Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli oli minerali usati (CONOU)
CONOU | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1982 |
Settore | Raccolta e rigenerazione oli lubrificanti usati |
Sito web | www.conou.it/ |
Il Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli oli minerali usati (in acronimo CONOU) è il primo consorzio ambientale in Italia concepito per attuare una raccolta differenziata dell'olio lubrificante usato.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Consorzio è un esempio di collaborazione pubblico-privato; nel proprio Consiglio di Amministrazione, infatti, sono rappresentate 4 categorie di imprese impegnate nella produzione, nel recupero e nella rigenerazione dei lubrificanti,[1] mentre nell’organo di controllo, il Collegio Sindacale, siedono anche due membri di nomina del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica.
Il Consorzio nasce nel 1982 con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 691, per consentire ai produttori di lubrificanti (principalmente le compagnie petrolifere) di ottemperare alla direttiva comunitaria 75/439 del 15 luglio 1975 sulla gestione del recupero dei lubrificanti da loro venduti, una volta giunti a fine vita e diventati un rifiuto.
Lo statuto del Consorzio viene riformulato nel 2017 per adeguarsi alla normativa vigente[2].
Ne fanno oggi parte quattro categorie di “consorziati”:
- le imprese che producono o immettono in commercio oli basi vergini;
- le imprese che producono oli base mediante un processo di rigenerazione;
- le imprese che effettuano il recupero e la raccolta degli oli usati;
- le imprese che effettuano la sostituzione e la vendita degli oli lubrificanti, ossia le imprese che effettuano la prima immissione al consumo in Italia e/o la vendita dell’olio lubrificante agli utenti finali al fine della sua sostituzione.
Operativo dal 1984, il CONOU (in precedenza COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Minerali Usati[3]) è un soggetto giuridico di diritto privato senza fini di lucro. Coordina l'attività di 62 aziende private di raccolta e di 3 impianti di rigenerazione distribuiti sul territorio nazionale, e si occupa anche dell'informazione e della sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle tematiche della corretta gestione degli oli usati, che sono rifiuti pericolosi.
Sulla base del principio “chi inquina paga”, noto anche come Principio di responsabilità estesa del produttore (EPR), i costi sostenuti dal Consorzio per svolgere le proprie attività sono annualmente ripartiti (al netto dei ricavi della vendita dell'olio usato) tra le imprese consorziate, in modo proporzionale ai quantitativi di lubrificanti immessi al consumo in Italia[4].
Oli lubrificanti usati
[modifica | modifica wikitesto]Gli oli usati sono ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti. Durante l’impiego l’olio lubrificante perde le sue caratteristiche iniziali divenendo inadatto a svolgere le sue funzioni originarie e diventa così “usato”.
L'olio usato può essere rigenerato tornando a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva. In 38 anni di attività, il CONOU ha raccolto 6,3 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato, 5,7 milioni delle quali avviate alla rigenerazione, mentre sono state prodotte 3,3 milioni di tonnellate di olio base. Il riutilizzo dell’olio lubrificante usato ha consentito un risparmio complessivo sulle importazioni di petrolio del Paese di 3 miliardi di euro[5].
Il cambio del lubrificante
[modifica | modifica wikitesto]Il Consorzio Nazionale degli Oli Usati raccomanda di eseguire il cambio dell'olio dell’automobile nelle autofficine o nelle stazioni di servizio in cui sono rispettate tutte le regole di sicurezza e dove lo smaltimento dell'olio usato viene gestito correttamente sia perché il contatto tra l'epidermide e il lubrificante usato è pericoloso per la salute, sia perché la dispersione di olio usato danneggia l'ambiente.
Possibili rischi di una impropria gestione del rifiuto
[modifica | modifica wikitesto]In funzione delle caratteristiche applicative e delle destinazioni d'uso, una parte di olio viene consumata nell'utilizzo mentre la restante costituisce l'olio usato. Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”[6], l'olio usato, se eliminato in modo scorretto o impiegato in modo improprio, può trasformarsi in un potente agente inquinante: basti ricordare che, se versati in acqua, 4 chili di olio usato (un normale cambio d'olio di un'auto) possono inquinare una superficie grande come sei piscine olimpioniche[7].
Le regole del "Fai Da Te"
[modifica | modifica wikitesto]Il CONOU, come prevede il suo statuto, si occupa anche di diffondere messaggi educativi rivolti ai cittadini mirati a diffondere la consapevolezza e, di conseguenza, a correggere i comportamenti individuali scorretti, che possono provocare la dispersione di olio lubrificante nell'ambiente. Uno degli sforzi di comunicazione del Consorzio, infatti, si rivolge ai cittadini che effettuano autonomamente il cambio dell’olio al motore. Sul “fai da te” il Consorzio ricorda che è importante rispettare alcune regole di comportamento:
- indossare guanti impermeabili durante l'intera operazione;
- raccogliere l'olio usato in un contenitore a chiusura ermetica per evitare dispersioni e non utilizzare recipienti di materiali fragili, come il vetro;
- assicurarsi che non vengano mescolate all'olio sostanze diverse (anche l'acqua, infatti, può rendere difficoltoso il riutilizzo);
- Smaltire correttamente l’olio lubrificante usato, conferendolo al centro di raccolta più vicino.
Struttura e funzioni
[modifica | modifica wikitesto]Rete di raccolta
[modifica | modifica wikitesto]Il Consorzio si avvale di una rete di raccolta costituita da 62 aziende, dislocate sul territorio nazionale, che si occupano di raccogliere gli oli usati con i loro automezzi e di stoccarli nei depositi. Il servizio di raccolta è gratuito per i produttori del rifiuto quali autofficine, fabbriche purché non sia inquinato da altre sostanze.
Nonostante i notevoli risultati raggiunti negli ultimi anni, il Consorzio ha comunque cercato di valutare - attraverso una specifica indagine[8] - quanto olio usato mancasse per raggiungere il risultato del 100% del raccoglibile. Da tale indagine è emerso che una minima parte sfugge ancora alla raccolta. Ciò che manca si concentra sia nel settore industriale sia nel “fai da te” in autotrazione, nautica e agricoltura.
Rigenerazione
[modifica | modifica wikitesto]Una fase fondamentale dell’attività del Consorzio è la rigenerazione che costituisce il processo prioritario a cui è destinato l’olio lubrificante usato raccolto[9]. Grazie ad essa, infatti, l’olio usato viene trasformato da rifiuto pericoloso in risorsa. Il processo di rigenerazione avviene nei tre impianti nazionali gestiti dal Consorzio e si caratterizza per il suo alto rendimento. Da 100 kg di olio usato si possono ricavare circa 67 kg di olio base rigenerato e 21 kg di gasolio, circa 4 Kg di idrocarburi leggeri e 8 Kg di acqua restituita all’ambiente depurata[10][11].
In Italia il 30% circa delle basi lubrificanti assorbite dal mercato può essere costituito da basi rigenerate[12].
Risultati operativi
[modifica | modifica wikitesto]Nel primo anno di attività il Consorzio ha raccolto circa 50 000 tonnellate di lubrificanti usati, poi le quantità sono aumentate fino ad arrivare ai recenti risultati record. Delle 395.000 tonnellate di olio lubrificante immesso al consumo nel 2012, il Consorzio ha raccolto 177.000 tonnellate, la quasi totalità del potenziale raccoglibile. Nel 2018 ha chiuso il ciclo dell'olio raccogliendo 187.000 tonnellate di olio minerale usato. 186.000 tonnellate ( il 99% dell'olio raccolto) sono state avviate a rigenerazione, producendo 123.000 tonnellate di nuovo olio base e consentendo un risparmio di 85 milioni di euro sulla bolletta energetica nazionale.
Nel primo anno di attività il Consorzio ha raccolto circa 50.000 tonnellate di lubrificanti usati, aumentando costantemente le quantità fino ad arrivare, nel 2021, a raccogliere 186.000 tonnellate di olio lubrificate usato delle 400 mila tonnellate immesse al consumo. L’olio raccolto costituisce il 46,4% dell’immesso al consumo, la rimanente parte è quella che si consuma nell’uso), ovvero la quasi totalità del potenziale raccoglibile (la media UE è 41%) (fonte: https://www.renewablematter.eu/articoli/article/riciclo-olio-usato-italia-eccellenza-in-europa-grazie-a-conou). Nel 2021 sono state avviate a rigenerazione 183.000 tonnellate (il 98% dell'olio usato raccolto), producendo 125.000 tonnellate di nuove basi lubrificanti[13].
Il modello CONOU
[modifica | modifica wikitesto]Quello del CONOU è un esempio realizzato di economia circolare che costituisce un primato italiano ed europeo: al 2021, infatti il 98% dell’olio usato – la media europea è al 60%[14] - è stato rigenerato, diventando nuovo olio base.
Oltre ai numerosi benefici diretti, ciò consente un risparmio di 82,6 milioni di euro sulla bolletta energetica nazionale.
L’impronta ambientale e i vantaggi del modello circolare CONOU
[modifica | modifica wikitesto]Il Rapporto di Sostenibilità 2021 approfondisce l’analisi del ciclo di vita mettendo in evidenza come e quanto l’economia circolare dell’olio lubrificante apporta benefici su tre profili: quello ambientale, della salute umana e dell’economia.
Nel 2021 l’attività del CONOU ha apportato benefici sui seguenti parametri[15]:
- 89,5 mila tonnellate di CO2eq di emissioni evitate rispetto al sistema produttivo alternativo
- 1,2 milioni di tonnellate di impoverimento di carbonio nel suolo risparmiate all’anno rispetto al sistema produttivo alternativo
- 916 tonnellate di anidride solforosa generatrice di piogge acide risparmiate all’anno rispetto al sistema produttivo alternativo
- 84 Kg di clorofluorocarburo eq risparmiate all’anno rispetto al sistema produttivo alternativo
- 252 tonnellate di ioni fosfato equivalenti risparmiate all’anno rispetto al sistema produttivo alternativo
- 143 mila tonnellate di diclorobenzene equivalente risparmiate all’anno rispetto al sistema produttivo alternativo
- 38 milioni m³ di acqua risparmiata all’anno rispetto al sistema produttivo alternativo.
Impatto economico e occupazionale
[modifica | modifica wikitesto]I benefici economici e sociali derivanti dall’attività del Consorzio si quantificano in un fatturato di 68,1 milioni di euro e 1.231 persone impiegate in tutta la Filiera.
L’attività di recupero degli oli usati ha impatti positivi anche a livello nazionale: nel 2021, infatti sono state avviate a recupero 183mila tonnellate di olio usato che hanno consentito un risparmio di circa 82,6 milioni di euro sulle importazioni di greggio in Italia[16].
Comunicazione
[modifica | modifica wikitesto]Per statuto il CONOU è tenuto a realizzare iniziative di comunicazione per informare e sensibilizzare i cittadini e il pubblico alla corretta gestione dell’olio minerale usato, a tutela dell’ambiente. Il Consorzio ha condotto campagne di comunicazione finalizzate a questo scopo, coinvolgendo le istituzioni, le imprese e la cittadinanza[17][18][19][20].
Scenario europeo
[modifica | modifica wikitesto]In Italia quasi la totalità degli oli usati raccolti viene inviata a rigenerazione per la creazione di nuove basi lubrificanti, in ottica di economia circolare. Altri Stati europei privilegiano la strada della combustione per la creazione di energia termica: la Spagna rigenera il 68% degli oli, la Francia il 60%, la Germania il 50% e il Regno Unito il 14%[21].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Consorzio CONOU, su conou.it.
- ^ Statuto CONOU, su conou.it.
- ^ Il COOU cambia nome e diventa CONOU, in Conou.it, 1º giugno 2017.
- ^ Marco Letizi, Responsabilità estesa del produttore del rifiuto e circular economy, in Il Sole 24 Ore, 28 Ottobre 2021.
- ^ Le prime 101 aziende eroiche che hanno già cambiato tutto, in Repubblica.it, 1º marzo 2022.
- ^ Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it.
- ^ Legambiente - Risultati delle analisi dei campioni d'acqua sulle coste romagnole, su legambiente.emiliaromagna.it.
- ^ Oli usati: quanto spazio c'è per aumentare la raccolta, in Staffetta online.
- ^ Lo smaltimento dell'olio lubrificante usato, in Rinnovabili.it, 2 aprile 2014.
- ^ Olio motore: dove smaltire quello esausto, in Sicurauto.it.
- ^ Oli minerali rigenerati, in TGR Leonardo.
- ^ Con gli oli lubrificanti rigenerati si risparmia il 40% di emissioni di CO2, su Sole24Ore.it.
- ^ Tutto sul Rapporto di Sostenibilità 2021 di CONOU, in Startmag.it.
- ^ Filiera degli oli usati: ecco perché l'Europa vuole copiare il modello italia, su renewablematter.eu.
- ^ Rapporti di sostenibilità, su Conou.it.
- ^ Conou, nell’ultimo anno rigenerato in Italia il 98% degli oli minerali usati raccolti, su Greenreport.it.
- ^ Conou, torna in tv con uno spot onair sulle principali emittenti nazionali, su engage.it.
- ^ Mari e laghi: Gloetta Verde denincia scarichi illegali e cattiva depurazione, su Green&Blue - Repubblica.it.
- ^ Riparte Circoliamo, eventi in tutte le piazze d'Italia per imparare a smaltire gli oli usati, su Greenme.it.
- ^ Circoileconomy, parte da Rimini il roadshow di Conou, su Adnkronos.com.
- ^ Riciclo oli lubrificanti usati: Italia prima in Europa, su Ansa.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Consorzio
- Gestione dei rifiuti
- Olio combustibile
- Olio lubrificante
- Raccolta differenziata
- Riciclaggio dei rifiuti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- DPR 23 agosto 1982, n. 691 Attuazione della direttiva (CEE) n. 75/439 relativa alla eliminazione degli oli usati, su normattiva.it.
- Sito ufficiale del Consorzio, su conou.it. URL consultato il 17 agosto 2019.