Balance (Van Halen)
Balance album in studio | |
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Artista | Van Halen |
Pubblicazione | 24 gennaio 1995 |
Durata | 53:07 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Hard rock Heavy metal |
Etichetta | Warner Bros. |
Produttore | Bruce Fairbairn |
Registrazione | maggio–settembre 1994, 5150 Studios, Studio City (Los Angeles) e Little Mountain Sound Studios (Vancouver) |
Formati | CD, LP, MC |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Brasile[1] (vendite: 100 000+) |
Dischi di platino | Canada (3)[2] (vendite: 300 000+) Giappone[3] (vendite: 250 000+) Stati Uniti (3)[4] (vendite: 3 000 000+) |
Van Halen - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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AllMusic[5] | |
Rolling Stone[6] |
Balance è il decimo album in studio del gruppo musicale statunitense Van Halen, pubblicato il 24 gennaio 1995 dalla Warner Bros. Records.
Si tratta del quarto e ultimo disco in studio inciso con Sammy Hagar. Il cantante infatti sarà escluso dal gruppo l'anno seguente a causa di alcune tensioni venute a galla durante le registrazioni di un brano facente parte della colonna sonora del film Twister. La pubblicazione giapponese contiene una traccia in più, intitolata Crossing Over, in cui Eddie van Halen suona tutti gli strumenti (aiutato dal fratello Alex che sovraincide alcuni stacchi di batteria); il brano venne utilizzato come lato B del singolo Can't Stop Lovin' You. L'album fu anche pubblicato in vinile con una tracklist leggermente alterata.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'album venne registrato in un periodo di tensione tra Sammy Hagar e i fratelli Eddie e Alex van Halen. La band lavorò otto ore al giorno per tre settimane per registrare l'album. La prima canzone del disco, The Seventh Seal, viene aperta da un coro di monaci e presenta sfumature mistiche. Il brano si caratterizza per un vasto muro di chitarra stile U2 che spinge la band verso il terreno più oscuro che abbia mai affrontato.[7] Il titolo è un riferimento al film Il settimo sigillo di Ingmar Bergman.
L'album si sposta poi in tematiche personali con Can't Stop Lovin' You. La canzone venne composta dal punto di vista della ex-moglie di Hagar, il quale era convinto che lei fosse ancora innamorata di lui. Successivamente il disco presenta alcuni tra gli episodi più duri e cupi della discografia della band, come Don't Tell Me (What Love Can Do) e la conclusiva Feelin'. Sono inoltre presenti ben tre brani strumentali: Strung Out, in cui Eddie pizzica le corde interne di un pianoforte con oggetti di vario tipo e che funge da intro alla ballata Not Enough; Doin' Time, che è un breve assolo di batteria di Alex; e Baluchitherium, un assolo di chitarra che richiama sin dal titolo il più grande mammifero terrestre. Quest'ultimo brano non è presente nell'edizione in vinile dell'album.
I due fratelli Van Halen ebbero dei problemi anche con il bassista Michael Anthony, padre di due bambine e non più in grado di lavorare con la band a tempo pieno. Anthony presenziò alle registrazioni solo due ore a pomeriggio. Nonostante questo, la band riuscì a completare l'album e raggiungere per la quarta volta consecutiva il primo posto in classifica.[7] La maggior parte di Balance è stata registrata ai 5150 Studios di proprietà di Eddie, a Los Angeles, ad eccezione di alcune parti vocali incise ai Little Mountain Sound Studios di Vancouver, dove risiedeva il produttore dell'album Bruce Fairbairn.
L'uscita dell'album fu seguita dal Balance Ambulance Tour, rinominato scherzosamente "ambulance" in quanto Eddie stava avendo alcuni problemi all'anca, mentre contemporaneamente il fratello Alex era costretto a indossare un collare.[8] Finito il tour, si sciolse la seconda formazione dei Van Halen, quando Sammy Hagar lasciò la band nel giugno 1996.
Così come per tutti i quattro album incisi con Hagar, Balance raggiunse la prima posizione della Billboard 200.[9] Debuttò direttamente al primo posto, vendendo circa 295 000 copie nella prima settimana, superando così il precedente For Unlawful Carnal Knowledge che aveva debuttato con 243 000 copie nell'estate 1991.[10] Fu l'ultimo lavoro di inediti del gruppo capace di raggiungere la vetta della classifica, se si esclude la raccolta Best Of - Volume I pubblicata l'anno successivo.[7] Fu inoltre il primo disco della band che entrò nella top 10 nel Regno Unito, dove si posizionò all'ottavo posto.[11]
Copertina
[modifica | modifica wikitesto]La copertina dell'album consiste in una foto di due gemelli siamesi nudi seduti su di un'altalena. In realtà, si tratta di un solo bambino, sdoppiato e sovrapposto digitalmente su uno sfondo realizzato con Corel Painter.[12] Alcuni paesi si rifiutarono di vendere l'album, citando la nudità del bambino come offensiva. In Giappone la copertina è stata distribuita mostrando il bambino normale, senza la parte del gemello siamese.[12] Al suo interno, il compact disc raffigura il celebre dipinto dell'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche di Sammy Hagar, Eddie van Halen, Alex van Halen e Michael Anthony.
- The Seventh Seal – 5:18
- Can't Stop Lovin' You – 4:07
- Don't Tell Me (What Love Can Do) – 5:56
- Amsterdam – 4:45
- Big Fat Money – 3:57
- Strung Out (strumentale) – 1:28
- Not Enough – 5:12
- Aftershock – 5:28
- Doin' Time (strumentale) – 1:41
- Baluchitherium (strumentale) – 4:04
- Take Me Back (Déjà Vu) – 4:42
- Feelin' – 6:34
- Traccia bonus nell'edizione giapponese
- Crossing Over – 4:49
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Gruppo
[modifica | modifica wikitesto]- Sammy Hagar – voce
- Eddie van Halen – chitarra, pianoforte, cori
- Michael Anthony – basso, cori
- Alex van Halen – batteria, percussioni
Altri musicisti
[modifica | modifica wikitesto]- The Monks of Gyuro Tantric University – coro in The Seventh Seal
- Steve Lukather – cori in Not Enough
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]- Bruce Fairbairn – produzione
- Erwin Musper, Mike Plotnikoff – ingegneria del suono
- Mike Fraser – missaggio
- George Marino – mastering
- Jeri Heiden – direzione artistica
- Randee Saint Nicholas – fotografia
- Glen Wexler – copertina
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1995) | Posizione massima |
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Australia[13] | 9 |
Austria[13] | 18 |
Canada[14] | 2 |
Europa[15] | 6 |
Finlandia[16] | 5 |
Francia[17] | 18 |
Germania[13] | 8 |
Giappone[18] | 2 |
Italia[19] | 15 |
Norvegia[13] | 17 |
Nuova Zelanda[13] | 16 |
Paesi Bassi[13] | 5 |
Portogallo[20] | 4 |
Regno Unito[11] | 8 |
Stati Uniti[9] | 1 |
Svezia[13] | 5 |
Svizzera[13] | 6 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (PT) Van Halen – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 25 giugno 2015.
- ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 25 giugno 2015.
- ^ (EN) Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970-2005, Roppongi, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
- ^ (EN) Van Halen - Balance – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 25 giugno 2015.
- ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Balance, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 14 marzo 2015.
- ^ (EN) Paul Evans, Balance, in Rolling Stone, 23 marzo 1995. URL consultato il 14 marzo 2015.
- ^ a b c Ian Christe, Everybody wants some : the Van Halen saga, Hoboken, N.J., John Wiley & Sons, 2008, ISBN 978-0-470-37356-9.
- ^ (EN) 14th anniversary of the Balance Tour, su vhnd.com, Van Halen news desk. URL consultato il 12 novembre 2013.
- ^ a b (EN) 277707 – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 10 novembre 2016. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
- ^ (EN) Geoff Mayfield, Between the Bullets, in Billboard, vol. 107, n. 6, 11 febbraio 1995, p. 94.
- ^ a b (EN) Official Albums Chart Top 100: 29 January 1995 - 04 February 1995, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 19 maggio 2015.
- ^ a b (EN) Van Halen: Balance (PDF), su RESOURCEMAGONLINE.com. URL consultato il 30 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2015).
- ^ a b c d e f g h (NL) Van Halen - Balance, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 19 maggio 2015.
- ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 61, No. 1, February 06 1995, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2014).
- ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Eurochart, su books.google.it, Billboard, 18 febbraio 1995, p. 43. URL consultato il 19 maggio 2015.
- ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
- ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr. URL consultato il 19 maggio 2015. Selezionare "VAN HALEN" e premere "OK".
- ^ (EN) Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970-2005, Roppongi, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
- ^ Gli album più venduti del 1995, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 19 maggio 2015.
- ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Portugal, su books.google.it, Billboard, 18 febbraio 1995, p. 43. URL consultato il 19 maggio 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen Thomas Erlewine, Balance, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Balance, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Balance, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.