Apin
Apin è una parola sumerica che indica l'aratro-seminatore (in accadico sarà chiamato epinnu).[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo strumento venne messo a punto quando le popolazioni umane del neolitico discesero dalle zone pedemontane dei monti Zagros e Tauro e colonizzarono la piana alluvionale intorno ai fiumi Tigri ed Eufrate (Mesopotamia), verso la metà del IV millennio a.C.[2]
Rispetto alla lavorazione a zappa ridusse ad un quindicesimo i tempi di lavorazione della terra, oltre a migliorare anche i tempi di semina. Era trainato da due o tre coppie di bovini e richiedeva la perizia di coltivatori specializzati. La sua conformazione era particolarmente adatta a campi di forma allungata e stretta, per ridurre al minimo le "virate". Il lato corto dei campi veniva posto a contatto con le canalizzazioni.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Liverani, Antico Oriente: storia, società, economia, Roma-Bari, Laterza, 2009, ISBN 978-88-420-9041-0.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Douglas B. Miller, R. Mark Shipp, An Akkadian handbook: paradigms, helps, glossary, logograms, and sign list, p. 75.