Al-Hakim (califfo abbaside del Cairo)
Al-Hakim I | |
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califfo del Cairo | |
In carica | 21 novembre 1262 – 19 gennaio 1302 |
Predecessore | Abu'l-Qasim Ahmad al-Mustansir |
Successore | al-Mustakfi I |
Nascita | Baghdad, 1247 circa |
Morte | Cairo, 19 gennaio 1302 |
Luogo di sepoltura | Cairo |
Padre | Abu 'Ali al-Hasan ibn Abu Bakr |
Figli | al-Mustakfi I Ahmad, padre di al-Wathiq I |
Religione | Islam sunnita |
Abū l-ʿAbbās Aḥmad al-Ḥākim (in arabo أبو العباس أحمد الحاكم بأمر الله?, Abū l-ʿAbbās Aḥmad al-Ḥākim bi-amr Allāh), ossia "Il sovrano per disposizione di Allah", o al-Ḥākim I; Baghdad, 1247 circa – Il Cairo, 19 gennaio 1302) è stato il secondo dei califfi abbasidi del Cairo dal 1262 al 1302.
Il suo califfato cominciò sotto la "tutela" del sultano mamelucco bahri Baybars. Abū l-ʿAbbās Aḥmad era il discendente di Abū Jaʿfar al-Rāshid bi-llāh, 30º califfo abbaside di Baghdad.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1261, il Sultano mamelucco bahri al-Zāhir Rukn al-Dīn Baybars al-Bunduqdarī accolse al Cairo Abū l-Qāsim Aḥmad, un Abbaside scampato ai massacri del 1258, quando Baghdad era caduta sotto i feroci colpi del mongolo Hulegu.
Abū l-Qāsim Aḥmad ero lo zio di al-Mustaʿṣim, il 37º e ultimo Califfo di Baghdad) ed era figlio di al-Ẓāhir, il 35º califfo, nonché fratello di Abū Jaʿfar al-Mustanṣir (il 36º califfo).
Divenne califfo quindi con il medesimo laqab del fratello: al-Mustanṣir.
Assieme al giovane Abū l-ʿAbbās Aḥmad, di appena 15 anni, si scontrò rovinosamente coi Mongoli inviati da Abaqa, che intendeva impedirgli di raggiungere Baghdad e di farsi riconoscere come nuovo Califfo. Al-Mustanṣir morì nella battaglia di al-Anbar, presso l'Eufrate mentre Abū l-ʿAbbās Aḥmad riusciva a scampare e a fuggire alla volta del Cairo. Baybars l'accolse ospitalmente e il 22 novembre 1262, il venerdì successivo al suo arrivo, fu riconosciuto Califfo col laqab di al-Ḥākim bi-amr Allāh, anche se quella sua carica rimase assolutamente formale, vivendo nell'ozioso lusso degli appartamenti della Cittadella del Cairo.
Nel corso del suo califfato egli vide succedersi i seguenti Sultani mamelucchi:
- Figli di Baybars
- al-Saʿīd Nāṣir al-Dīn Baraka Khān b. Baybars (1277-1279)
- al-ʿĀdil Badr al-Dīn Salamish al-Zahir Baybars (1279)
- Qalāwūn e i suoi figli
- al-Manṣūr Sayf al-Dīn Qalāwūn al-Alfī (1279-1290)
- al-Ashraf Ṣalāḥ al-Dīn Khalīl b. Qalāwūn (1290-1293)
- al-Nāṣir Muḥammad b. Qalāwūn (1293-1295) (primo regno)
- Interregno di al-Nāṣir Muḥammad
- al-ʿĀdil Zayn al-Dīn Kitbugha al-Manṣūr (1295-1297) (tutore di al-Nāṣir Muḥammad)
- al-Manṣūr Ḥusām al-Dīn Lajin (1297-1299)
- Secondo sultanato di al-Nāṣir Muḥammad
- al-Nāṣir Muḥammad b. Qalāwūn (1299-1309) (secondo regno)
Verso la fine del settembre del 1298,[1] durante il regno di Lajin, al-Ḥākim I adempie all'obbligo islamico del pellegrinaggio canonico a La Mecca, insieme a tutta la sua famiglia. Il Sultano gli regala 700 000 dirham per il viaggio.[2]
Al-Ḥākim I morì il 19 gennaio 1302 e suo figlio Sulaymān gli succedette col laqab di al-Mustakfī I.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dhū l-ḥijja 697
- ^ Li Guo, Early Mamluk Syrian historiography: Al-Yūnīnī's Dhayl Mirʼāt al-zamān, vol. 21 della Islamic history and civilization, Leida, E. J. Brill, 1998, p. 107, ISBN 978-90-04-11028-1.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) André Clot, L'Égypte des Mamelouks 1250-1517. L'empire des esclaves, Perrin, 2009, p. 474, ISBN 978-2-262-03045-2.
- (EN) Clifford Edmund Bosworth, The new Islamic dynasties: a chronological and genealogical manual, Edinburgh University Press, ISBN 978-0-7486-2137-8.
- (FR) Janine Sourdel e Dominique Sourdel, Dictionnaire historique de l'islam, Quadrige, PUF, 2004, ISBN 978-2-13-054536-1.