Antonio Luongo

Antonio Luongo

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato30 novembre 1999 –
14 marzo 2013
LegislaturaXIII, XIV, XV, XVI
Gruppo
parlamentare
XIII-XIV: DS-L'Ulivo
XV: PD-L'Ulivo
XVI: Partito Democratico
CoalizioneXIII-XIV: L'Ulivo
XV: L'Unione
XVI: Centro-sinistra 2008
CircoscrizioneBasilicata
CollegioXIII-XIV: Lauria
Incarichi parlamentari
XV legislatura:
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPCI (fino al 1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
PD (2007-2015)
Titolo di studioDiploma di Maturità classica
ProfessioneDirigente di azienda privata

Antonio Luongo (Potenza, 26 luglio 1958Potenza, 8 dicembre 2015) è stato un politico italiano, deputato dal 1999 al 2013.

Nato a Potenza nel 1958, Antonio Luongo iniziò da giovanissimo la sua carriera politica militando nella Federazione Giovanile Comunista Italiana, di cui fu segretario provinciale e dirigente nazionale. Membro della segreteria regionale del PCI della Basilicata, divenne successivamente segretario regionale del PDS.

Il 28 novembre 1999 venne candidato dall'Ulivo per le elezioni suppletive per la Camera dei deputati nel collegio uninominale di Lauria (per sostituire Gianni Pittella, eletto al Parlamento europeo) e vinse con il 65,5% contro il candidato del Polo per le Libertà Francesco Sisinni[1].

Si ricandidò quindi nel medesimo collegio alle elezioni del 2001, sconfiggendo con il 46,7% l'ex senatore socialista Antonio Vozzi, candidato della Casa delle Libertà, che ottiene il 34,8%[2]. Venne quindi riconfermato deputato altre due volte, alle elezioni del 2006 (eletto nella lista dell'Ulivo) e a quelle del 2008 (per il neonato Partito Democratico).

Nel dicembre 2012 si candidò alle primarie per la scelta dei candidati parlamentari del PD in vista delle elezioni del 2013, risultando il secondo classificato in provincia di Potenza, dietro a Vincenzo Folino[3]; inserito quindi in seconda posizione nella lista per la Circoscrizione Basilicata, rinunciò alla candidatura nel gennaio 2013 in seguito al rinvio a giudizio per corruzione nel processo "Iena 2"[4]. Fu in seguito prosciolto da tale accusa nel marzo 2014 "per intervenuta prescrizione"[5].

Nel 2014 si candidò a segretario regionale del PD in Basilicata, sostenuto dall'area "bersaniana" di Filippo Bubbico e Roberto Speranza[6], vincendo il congresso al secondo turno[7].

È morto l'8 dicembre 2015[8], a 57 anni, a causa di un infarto mentre era alla guida della sua auto nel capoluogo lucano.[9]

Nel 1996 ha sposato Lilly Armento, dalla quale nel 2000 ha avuto una figlia di nome Marzia.

  1. ^ Risultati maggioritario: elezioni suppletive, su Camera.it - XIII Legislatura, Parlamento italiano. URL consultato l'8 dicembre 2015.
  2. ^ Camera del 13 maggio 2001 - Collegio Lauria, in Archivio Storico delle Elezioni, Ministero dell'Interno. URL consultato l'8 dicembre 2015.
  3. ^ Primarie Parlamentari PD 2012 - BASILICATA - Provincia di POTENZA, l'Unità. URL consultato l'8 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  4. ^ Antonio Liotta, Codice etico Pd, Luongo rinuncia alla candidatura, il Quotidiano della Basilicata, 19 gennaio 2013. URL consultato l'8 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  5. ^ Leo Amato, Luongo "assolto" per prescrizione. Non luogo a procedere per l'ex deputato Pd, il Quotidiano della Basilicata, 4 marzo 2014. URL consultato l'8 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  6. ^ Andrea Turco, Primarie Basilicata: quando il PD si spacca come una mela, Termometro Politico, 14 luglio 2014. URL consultato l'8 dicembre 2015.
  7. ^ Salvatore Santoro, Il Pd è di Antonio Luongo. Il decano della politica lucana torna a guidare un partito, il Quotidiano della Basilicata, 6 agosto 2014. URL consultato l'8 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  8. ^ Morto in incidente segretario Pd lucano Luongo, la Repubblica, 8 dicembre 2015. URL consultato l'8 dicembre 2015.
  9. ^ Salvatore Santoro, E' morto il segretario del Pd Antonio Luongo. Un malore alla guida nella notte scorsa a Potenza[collegamento interrotto], Il Quotidiano del Sud, 8 dicembre 2015. URL consultato il 12 dicembre 2016.

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