Concilio di Markabta

Il concilio di Markabta del 424 è il terzo[1] dei concili nazionali della Chiesa d'Oriente, celebrato nella località chiamata Markabta di Tayyayé[2] e venne convocato dal catholicos della Chiesa d'Oriente Mar Dadisho I.

Gli atti del concilio sono pervenuti sino a noi nel manoscritto edito da Jean-Baptiste Chabot nel 1902 con il nome di Synodicon orientale.

Il concilio proclamò l'autonomia della Chiesa siriaca orientale che, nel 484, aderì agli insegnamenti teologici di Teodoro di Mopsuestia.[3] Esso si riunì indipendentemente da tutte le autorizzazioni religiose e nessuno dei vescovi "occidentali" vi prese parte. Viene considerato perciò il punto di partenza dell'indipendenza della Chiesa di Persia nei confronti di Edessa e di Antiochia e il preludio al futuro scisma del Concilio di Efeso.[4]

Oltre a Dadisho, furono 36 i vescovi che presero parte al concilio, tra cui 6 metropoliti e 30 vescovi.[5]

  1. ^ Synodicon orientale ou Recueil de synodes nestoriens, ed. Chabot, p. 285.
  2. ^ Synodicon orientale, p. 285. Secondo Tisserant (Nestorienne (église) sous les sassanides, in Dictionnaire de théologie catholique XI, Paris 1931, col. 173) questa località si trovava probabilmente nel regno dei Lakhmidi di Hira.
  3. ^ L'Ecclésiologie des Nestoriens
  4. ^ (EN) Adrian Fortescue, Eastern Churches Trilogy: The Lesser Eastern Churches, Gorgias Press Edition, 2001 ISBN 0971598622, pp. 50-51 .
  5. ^ Labourt, Le christianisme dans l'empire perse, p. 122. L'elenco dei partecipanti in: Synodicon orientale, p. 285.
  6. ^ Synod of Dadisho
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