Affricata alveolo-palatale sonora
Affricata alveolo-palatale sonora | |
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IPA - numero | 216 |
IPA - testo | d͡ʑ |
IPA - immagine | |
Unicode | U+02A5 |
Entity | ʥ |
SAMPA | dz\ |
X-SAMPA | dz\ |
Kirshenbaum | dz\ |
Ascolto | |
Una consonante affricata alveolopalatale sonora è una consonante affricata presente in molte lingue, che in base all'alfabeto fonetico internazionale è rappresentata con la sequenza [d͡ʑ] (in passato, con la legatura [ʥ]).
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L'affricata alveolopalatale sonora presenta le seguenti caratteristiche:
- il suo modo di articolazione è affricato, perché questo fono è dovuto alla sequenza di una fase occlusiva e di una fase fricativa;
- il suo luogo di articolazione deve essere alveolopalatale: perché tale consonante si pronuncia metà alveolare, metà palatale;
- è una consonante sonora, in quanto viene prodotta con la vibrazione delle corde vocali.
Occorrenze
[modifica | modifica wikitesto]Italiano
[modifica | modifica wikitesto]In italiano questo fonema non esiste, anche se assomiglia al fonema italiano /d͡ʒ/.
Cinese
[modifica | modifica wikitesto]In cinese, questo fonema è reso a livello regionale come allofono della lettera "j" come 渠 [d͡ʑy].
Giapponese
[modifica | modifica wikitesto]In giapponese questo fonema è reso con la consonante ぢ (di, dzi) pronunciata [d͡ʑi], anche se ormai è stata assimilata al fonema じ [ʑi] o [ʒi], è oggi presente in dialetti regionali, oppure quando じ si trova in mezzo a una parola.