Culchebret
Culchebret | |
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Fondatore | Scullando |
Etnia | Normanni |
I Culchebret (o Colchebret, Conclubet, Concublet, Conclubet di Arena) furono una famiglia normanna molto potente e influente nelle vicende storiche, culturali, politiche ed economiche dell'Italia meridionale e della Sicilia, a partire dall'XI secolo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Di origine normanna, giunti in Italia al seguito degli Altavilla, i Culchebret (o Conclubet di Arena) furono tra le famiglie normanne più importanti vicine a Ruggero I, insieme ai de Luci, ai Borrello, ai Mortain, e agli Avenel [1].
Secondo quanto riporta Crollalanza[2], i Culchebret discesero da un Ruggero, figlio naturale del conte Ruggero, mentre il capostipite documentato fu un certo Scullando vissuto nella prima metà dell'XI secolo [3]. Da Scullando discese un Ruggero, ucciso nel 1065 con il nipote Gilberto durante l'assedio del castello di Ajello[4]. Da Ruggero discese un Guglielmo Culchebret indicato con l'appellativo di dominus in una pergamena del febbraio 1105[5]. Secondo altre fonti, ritenute meno credibili su un piano storico, la famiglia era di origine tedesca.
I Culchebret (o Conclubet) furono signori di Stilo e di Gerace ed ebbero in feudo già dal XIII secolo la contea di Arena in Calabria e da essa presero il predicato del cognome. La terra di Arena fu eretta in marchesato nel 1536 [6] a favore di Giovan Francesco dall'Imperatore Carlo V. A questa famiglia appartenne anche Andrea Concublet, personaggio di rilievo della nobiltà del Regno di Napoli del XVII secolo.
Blasone
[modifica | modifica wikitesto]Arma: Di rosso, a quattro fasce d'argento; lo scudo accollato ad un'aquila bicipite di nero, ciascuna testa coronata d'oro.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Karl Schellhass, Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, Volume 88, Editore Walter de Gruyter, 2009. p. 8.
- ^ Giovanni Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, Giornale araldico, 1886
- ^ Roberto Fuda, Una dinastia normanna in Calabria: i Colchebret di Arena, in "Studi in onore di arnaldo d'Addario", vol, IV, Conte Editore, Lecce 1995, pp. 1079-1094.
- ^ Storia di Aiello Calabro Archiviato il 25 luglio 2013 in Internet Archive..
- ^ AA.VV, Ruggero il gran conte e l'inizio dello stato normanno, atti delle seconde Giornate normanno-sveve (Bari, 19-21 maggio 1975), Centro di studi normanno-svevi, Università degli studi di Bari, Volume 2, Edizioni Dedalo, Bari 1991, p. 257 n.135.
- ^ Domenico Capano, Piergiovanni Salimbeni, nel Settecento, da quella picciola Terra di Limpidi, in "http://www.comunedasa.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=379", seconda edizione, Lulu Editore, Londra 2010, pp. 33-34
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Scipione Ammirato, Delle famiglie nobili napoletane, vol. II, pag. 182 e seg.
- Roberto Fuda, Una dinastia normanna in Calabria: i Colchebret di Arena, in "Studi in onore di arnaldo d'Addario", vol, IV, Conte Editore, Lecce 1995, pp. 1079-1094.
- Domenico Capano, Piergiovanni Salimbeni, nel Settecento, da quella picciola Terra di Limpidi, in "http://www.comunedasa.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=379", seconda edizione, Lulu Editore, Londra 2010, pp. 33-34.