Archivio di Stato di Savona

Archivio di Stato di Savona
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLiguria
CittàSavona
Indirizzovia Valletta San Cristoforo, 15R
Dati generali
Tipologia giuridica conservatorepubblico
Tipologia funzionaleArchivio di Stato
Caratteristiche
Fondazione1942
SANscheda SAN
Sito web ufficiale

L'Archivio di Stato di Savona è l'ufficio periferico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che per legge[1] conserva la documentazione storica prodotta dagli enti pubblici della provincia di Savona e per deposito volontario, custodia temporanea, donazione o acquisto ogni altro archivio o raccolta documentaria di importanza storica.

La sua sede è situata in zona periferica, al numero 15 R di Via Valletta San Cristoforo, in un edificio di costruzione recente, completamente ristrutturato per la destinazione ad Archivio di Stato.

La ricerca storica è affiancata da una biblioteca di oltre ottomila titoli con volumi riguardanti in particolare la storia della città di Savona e del territorio savonese e ligure, l’archivistica, la diplomatica e la storia del diritto. L’Istituto ha recentemente aderito al Polo ligure del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).[2]

L'Archivio di Stato di Savona, istituito come sezione di Archivio di Stato nel 1942 in attuazione della legge 22 dicembre 1939, n. 2006, divenne Archivio di Stato a seguito del D.P.R.. 30 settembre 1963, n. 1409. Conserva gli archivi degli uffici periferici dello Stato italiano e quelli delle organizzazioni politiche, amministrative e giudiziarie dell’epoca preunitaria, che hanno o hanno avuto sede nel territorio della provincia, compresi alcuni fondi prodotti da istituzioni oggi appartenenti alle provincie di Alessandria, Cuneo e Imperia. L’Archivio svolge attività didattica, organizzando visite guidate per studenti, gruppi e associazioni al fine di promuovere la conoscenza delle fonti archivistiche. L’Istituto ha inoltre in atto convenzioni con diverse Università per lo svolgimento di tirocini curricolari.

Per mole documentaria e continuità storica, il fondo di maggior pregio è quello del Comune di Savona, testimonianza della vita cittadina dal Medioevo alla prima metà del Novecento. Tra i documenti medievali spiccano: le pergamene, la più antica delle quali data l’anno 1062; i Registri della catena; gli Statuti del Comune e delle arti. Nella parte dell’archivio risalente all’Ottocento e ai primi anni del Novecento, sono contenute testimonianze di grande interesse per la storia dello sviluppo industriale e urbano della città, come piani regolatori e progetti per lavori pubblici e per la costruzione di edifici pubblici e privati.

Di notevole importanza per lo studio delle vicende storiche dei primi anni del XIX secolo è l’archivio della Prefettura del Dipartimento di Montenotte (1806-1814) nel quale si trovano documenti riguardanti i territori di Porto Maurizio, Sanremo e Ceva.

Dello Stato unitario sono conservati gli archivi di preture e tribunali, delle Sottoprefetture di Savona e Albenga e del Distretto militare.

Nel cospicuo fondo notarile, si evidenziano i registri dei notai Arnaldo Cumano e Giovanni di Donato, Martino, Saono e Uberto, fra i più antichi pervenuti.

  1. ^ DPR 1409/1963 e Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio
  2. ^ Biblioteca, su Archivio di Stato di Savona. URL consultato il 31 dicembre 2019.

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Controllo di autoritàSBN IEIV007369
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