Congregazione di San Pietro

Jean-Marie de La Mennais in un ritratto realizzato nel 1827 da Jean-Baptiste Paulin Guérin
Félicité de La Mennais in un ritratto realizzato nel 1827 da L. D. Lancôme

La Congregazione di San Pietro (in francese Congrégation de St-Pierre) fu una società ecclesiastica fondata nel 1828 dai fratelli Jean-Marie e Félicité de La Mennais e soppressa nel 1834,

La congregazione fu fondata nel 1828 a Malestroit dai Jean-Marie e Félicité de La Mennais: l'istituto sorse dalla fusione della scuola che Félicité aveva aperto nella tenuta di famiglia a La Chênaie con la congregazione dei Preti dell'Immacolata Concezione di Saint-Méen, fondata nel 1825 dal Jean-Marie.[1]

I membri univano la vita religiosa all'apostolato esercitato in tutte le sue forme; la congregazione era organizzata in modo tale da poter sfuggire ai divieti con cui le politiche anticlericali del tempo colpivano le istituzioni religiose.[1]

La congregazione sorse in un'epoca in cui la Compagnia di Gesù risultava ancora soppressa e, pur considerando l'esperienza dei gesuiti ormai superata, i fondatori tennero presenti nella redazione negli statuti della loro congregazione (presentati nel 1828) la struttura e lo spirito della Compagnia di Gesù.[2]

L'intitolazione a san Pietro esprimeva l'assoluta fedeltà al papato dell'istituto e la sua posizione ultramontanista.[2]

La direzione spirituale dell'istituto fu affidata a Jean-Marie, mentre Félicité ebbe il titolo di superiore generale.[1]

I membri coltivavano gli studi e si dedicavano al lavoro intellettuale: oltre allo studio obbligatorio del latino, del greco e dell'ebraico, ciascuno di loro era tenuto a studiare una lingua viva.[2]

La congregazione giunse in breve tempo a contare 4 comunità (Malestroit, Saint-Méen-le-Grand, Rennes, La Chênaie) e una sessantina di membri.[2]

Con l'enciclica Mirari vos del 15 agosto 1832, papa Gregorio XVI condannò alcune posizioni di Félicité de La Mennais e, anche se la censura pontificia non riguardava i membri del suo istituto, la congregazione subì molti attacchi da parte del clero, soprattutto di quello della diocesi di Rennes. Per non danneggiare l'opera, nell'agosto 1833 Félicité si dissociò dall'istituto e Jean-Marie ne divenne superiore generale.[2]

Le tensioni interne all'istituto spinsero comunque il vescovo di Rennes, Claude-Louis de Lesquen, a decretarne lo scioglimento il 16 settembre 1834.[2]

  1. ^ a b c Giancarlo Rocca, DIP, vol. VIII (1988), col. 621.
  2. ^ a b c d e f Giancarlo Rocca, DIP, vol. VIII (1988), col. 622.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

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