Armando Falconi

Armando Falconi

Armando Falconi (Roma, 10 luglio 1871Milano, 10 settembre 1954) è stato un attore italiano, che lavorò principalmente in teatro.

Falconi era figlio d'arte: suo padre, Pietro Falconi (1829-1901), fu attore generico poi capocomico; la madre, Adelaide Negri (1833-1902), era anche lei attrice. Anche suo fratello, il meno famoso Arturo, si diede all'arte drammatica riscuotendo però meno successo degli altri componenti della famiglia.

A soli 23 anni già era impiegato come secondo amoroso in una compagnia napoletana: particolarmente adatto però ai ruoli comici, ben presto emerse nelle commedie. Recitò spesso anche nel cinema, interpretando quasi sempre il ruolo dell'attempato ed ingenuo rubacuori. All'inizio degli anni 1930 fu fondatore della Compagnia Besozzi-Falconi, insieme a Nino Besozzi[1].

Nel 1901 sposò, dopo aver duellato con un giornalista per difenderla, l'attrice Tina Di Lorenzo, dalla quale ebbe un figlio, Dino. La loro unione fu anche professionale, dato che spesso lavorarono assieme. Dopo essere rimasto vedovo nel 1930, si risposò nel 1942 con l'attrice teatrale Elisabetta Svoboda.

Nel 1943, durante le riprese del film La locandiera, nei pressi dell'acquedotto romano, un attacco alleato seminò nella zona diverse bombe, le cui onde d'urto scaraventarono rovinosamente a terra Falconi, che non recuperò mai più dopo quell'incidente ed ebbe pertanto la carriera stroncata. L'attore inoltre era già da qualche anno affetto dalla malattia di Parkinson, che infine lo rese totalmente invalido.[2]

Armando Falconi ne L'orizzonte dipinto (1941)
Armando Falconi ne La bocca sulla strada (1941)
Armando Falconi ne L'elisir d'amore (1941)
  1. ^ collezionesalce.beniculturali.it, http://www.collezionesalce.beniculturali.it/?q=scheda&id=7433.
  2. ^ È morto Armando Falconi dopo lunghi anni di sofferenza, di Ugo Buzzolan, La Stampa dell'11 settembre 1954

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