Apollosa
Apollosa comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Benevento |
Amministrazione | |
Sindaco | Danilo Parente (Continuità e Futuro) dal 12-06-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 41°06′N 14°42′E |
Altitudine | 430 m s.l.m. |
Superficie | 21,12 km² |
Abitanti | 2 488[1] (31-3-2022) |
Densità | 117,8 ab./km² |
Frazioni | San Giovanni (sangiovannesi) |
Comuni confinanti | Benevento, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Ceppaloni, Montesarchio, Roccabascerana (AV), San Leucio del Sannio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 82030 |
Prefisso | 0824 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 062004 |
Cod. catastale | A330 |
Targa | BN |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 853 GG[3] |
Nome abitanti | apollosani |
Patrono | sant'Anna; san Giovanni Battista |
Giorno festivo | 26 luglio; 24 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Apollosa nella provincia di Benevento | |
Sito istituzionale | |
Apollosa[4] è un comune italiano di 2 488 abitanti della provincia di Benevento in Campania.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]La città si trova sulla destra della vecchia via Consolare, che da Benevento va nella valle Caudina. Il confine con i comuni di Roccabascerana, Ceppaloni e San Leucio del Sannio è segnato ad est dal torrente Serretelle. Il suo territorio risulta compreso fra i 136 ed i 656 m s.l.m., con un'escursione altimetrica di 520 m.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque forse in epoca romana lungo la via Appia. Secondo lo storico Alfonso Meomartini[5] la forma originale del nome fu "La pelosa", "Lapillosa", "Pellosa", "Pelusia", "Lapelusa", "Apellosa" ed infine "Apollosa".
L'abitato sorse sulla cima di una piccola collina che dominava la via Appia (in località "Terravecchia"). Presso la Appia al confine con il comune di Ceppaloni si trovava la "Taverna del Passo" detta così in quanto vi era la dogana feudale[6] e un mulino che era attivo innanzi la prima guerra mondiale. In adiacenza si trova la piccola chiesa dedicata a san Domenico che attualmente è di proprietà privata a seguito della sua sconsacrazione poiché ha perduto il carattere sacro essendo diruta in gran parte.
L'iscrizione di Turpilio del VI secolo la cita come urbs ("città")[7].
Sotto i Normanni fu in possesso dei baroni di Fenucchio, della chiesa di Santa Sofia di Benevento e dei Frangipane. Successivamente entrò nel possesso dei Della Leonessa. Nel 1460 Ferdinando I distrusse l'abitato in quanto i Della Leonessa avevano parteggiato per Giovanni d'Angiò. In seguito l'abitato fu delocalizzato nella sede attuale. In seguito il feudo fu in possesso dei Caracciolo, dei Ricca, dei Piscicelli, dei Guindazzo Caracciolo e infine degli Spinelli principi di San Giorgio e di Apollosa. Estinti gli Spinelli il titolo passò ai Lancellotti[8].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Nello stemma è raffigurato il dio Apollo recante nella mano sinistra una lira, con un paesaggio naturale sullo sfondo.[9] Il gonfalone è un drappo di bianco.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Presso il ponte sulla via Appia furono ritrovate due colonne miliari riguardanti il rifacimento dello stesso ponte, di cui una riferibile al 198 circa, sotto l'imperatore Settimio Severo[10].
Si conservano i ruderi dell'antico castello e un palazzo baronale.
Le chiese di interesse sono:
- Santa Maria Assunta
- San Giuseppe (chiesa inserita nel palazzo ducale Varricchio)
- San Giovanni Battista (cappella rurale)
- San Domenico, in località Taverna (chiesa sconsacrata e diruta passata a proprietà privata)
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[11]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2016 risultano 53 cittadini stranieri residenti nel comune, pari al 2,02 % della popolazione.[12] I gruppi più rilevanti sono:
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio comunale si producono: ulivo, vite, frumento, legumi, foraggi, frutta, legname. Il comune ha una superficie agricola utilizzata in ettari (ha) di 477,45[13].
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]La parte meridionale del territorio di Apollosa, affacciata all'estremità beneventana della valle Caudina, nell'abitato di Tufara Valle (nucleo suddiviso amministrativamente tra vari comuni), ospita infrastrutture di livello primario come la SS 7 Appia e la Stazione di Tufara Valle-Arpaise-Ceppaloni (nota anche come Tufara Valle-Apollosa) sulla linea della valle Caudina.[14] Il comune è inoltre collegato da strade provinciali ai vicini centri di Montesarchio, Castelpoto e, in contrada Epitaffio, Benevento.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1988 | 1993 | Rosalino De Gruttola | Democrazia Cristiana | Sindaco | Lista di partito |
1993 | 1997 | Rosalino De Gruttola | Democrazia Cristiana | Sindaco | Lista di partito |
1997 | 2001 | Rita Angrisani | Lista civica | Sindaco | |
2001 | 2006 | Rita Angrisani | Lista civica | Sindaco | |
2006 | 2007 | Federico Meoli | Lista civica | Sindaco | |
2007 | 2007 | Silvana D'Agostino | Commissario straordinario | ||
2007 | 2012 | Federico Meoli | Lista civica | Sindaco | |
2012 | 2017 | Marino Corda | Lista civica | Sindaco | |
2017 | in carica | Marino Corda | Lista civica | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Giuliano Gasca Queirazza et al., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 32, ISBN 978-88-11-30500-2.
- ^ Alfonso Meomartini e Almerico Meomartini, I comuni della provincia di Benevento: Storia, cronaca, illustrazione, Benevento, De Martini, 1970, p. 61.
- ^ Posto ove si esigeva il diritto di passaggio.
- ^ Antonio Jamalio, La Regina del Sannio. Descrizione Coretnografica E Storica Della Provincia Di Benevento, Napoli Napoli, P. Federico & G. Ardia, 1918, p. 194.
- ^ Erasmo Ricca, Istoria de' feudi del regno delle Due Sicilie di qua dal faro…, vol. 4, Napoli, Agostino de Pascale, 1869, pp. 25 e 131.
- ^ Comune di Apollosa, Statuto comunale (PDF), art. 4 c. 6 II territorio, la sede, lo stemma.
- ^ Ferdinando Grassi, Il comune di Apollosa dalle origini sulla via Appia sino alla presente sua sede: ab antiquo et in saecula, S. Giorgio del Sannio (ed. dopo 1983). Cfr.: Corpus Inscriptionum Latinarum: 09, 02122 = CIL 09, 05995 = CIL 10, 06923 e CIL 09, 02121 = CIL 01, 03194
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2016 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 26 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2017).
- ^ (Aggiornamento al 2000) Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre, maggio 2007
- ^ Lestradeferrate.it - Stazione di Tufara Valle - Apollosa, su www.lestradeferrate.it. URL consultato il 23 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Apollosa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.apollosa.bn.it.
- Apollósa, su sapere.it, De Agostini.