Adriano Bolzoni

Adriano Bolzoni (Cremona, 14 aprile 1919Cremona, 1º gennaio 2005) è stato un regista, sceneggiatore e giornalista italiano.[1]

Iniziò la carriera come giornalista, facendosi conoscere per i suoi reportage dal fronte della seconda guerra mondiale (aveva aderito alla Repubblica Sociale Italiana). Successivamente, collaborò con Il Borghese e il Secolo d'Italia, divenendo quindi direttore del Reporter, che acquisì notevole fama in quegli anni.

Negli anni cinquanta iniziò a scrivere sceneggiature per piccoli film di livello regionale. L'occasione gli si presentò durante il boom del genere spaghetti-western, periodo durante il quale Bolzoni avrebbe firmato le sue più apprezzate e conosciute sceneggiature. Contemporaneamente si dedicò alla regia, dirigendo 4 film negli anni sessanta. Terminata l'ondata western, Bolzoni si dedicò a film d'avventura e d'azione. Scrisse diversi saggi storico-politici.

Pubblicazioni

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  • Ja Wohl, Roma, Trevi, 1967
  • El Che Guevara, Roma, Trevi, 1967
  • Storia dello Stato Maggiore tedesco, Trevi, 1971
  • La guerra dei Neri, Ciarrapico, 1981
  • Allah Akbar. I «Pazzi di Dio» e i moderni combattenti della gihad islamica, Mursia, 1997
  • I dannati di Vlassov. Il dramma dei russi antisovietici nella seconda guerra mondiale, Mursia, 1991
  • Ustacha, Settimo Sigillo, Roma, 2000

Filmografia parziale

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Sceneggiatore

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  • Dizionario del cinema italiano. I registi dal 1930 ai nostri giorni, Gremese Editore, Roma (1993, seconda edizione aggiornata 2002)

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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