Calidone

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Calidone
Resti del tempio della città di Calidone.
Cronologia
Fondazione XIII secolo a.C.
Amministrazione
Dipendente da Antica Grecia
Territorio e popolazione
Lingua greca
Localizzazione
Stato attuale Grecia (bandiera) Grecia
Coordinate 38°22′21.17″N 21°31′59.79″E
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Calidone
Calidone

Calidóne (in greco antico: Καλυδών?, Kalydṑn) era un'antica città dell'Etolia posta all'imbocco del golfo di Corinto.

Il suo nome deriva da Calidone che era il nome di uno dei figli di Etolo e di Pronoe e che ebbe un fratello di nome Pleurone.

Sorgeva su due colli, di cui quello orientale costituiva l'acropoli.

A lungo indipendente, aderì alla lega etolica nel IV secolo a.C.

Fu la patria di Diomede, eroe omerico e uno dei nove grandi capi dell'esercito acheo durante la guerra di Troia e luogo delle vicende per cui si svolse la disputa tra Oineo ed il fratello Agrio e dei figli di quest'ultimo.[1]

La città era nota per un tempio dedicato ad Artemide, venerata con l'epiteto di Lafria, contenente una pregevole statua crisoelefantina realizzata dallo scultore Menecmo.[2][3]

Collegata al mito del cinghiale calidonio, descritto da Ovidio nelle Metamorfosi (libro VIII, vv. 260-444).

  1. ^ Igino, 172.175.
  2. ^ Menecmo, in Le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 395, SBN IT\ICCU\RAV\0082218.
  3. ^ Menecmo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 gennaio 2019.

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