Castello di Cré
Castello di Cré Casaforte Ducrest | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Città | Avise |
Coordinate | 45°42′33.4″N 7°08′45.3″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello |
Inizio costruzione | X secolo |
Condizione attuale | rudere |
Visitabile | no |
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Il castello di Cré, detto anche casaforte Ducrest (omofoni, pron. fr. AFI: [kʁe]), è un'antica casaforte valdostana che sorge su di un pendio franoso[1] in località Cré, a fianco al letto del torrente[2], a dominare dall'alto il fianco di levante dell'abitato di Avise in cui si trovano i più recenti e meglio conservati castelli di Avise e di Blonay. Oggi il castello è ridotto a rudere.
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]Il castello, scoperchiato e invaso dai rovi, ha i piani crollati e si presenta in stato di estremo degrado. Porte e finestre presentano ancora cornici in pietra lavorata, per André Zanotto probabilmente risalenti al XVI secolo[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il castello fu fatto erigere intorno al X secolo[3], forse ad opera dei d'Avise, una nobile famiglia valdostana che nella dieta del 1191 si rifiutò di dichiarare la propria sottomissione a Casa Savoia, almeno fino al 1243 quando Ugonetto II si riconobbe suddito di Amedeo IV insieme ai suoi cugini, e grazie a questo gli fu riconosciuto il feudo di Avise. Ricorda l'architetto Carlo Nigra attingendo alla storiografia locale[4]:
In particolare per André Zanotto il castello di Cré appartenne a Pietro d'Avise, che nel 1425 era vice-balivo di Aosta.
Successivamente, la casaforte prese il nome dalla famiglia dei Ducrest (citata anche come Ducret[5]), che a partire dalla seconda metà del XV secolo ne entrò in possesso, nella persona del funzionario ducale Bonifacio Ducrest, originario di Le Pont-de-Beauvoisin, in Savoia. I Ducrest si estinsero all'inizio del XVIII secolo.[2][3]
- Una caditoia o latrina
- Un accesso a pianoterra di epoca successiva alla prima edificazione
- L'interno del rudere, in cui si legge il livello del pavimento crollato
- Un altro dettaglio del rudere
- Le feritoie
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Avise, su sapere.it. URL consultato il 20 maggio 2012.
- ^ a b c André Zanotto, pp. 63-64.
- ^ a b Regione Valle d'Aosta.
- ^ Jean-Baptiste de Tillier, pp. 167 (1) e segg.
- ^ Jean-Baptiste de Tillier, p. 170 (1).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], ISBN 88-7032-049-9.
- Carlo Nigra, Torri e castelli e case forti del Piemonte dal 1000 al secolo XVI. La Valle d'Aosta, Musumeci, 1974.
- (FR) Jean Baptiste de Tillier, Historique de la vallée d'Aoste, Aoste, Ed. L. Mensio, 1887 [1737].
- Mauro Minola, Beppe Ronco, Valle d'Aosta. Castelli e fortificazioni, Varese, Macchione ed., 2002, pp. 56, ISBN 88-8340-116-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su castello di Cré
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Castello di Cré, su regione.vda.it, Regione Valle d'Aosta, 21 settembre 2011. URL consultato il 20 maggio 2012.