Chiesa di Santa Maria Assunta (Valmozzola)
Chiesa di Santa Maria Assunta | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Pieve di Gusaliggio (Valmozzola) |
Indirizzo | località Pieve di Gusaliggio ‒ Gusaliggio ‒ Valmozzola (PR) |
Coordinate | 44°34′49.35″N 9°52′07.39″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | santa Maria Assunta |
Diocesi | Piacenza-Bobbio |
Consacrazione | 1912 |
Stile architettonico | neogotico e neoromanico |
Inizio costruzione | XI secolo |
Completamento | 1965 |
La chiesa di Santa Maria Assunta, nota anche come pieve di Gusaliggio, è un luogo di culto cattolico dalle forme neogotiche e neoromaniche situato nel centro di Pieve di Gusaliggio, piccola frazione di Valmozzola, in provincia di Parma e diocesi di Piacenza-Bobbio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il luogo di culto originario fu probabilmente costruito nell'XI secolo,[1] ma le più antiche testimonianze della sua esistenza risalgono soltanto al XIII, quando fu citato nelle Rationes decimarum della diocesi di Piacenza; all'epoca erano poste alle sue dipendenze dieci cappelle del circondario, comprese tra i borghi di Branzone, Mariano, Landasio e Tiedoli.[2]
Nel 1490 l'edificio romanico fu parzialmente modificato.[2]
Nel 1704 la chiesa fu completamente ricostruita in forme barocche.[1]
Nel 1912, a causa di gravi cedimenti del pavimento, il tempio fu sottoposto a lavori di ristrutturazione, che comportarono la rimozione delle sepolture, l'abbassamento di 60 cm della quota di calpestio e la decorazione delle pareti e delle volte in stile neogotico;[1] al termine dell'opera la chiesa fu solennemente consacrata e intitolata a santa Maria Assunta.[3]
Nel 1965 il tempio fu restaurato, innalzando anche una nuova facciata neoromanica in pietra;[2] i lavori interessarono anche il battistero e la torre campanaria.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da quattro cappelle per lato, con ingresso a ovest e presbiterio a est.[1]
La simmetrica facciata a capanna, interamente rivestita in conci regolari di pietra scalpellinata, è tripartita da due lesene costituite dall'alternanza di pietre rettangolari e quadrate decorate con bassorilievi; al centro è collocato l'ampio portale d'ingresso ad arco a tutto sesto, affiancato da due semicolonne corinzie a sostegno dell'arco, scolpito con motivi floreali; più in alto si apre un grande rosone delimitato da una cornice; alle estremità si ergono due massicce paraste, mentre a coronamento si allunga lungo gli spioventi del tetto una fascia ad archetti pensili, sormontata da un cornicione modanato; in sommità si eleva nel mezzo una croce in pietra.[1]
I fianchi intonacati sono suddivisi da una serie di massicce paraste; dal lato destro aggetta il volume del battistero, mentre al termine del prospetto sinistro è collocato il campanile barocco in pietra intonacata; la torre è decorata con specchiature ad angoli smussati, contenenti orologi; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco mistilineo, delimitate da lesene doriche; in sommità si staglia sopra al cornicione in aggetto una lanterna a pianta ottagonale, illuminata da quattro aperture ad arco a tutto sesto scandite da lesene; a coronamento si innalza una cupola in rame.[1]
Sul retro si addossano al presbiterio gli edifici contenenti la canonica e la sagrestia.[1]
All'interno la navata, coperta da quattro volte a crociera suddivise da arcate a sesto acuto decorate con affreschi neogotici, è affiancata da una serie di paraste dipinte a fasce orizzontali e coronate da capitelli dorici; ai lati si aprono attraverso ampie arcate a tutto sesto le cappelle, chiuse superiormente da volte a botte;[1] al loro interno si trovano altari ornati con stucchi rococò.[2]
Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale a sesto ribassato, retto da due pilastri; l'ambiente, coperto da una volta a botte lunettata affrescata suddivisa in due campate, è illuminato da due finestroni rettangolari, sormontati da aperture a lunetta, su ogni lato; al centro è collocato l'altare maggiore a mensa in marmo bianco e rosso di Verona;[1] sul fondo si staglia la pala raffigurante l'Assunta, dipinta da Salvatore Pozzo nel XVII secolo.[3]
La chiesa ospita inoltre alcune statue, tra cui quelle di San Pellegrino e San Rocco, risalenti al 1770, e quella di Santa Maria Assunta.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j Chiesa di Santa Maria Assunta "Gusaliggio, Valmozzola", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 febbraio 2018.
- ^ a b c d Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 166.
- ^ a b c La storia dell'insediamento, su informagiovanitaroceno.it. URL consultato il 3 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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