Blackwyche
Blackwyche videogioco | |
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Piattaforma | Commodore 64 |
Data di pubblicazione | 1985 |
Genere | Avventura dinamica |
Tema | Fantasy |
Origine | Regno Unito |
Sviluppo | Ultimate Play The Game |
Pubblicazione | Ultimate Play The Game |
Modalità di gioco | Singolo giocatore |
Periferiche di input | Joystick |
Supporto | Musicassetta |
Preceduto da | Entombed |
Seguito da | Dragon Skulle |
Blackwyche è un videogioco per Commodore 64 sviluppato e pubblicato da Ultimate Play The Game nel 1985. È il seguito di The Staff of Karnath e di Entombed ed è il terzo capitolo della saga dell'aristocratico avventuriero Sir Arthur Pendragon. Il gioco è un'avventura dinamica con visuale isometrica, ambientata su una nave fantasma.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Scopo del gioco è quello di liberare l'anima del capitano che è tenuta prigioniera in una stanza della misteriosa nave fantasma nella quale è ambientato il gioco. Per fare ciò occorre per prima cosa trovare la spada magica, che si trova in una particolare stanza della imbarcazione e che permette di liberarsi di alcuni esseri che svolazzano attorno al nostro eroe e che causano la perdita di preziosa energia vitale se entrano in contatto con lui. Occorre anche fare attenzione alle palle di cannone che rotolano per terra e che provocano anch'esse la perdita di energia vitale che può essere recuperata entrando nella stanza in cui c'è una campana e facendola suonare colpendola con la spada.
Il nostro eroe deve quindi percorrere il veliero nei suoi cinque piani, entrando nelle varie stanze, alcune a scorrimento altre a schermata fissa, raccogliendo vari oggetti utili per poter rintracciare le quattro parti che compongono la mappa. Per salire e scendere i piani ci si deve servire delle scale, e si deve fare attenzione alle assi rotte del pavimento che possono far precipitare Sir Arthur uno o più piani di sotto.
Una volta rintracciate tutte le quattro parti della mappa occorre scoprire in quale stanza è tenuta prigioniera l'anima del capitano da parte di un teschio della morte che va distrutto con ripetuti colpi di spada.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Blackwyche (JPG), in Commodore Time, anno 1, n. 2, Milano, Schirinzi, luglio 1986, p. 17, OCLC 955369159.
- (EN) Blackwyche (JPG), in Zzap!64, n. 8, Ludlow, Newsfield, dicembre 85, p. 36, ISSN 0954-867X .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Nicoletti, Blackwyche, su Ready64.org.
- (EN) Kim Lemon, Blackwyche, su Lemon64.com.
- (EN) Blackwyche, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Blackwyche longplay su Internet Archive