Aleksej Semënovič Kiselëv
Aleksej Semënovič Kiselëv | |
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Commissario del popolo della RSFS Russa per l'ispezione operaio-contadina | |
Durata mandato | 7 luglio 1923 – 2 febbraio 1924 |
Predecessore | Valerian Kujbyšev |
Successore | Nikolaj Švernik |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Russo (bolscevico) |
Aleksej Semënovič Kiselëv (in russo Алексей Семёнович Киселёв?; Avdot'ino, 1879 – Mosca, 30 ottobre 1937) è stato un politico sovietico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel Governatorato di Vladimir, fu membro del Partito Operaio Socialdemocratico Russo fin dal 1898. Nel 1914 fu cooptato nel Comitato Centrale ma fu subito dopo arrestato e condannato al confino in Siberia, da dove riuscì a fuggire. Nel 1917 presiedette il Soviet cittadino di Ivanovo-Voznesensk. Nel 1920-1921 fu tra gli esponenti principali della corrente di sinistra del Partito Comunista, denominata Opposizione operaia. Ricoprì poi vari ruoli a livello centrale e dal 1923 al 1924 fu commissario del popolo dell'Ispettorato operaio e contadino (Rabkrin) della Repubblica Socialista Federata Sovietica Russa. Fu arrestato e giustiziato nel 1937 nell'ambito delle Grandi purghe.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Kiselëv Aleksej Semënovič, su Spravočnik po istorii Kommunističeskoj partii i Sovetskogo Sojuza 1898-1991. URL consultato il 17 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2017).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 47755021 · ISNI (EN) 0000 0001 0897 2232 · GND (DE) 126482500 |
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