Carlo Marincovich
Carlo Marincovich | |
---|---|
Nazionalità | Italia |
Vela | |
Carlo Marincovich (Pescara, 27 agosto 1935 – Roma, 18 novembre 2008) è stato un giornalista e velista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giornalista sportivo italiano, si occupava di vela, essendone esperto, e di Formula 1 e della Parigi-Dakar da semplice appassionato, seppur con risultati molto opinabili e criticabili dagli esperti; ha scritto per "Vela e Motore", "Italia sul mare", è stato vice direttore di Nautica nonché editore e direttore di Forza 7. Ha collaborato con Il Tempo e con l'ANSA prima di diventare una firma stabile de la Repubblica dove si è occupato prevalentemente di automobilismo, pur non essendo questa la sua materia. Le critiche a Schumacher dopo i fatti di Jerez 1997 fanno ancora discutere come frasi scritte da qualcuno mosso da un ingiustificato odio verso il Campione Tedesco e che dava l'impressione di non aver visto, o compreso, la gara e la situazione politica della F1 di quegli anni.
Fu velista di livello agonistico. Iniziò a gareggiare nel 1950 nella classe Jole Olimpica; successivamente fu campione italiano nella Classe Finn. Nel 1962 è stato fra gli ideatori della Viareggio-Bastia-Viareggio, la più antica gara offshore italiana. Lui stesso fu pilota negli anni settanta, vincendo come "navigatore" dell'americano Roger Hanks, un Trofeo Napoli.[1]
Nel 1972 ha ideato, assieme al collega Antonio Soccol, l'Aspronadi (Associazione Progettisti Nautica da Diporto).[2] Nel 1989 l'Ucina (Unione Cantieri Italiani Nautica e Affini) lo ha dichiarato "Pioniere della Nautica".[3]
Come giornalista ha iniziato raccontando per Il Tempo le regate veliche delle Olimpiadi del 1960. Passato a la Repubblica, ha seguito l'ingresso italiano nell'élite della vela mondiale: Azzurra, Il Moro di Venezia e poi Luna Rossa e Mascalzone Latino all'America's Cup, prima a Newport, in Australia a Perth, in Nuova Zelanda ad Auckland e poi, con le vittorie di Alinghi, in Spagna a Valencia.
Da ricordare sono i suoi articoli in barca con Ambrogio Fogar, i racconti delle regate di Giovanni Soldini, le traversate del Sahara con la Panda 4x4 a metà degli anni ottanta o il Camel Trophy del 1983, quando la sua Land Rover prese fuoco.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nasce Il Premio Giornalistico “Carlo Marincovich” - Federvela, su federvela.it. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2009).
- ^ Carlo Marincovich, un premio per ricordarlo - Motori - Repubblica.it
- ^ UCI08709_int_attivita.qxp:UCINA_broch_attivita.qxp Archiviato il 26 giugno 2011 in Internet Archive.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Carlo Marincovich
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Addio a Carlo Marincovich, raccontò la vela e la Ferrari, su repubblica.it. URL consultato il 16 marzo 2009.
- Premio Giornalistico Carlo Marincovich, su altomareblu.com. URL consultato il 3 aprile 2009.