Bardolino Chiaretto
Bardolino Chiaretto | |
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Dettagli | |
Stato | Italia |
Resa (uva/ettaro) | 130 q |
Resa massima dell'uva | 70,0% |
Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 9,5% |
Titolo alcolometrico minimo del vino | 10,5% |
Estratto secco netto minimo | 17,0‰ |
Riconoscimento | |
Tipo | DOC |
Istituito con decreto del | 28/05/1968 |
Gazzetta Ufficiale del | 23/07/1968, n. 186[1] |
Vitigni con cui è consentito produrlo | |
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Il Chiaretto è un vino DOC la cui produzione è consentita nella zona del lago di Garda nelle provincie di Brescia e Verona.
Caratteristiche organolettiche:
- colore: rosa che con l'invecchiamento tende al granato.
- odore: vinoso con leggero profumo delicato.
- sapore: asciutto, sapido, leggermente amarognolo, armonico, sottile, talvolta leggermente frizzante.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'origine del Chiaretto si rifà, per tradizione, a Pompeo Molmenti (Venezia 1852 - Roma 1928), personaggio eclettico e nobile figura della vita intellettuale italiana dell'epoca, il quale inventò la prima versione del chiaretto a Moniga del Garda situata in Valtenesi, piccola località della provincia di Brescia affacciata sul lago di Garda. Si può dire quindi che le vere origini del chiaretto siano bresciane.
Abbinamenti consigliati
[modifica | modifica wikitesto]Sushi e cucina giapponese in genere. Molto adatto ai crostacei e ai fritti di pesce si può abbinare a carni anche rosse nel caso il vino presenti buona struttura e sapidità.
Da suggerire la lettura di vari siti che informano sugli accostamenti del Chiaretto dalla sua origine.