Alfonso Chiapparo
Alfonso Chiapparo | |
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Soprannome | "Alfonso Chiarelli" |
Nascita | Napoli, 9 gennaio 1902 |
Morte | Ciutadella, 17 agosto 1937 |
Cause della morte | Incidente aereo |
Luogo di sepoltura | cimitero di Ciutadella |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Marina Regia Aeronautica |
Corpo | Aviazione Legionaria |
Specialità | Bombardamento |
Grado | Capitano |
Comandanti | Roberto Lordi |
Guerre | Guerra civile spagnola |
Comandante di | Squadriglia da bombardamento pesante dell'Aviazione Legionaria delle Baleari |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Navale di Livorno |
dati tratti da L'S.81 del capitano Chiapparo[1] | |
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Alfonso Chiapparo (Napoli, 9 gennaio 1902 – Ciutadella, 17 agosto 1937) è stato un aviatore e militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Napoli il 9 gennaio 1902[2] e, arruolatosi inizialmente nella Regia Marina, a partire dal 1926 frequentò il corso per osservatore d'aeroplano.[3] Nel luglio 1927 entrò in servizio presso la 82ª Squadriglia idrovolanti di Nisida, e nel marzo 1928 fu assegnato alla scuola di pilotaggio di Portorose dove conseguì i brevetti di pilota di idrovolanti e pilota militare.[3] Dopo aver trascorso un periodo imbarcato dapprima sulla nave da battaglia Duilio e poi sull'incrociatore pesante Trento, il 5 settembre 1932 entrò in servizio effettivo presso la Regia Aeronautica con il grado di tenente pilota in servizio permanente effettivo (S.P.E).[3] Nel 1934 prestò servizio presso lo Stormo sperimentale da bombardamento, divenendo l'anno dopo addetto aeronautico[N 1] in Cina. Il 6 luglio partì dall'aeroporto di Guidonia a bordo di un bombardiere trimotore Savoia-Marchetti S.72[N 2] arrivando a Shangai il 4 agosto successivo.[3] L'aereo fu consegnato, come dono personale[N 3] da parte di Mussolini, al generale Chiang Kai-shek.[3]
Rientrato in Patria nell'aprile 1937 fu promosso capitano, ed entrò in servizio presso il 9º Stormo Bombardamento Terrestre, passando poi, alla fine del mese di giugno, al comando della squadriglia da bombardamento pesante assegnata all'Aviazione Legionaria delle Baleari.[3] Tale unità era equipaggiata con i bombardieri trimotori Savoia-Marchetti S.M.81 Pipistrello[4] ed era di stanza sul campo d'aviazione di Son San Juan, sull'isola di Maiorca.[4] Dopo aver preso parte a una missione su Cartagena, il 17 agosto il suo aereo decollò da Son San Juan per partecipare a un bombardamento del porto di Barcellona.[5] Sulla via del ritorno il suo aereo precipitò, colpito da una granata dell'artiglieria contraerea.[5] mentre cercava un punto per atterrare, essendo ormai a corto di benzina, vicino a Ciutadella, sull'isola di Minorca, causando la morte di quattro[N 4] dei sei membri dell'equipaggio. Alla sua memoria fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valor militare.[2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Regio Decreto 18 luglio 1938[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sostituì il capitano Furio Drago.
- ^ Si trattava dell'esemplare MM.219, che per l'occasione aveva ricevuto la matricola civile I-ABMO.
- ^ Dopo il richiamo in Italia del generale Roberto Lordi, allora capo della missione militare italiana in Cina, e consigliere militare del generalissimo Chiang Kai-shek, sostituito da Silvio Scaroni, i rapporti tra i due dittatori erano arrivati sul punto di una definitiva rottura, e con questo gesto Mussolini intendeva riparare allo sgarbo.
- ^ Si trattava del capitano Chiapparo, del sottotenente Pietro Mosca, del sergente meccanico Remo Barsotti e del sergente marconista Francesco Tomada. Si salvarono lanciandosi con il paracadute il sergente maggiore radiotelegrafista Amato Raggi e l'aviere scelto armiere Attilio Saccenti.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Emiliani 2009, p. 4.
- ^ a b c Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 77.
- ^ a b c d e f Emiliani 2009, p. 8.
- ^ a b Emiliani 2009, p. 5.
- ^ a b Emiliani 2009, p. 6.
- ^ Bollettino Ufficiale 1938, supl.03, pag.1.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ruggero Bonomi, Viva la Muerte, Roma, Ufficio editoriale aeronautico, 1941.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 277.
- I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
- Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.
- Periodici
- Angelo Emiliani, L'S.81 del capitano Chiapparo, in Storia Militare, n. 189, Parma, Ermanno Albertelli Editore, giugno 2009, pp. 4-9.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiapparo, Alfonso, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 2 gennaio 2022.