Antonio Forni (garibaldino)
Antonio Forni | |
---|---|
Nascita | Palermo, 7 gennaio 1806 |
Morte | Palermo, 9 gennaio 1880 |
Cause della morte | naturali |
Luogo di sepoltura | Palermo |
Dati militari | |
Paese servito | Regno delle Due Sicilie Regno di Sardegna Regno d'Italia |
Forza armata | Esercito |
Grado | maggiore |
Comandanti | Giuseppe Garibaldi |
Guerre | Rivoluzione indipendentista siciliana del 1848, spedizione dei Mille |
Campagne | Spedizione dei Mille |
Muccioli, p. 374 | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Antonio Forni, o Forno (Palermo, 7 gennaio 1806 – Palermo, 9 gennaio 1880), è stato un militare italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Appartenente ad una famiglia di possidenti, giovanissimo, il 26 gennaio 1822, fu cadetto nel I reggimento granatieri della guardia dell'Esercito delle Due Sicilie raggiungendo il grado di alfiere il 27 dicembre 1827 e venendo cassato dai ruoli e privato del grado di 1º tenente del II reggimento dei granatieri della guardia, il 28 febbraio 1848, per aver rifiutato di giurare fedeltà alle nuove istituzioni governative, nate dalla concessione della costituzione, che egli non considerava abbastanza liberale[1][2][3]. Sostenne l'indipendenza dell'effimero Regno di Sicilia (1848-1849) partecipando alle due campagne del 1848 e del 1949 e ottenendo il grado di maggiore[3]. Dopo la restaurazione borbonica, si rifugiò a Genova[2][4]. Entrato nella spedizione dei Mille fu imbarcatò sul Lombardo e sbarcò a Marsala l'11 maggio 1860 venendo inquadrato nella 2ª compagnia di Vincenzo Giordano Orsini della quale prese il comando durante la sosta a Rampigallo, il 13 maggio 1860, in quanto l'Orsini passò a comandare l'artiglieria; seguì quest'ultimo nella sua diversione verso Corleone[1][2]. Nell'Esercito meridionale riebbe il grado di maggiore, dal 4 giugno 1860, passando poi nel Regio Esercito e venendo collocato a riposo, con lo stesso grado – nello stato maggiore delle piazze – e a sua domanda, il 6 agosto 1864[1][3][4].
A Palermo gli è stata dedicata una via che va «Dalla via Maresciallo Guglielmo Pecori Giraldi al corso dei Mille. Q. Settecannoli»[4].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Palermo, 21 giugno 1860
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Forni Antonio, in Memorie storiche militari, vol. 8, fasc. I, aprile 1911, p. 578.
- P. Schiarini, FORNI Antonio, in Dizionario del Risorgimento nazionale. Dalle origini a Roma capitale. Fatti e persone, direttore Michele Rosi, III. Le persone. E-Q, Milano, Casa Editrice Dottor Francesco Vallardi, 1933, p. 115.
- Antonio Muccioli, Le strade di Palermo. Storia, curiosità e personaggi di una città attraverso la guida alfabetica completa delle sue vie, Roma, Newton & Compton, 1998, ISBN 8882890368.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Forni, su La nascita di una Nazione. Le 1000 storie dei Mille di Garibaldi. URL consultato l'11 gennaio 2021.
Controllo di autorità | SBN IEIV054449 |
---|