Cavolini

Cavolini
Cavolini con la panna, in primo piano, in una pasticceria di Genova
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
Dettagli
Categoriadolce

I cavolini (cavulìn in genovese) sono un prodotto di pasticceria originario di Genova, un tempo tradizionalmente consumato come dolce conclusivo del pranzo della domenica.[1] Si tratta di un guscio di pasta choux tagliato orizzontalmente a metà e riempito di crema pasticcera e panna montata.

I cavolini vennero citati per la prima volta da Giovanni Battista Ratto nel trattato La Cuciniera Genovese del 1863, che ne spiegò brevemente la preparazione: «Mettete al fuoco una piccola casseruola con l'acqua e il burro, appena liquefatto il burro aggiungetevi la farina e dimenatela bene finché non sia un composto liscio. Toglietela indi dal fuoco, aggiungetevi due uova sbattute e dimenatela finché non sia bene unito il tutto. Preparate quindi un tegame con carta oleata unta di burro, dove metterete a cucchiai distanti uno dall'altro questa pasta. Cuoceteli al forno a moderato calore. Quando saranno bene gonfiati e coloriti toglieteli dal fuoco e con un coltello fate un piccolo buco e introducetevi la panna montata o lo zabaione, spolverizzateli di zucchero. Serviteli freddi».[2]

Si distingue dal bignè francese a causa della farcitura di panna montata fresca. A differenza della ricetta originaria, attualmente i cavolini vengono realizzati partendo da un guscio di pasta choux croccante all'esterno e vuoto all'interno che, per praticità, viene tagliato e separato orizzontalmente: la parte inferiore viene riempita di crema pasticcera, sopra la quale è posto uno strato molto abbondante di panna montata, a sua volta coperto dalla parte superiore del guscio di pasta choux, che viene posta a "cappello" e ricoperta di zucchero a velo o di granella di zucchero.[3] Nel corso degli anni, accanto alla versione originale che prevede solo crema pasticcera e panna montata, vennero poi sviluppate alcune varianti, come il guscio ripieno di cioccolato, o di zabaione, o di altre creme dolci.[1][4]

Voci correlate

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  1. ^ a b Cavolini, dove nasce questa tradizione della domenica genovese?, su agrodolce.it. URL consultato l'8 settembre 2024.
  2. ^ Giovanni Battista e Giovanni Ratto, La Cuciniera Genovese, ossia La vera maniera di cucinare alla genovese, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2003, pag. 188.
  3. ^ Cavolini alla panna tutti genovesi: senza di loro non è domenica, su zenaatoua.com. URL consultato l'8 settembre 2024.
  4. ^ I Cavulin, su amezena.net. URL consultato l'8 settembre 2024.