies homolepis
- Wikispecies contiene informazioni su Abies homolepis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ITIS Standard Report Page: Abies homolepis Siebold & Zucc., in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 25-12-2016.
- (EN) Abies homolepis, in Encyclopedia of Life.
- (EN) Abies homolepis, su BHL.