Cinema non narrativo
Il cinema non narrativo, o antinarrativo o anarrativo[1][2] è un tipo di cinema che non racconta né illustra strettamente un evento, reale o immaginario che sia; un cinema in cui cade la necessità di un "rapporto rigoroso tra immagini, suoni e parole"[3]. Nella definizione ricadono il cinema sperimentale, il cinema astratto, il cinema muto d'avanguardia[4] e certe forme di documentario[5], così come alcune opere di Jean-Luc Godard che mischiano documentario, fiction e pamphlet politico[6][7].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Entr'acte di René Clair è considerato uno dei primi esempi di cinema non narrativo[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bruno Fornara, Tra Faust e Jung, su Cineforum, vol. 507. URL consultato l'11 marzo 2019.
- ^ Piero Spila, Qualche cosa sul cinema e sui critici - Editoriale, su CineCriticaWeb, 22 settembre 2017. URL consultato l'11 marzo 2019.
- ^ Ottavio Plini, 33° Torino Film Festival: filosofia del linguaggio cinematografico, su Movimento Roosevelt, 4 dicembre 2015. URL consultato l'11 marzo 2019.
- ^ Mariapia Comand e Roi Menarini, Il cinema europeo, Gius.Laterza & Figli Spa, 1º novembre 2014, ISBN 9788858117880. URL consultato l'11 marzo 2019.
- ^ Paolo Bertetto, La macchina del cinema, Gius.Laterza & Figli Spa, 20 maggio 2013, ISBN 9788858109199. URL consultato l'11 marzo 2019.
- ^ Tullio Kezich, Non si capisce? È lui, Godard, su Archivio - la Repubblica.it, 17 febbraio 1989. URL consultato l'11 marzo 2019.
- ^ Roberto Chiesi, Jean-Luc Godard, Gremese Editore, 2003, ISBN 9788884402592. URL consultato l'11 marzo 2019.
- ^ Morando Morandini, Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giaime Alonge e Paolo Bertetto, Il cinema non-narrativo: documentario e sperimentazione, in Introduzione alla storia del cinema, Torino, Utet, 2002.