Arcidiocesi di Sebastea

Sebastea
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Sebastena in Armenia
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Sebastea
Mappa della diocesi civile del Ponto (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXVII secolo
StatoTurchia
Arcidiocesi soppressa di Sebastea
Diocesi suffraganeeSebastopoli, Nicopoli, Satala, Berissa
Erettacirca IV secolo
Soppressacirca XIV secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

L'arcidiocesi di Sebastea (in latino: Archidioecesis Sebastena in Armenia) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e sede titolare della Chiesa cattolica.

Sebastea, corrispondente alla città di Sivas in Turchia, è l'antica sede metropolitana della provincia romana dell'Armenia Prima nella diocesi civile del Ponto e nel patriarcato di Costantinopoli.

Il Martirologio Romano attesta la presenza di diversi santi e martiri di Sebastea: san Biagio il 3 febbraio; i santi Quaranta Martiri il 9 marzo; san Pietro, vescovo e fratello di Basilio Magno e Gregorio di Nissa, il 26 marzo; sant'Atenogene, corepiscopo, il 16 luglio; i santi Carterio, Stiriaco, Tobia, Eudossio, Agapio e compagni, soldati martiri, il 2 novembre; sant'Irenarco il 28 novembre.

Nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli la sede è documentata pressoché ininterrottamente dal VII al XIV secolo ed occupa generalmente l'11º posto nell'ordine gerarchico delle metropolie del patriarcato. Alla provincia ecclesiastica sono inizialmente assegnate 5 diocesi suffraganee: Sebastiopoli, Nicopoli, Satala, Colonia e Berissa. Alla provincia ecclesiastica appartiene anche la sede arcivescovile autocefala di Pedactoe, chiamata Heracleopolis nella prima Notitia.[1] A partire dal X secolo anche la sede di Colonia è annoverata tra le sedi arcivescovili del patriarcato.[2]

Dal XVII secolo Sebastea è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 27 luglio 1989.

Arcivescovi greci

[modifica | modifica wikitesto]

Arcivescovi titolari

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae, p. 206, nº 71.
  2. ^ Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae, p. 273, nº 84.
  3. ^ Anonymus, PmbZ nº 30653.
  4. ^ Eleutherios, PmbZ nº 21637.
  5. ^ Demetrios, PmbZ nº 21475.
  6. ^ Theophylaktos, PmbZ nº 28226. (EN) Ernest Honigmann, Studies in Slavic Church History, Byzantion, Vol. 17 (1944-1945), pp. 148-158.
  7. ^ Theodoros, PmbZ nº 27796.
  8. ^ Theodotos, PmbZ nº 27981.
  9. ^ Anonymus, PmbZ nº 31848.
  10. ^ Anonymus, PmbZ nº 31926.
  11. ^ Anonymus, PmbZ nº 31973.
  12. ^ Georgios, metropolitan of Sebasteia, «Prosopography of the Byzantine World», edizione online 2016.
  13. ^ Theophanes, metropolitan of Sebasteia, «Prosopography of the Byzantine World», edizione online 2016.
  14. ^ (LA) Anton Joseph Binterim, Suffraganei Colonienses extraordinarii, sive de sacrae Coloniensis ecclesiae proepiscopis, Moguntiae, 1843, pp. 55-56.
  15. ^ Nei volumi II e III di Eubel i vescovi titolari di questa sede sono confusi con i vescovi delle sedi omonime.
  16. ^ Antonio Libanori, Ferrara d'oro. Imbrunito dall'abbate Antonio Libanori, Parte ..., Volumi 1-3.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Diocesi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diocesi