Contrada nonna

Nel gergo del Palio di Siena, viene definita "nonna" la contrada che non vince da più tempo.

A tale espressione si associa il termine "cuffia", derivato dall'omonimo copricapo un tempo indossato dalle anziane signore e che, in via metaforica, viene portato dalla contrada nonna finché non torna al successo; quando poi ciò accade, la cuffia viene simbolicamente ceduta alla contrada che suo malgrado si ritrova ad essere il nuovo rione con il più lungo digiuno. Dal termine "cuffia" sono nate le espressioni "scuffiarsi" (relativo alla contrada nonna che torna alla vittoria) e "scuffiare" (detto del fantino e del cavallo che riportano la contrada nonna al successo).

Diventare la nonna è una condizione assolutamente aborrita da qualsiasi contrada; viceversa, per i rioni con una contrada avversaria,[1] che quest'ultima lo diventi è motivo di forte soddisfazione.

Solo due delle diciassette contrade senesi non hanno mai ricevuto almeno una volta la cuffia nella propria storia: l'Oca e la Tartuca.

L'attuale contrada nonna è l'Aquila, che ha ricevuto la cuffia dalla Lupa in occasione della vittoria di quest'ultima al Palio del 2 luglio 2016.

Brio in festa dopo aver riportato alla vittoria e tolto la cuffia alla Civetta il 16 agosto 2009

L'epiteto di "contrada nonna" viene usato fin dai primi del Novecento, tuttavia senza che sia chiaro in quale contesto nacque.[2]

Maggiori certezze, invece, sussistono attorno al termine "cuffia", originatosi nei giorni successivi al Palio del 2 luglio 1934. La vittoria della Civetta rese la Torre, per la prima volta nella propria storia, il rione senese da maggior tempo senza successi e i contradaioli della rivale Oca fecero stampare, in chiave di scherno, un'ironica cartolina raffigurante un elefante (l'animale presente nello stemma della Torre) con in testa una cuffia, seduto in poltrona intento nella filatura, una delle tradizionali attività delle anziane donne di casa del tempo, con una rocca di filato fra le zampe.[2]

Dopo la carriera del 16 agosto seguente, conquistata proprio dall'Oca, un verso del sonetto della vittoria richiamava la suddetta immagine: "Cara Torre per ora non si scappa: ripiglia la tu' cuffia e la tu' rocca".[3]

La metafora della cuffia fu poi utilizzata in tono autoironico dal popolo della Selva in occasione del Palio del 2 luglio 1947. A secco di successi dal 1919 e, proprio in quel momento, "nonna" delle contrade dopo il successo torraiolo del 16 agosto 1939, la Selva aveva ricevuto in sorte alla Tratta la cavalla Farfalla, ritenuta una "brenna". In occasione della cena della prova generale, le donne della contrada distribuirono e fecero indossare ai commensali, inclusi i dirigenti, decine di cuffie colorate, consapevoli che il digiuno non si sarebbe interrotto neppure in quell'occasione.[2]

L'uso del termine "cuffia" si consolidò poi in via definitiva a partire dagli anni '50.[4][5]

Gaudenzia dopo la vittoria del 16 agosto 1956, allorché "scuffiò" l'Istrice

In chiave statistica, il Nicchio è considerato la prima contrada ad aver indossato la cuffia, essendo il rione che da più tempo mancava al successo quando l'Aquila, ultima delle attuali contrade a prendere parte al Palio, ottenne la sua prima vittoria il 2 luglio 1719.[4]

Il singolo periodo più lungo da nonna è stato registrato dal Leocorno: 32 anni e 2 giorni, dal 16 agosto 1744 al 18 agosto 1776, per un totale di 55 Palii.[4] Quello più breve è, invece, della Selva: divenuta nonna il 3 luglio 1794, riuscì a vincere il successivo Palio del 17 agosto dello stesso anno, portando la cuffia per appena 45 giorni.

La contrada che ha portato la cuffia per il maggior periodo complessivo è lo stesso Leocorno: 47 anni e 48 giorni totali. All'inverso, il Valdimontone è il rione che l'ha indossata per meno tempo: un anno esatto, nell'unico periodo in cui è stato la contrada nonna, dal 16 agosto 1874 al 16 agosto 1875.

L'Aquila, attuale contrada nonna del Palio, è il rione che ha indossato la cuffia per più volte: quattro, incluso il periodo attuale.

Tre contrade sono riuscite a vincere in occasione del primo Palio disputato dopo aver ricevuto la cuffia: la Selva (nella citata vittoria del 17 agosto 1794), il Valdimontone (nell'altresì menzionato successo del 16 agosto 1785)[6] e la Pantera (il 2 luglio 1963).

Due contrade sono riuscite a scuffiarsi vincendo con il cavallo scosso: l'Aquila, il 2 luglio 1852, e la Selva, il 16 agosto 1953.[4]

La Lupa, nel 2016, è divenuta la prima contrada a compiere l'impresa di togliersi la cuffia e fare cappotto nello stesso anno.

All'opposto, la stessa Lupa e la Giraffa sono le uniche due contrade che, dopo aver fatto cappotto, non hanno più conseguito vittorie per un periodo sufficiente a far loro ricevere la cuffia: la Lupa, dopo il cappotto del 1785, ricevette la cuffia già il 2 luglio 1796, tornando alla vittoria solo il 16 agosto 1809; ancor più lungo fu il digiuno della Giraffa, che dopo il cappotto del 1807 sarebbe tornata alla vittoria solo il 2 luglio 1852, mantenendo fino a tale data la cuffia ricevuta dodici anni prima, il 2 luglio 1840.

Alfonso Menichetti detto Nappa è il fantino che è riuscito più volte a scuffiare una contrada, realizzando l'impresa tre volte: nel 1904 per la Pantera, nel 1906 per l'Aquila e nel 1911 per la Chiocciola.

Tutte le cuffie

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Di seguito sono riportate tutte le cuffie nella storia del Palio a partire dalla data della prima vittoria dell'Aquila, con indicazione anche del fantino e del cavallo con cui la contrada nonna è tornata alla vittoria.

Contrada Dal Al Periodo da nonna Fantino Cavallo
Nicchio 2 luglio 1719 2 luglio 1731 12 anni e 0 giorni Antonio Corgnolini detto Pettinajo Baio della Scala
Pantera 2 luglio 1731 16 agosto 1744 13 anni e 45 giorni Domenico Laschi detto Bechino Morello del Maddali
Leocorno 16 agosto 1744 18 agosto 1776 32 anni e 2 giorni Angelo Giusti detto Ciocio Stornello di Giovanni Battista Santini
Giraffa 18 agosto 1776 3 luglio 1794 17 anni e 319 giorni Matteo Marzi detto Mattio Baio chiaro di Giuseppe Gigli
Selva 3 luglio 1794 17 agosto 1794 0 anni e 45 giorni Isidoro Bianchini detto Dorino Morello di Angiolo Giusti
Aquila 17 agosto 1794 2 luglio 1796 1 anno e 320 giorni Tommaso Felloni detto Biggèri Morello di Giovanni Baldini
Lupa 2 luglio 1796 16 agosto 1809 13 anni e 45 giorni Tommaso Felloni detto Biggèri Morello di Domenico Pianigiani
Drago 16 agosto 1809 2 luglio 1833 23 anni e 320 giorni Giovanni Brandani detto Pipistrello Morello di Lorenzo Iacopi
Selva 2 luglio 1833 2 luglio 1840 7 anni e 0 giorni Francesco Santini detto Gobbo Saragiolo Baio scuro di Antonio Rogani
Giraffa 2 luglio 1840 2 luglio 1852 12 anni e 0 giorni Agostino Viligiardi detto Cilla Morello di Angelo Cicali
Aquila 2 luglio 1852 15 agosto 1871 19 anni e 44 giorni Giuseppe Paoli detto Mascherino Brizzola (scosso)
Drago 15 agosto 1871 16 agosto 1874 3 anni e 1 giorno Angelo Romualdi detto Girocche Storno di Ludovico Pisani
Valdimontone 16 agosto 1874 16 agosto 1875 1 anno e 0 giorni Antonio Salmoria detto Leggerino Baia di Angiolo Franci
Leocorno 16 agosto 1875 16 agosto 1883 8 anni e 0 giorni Leopoldo Pasqualetti detto Sordo Morello di Giovanni Carlini
Giraffa 16 agosto 1883 16 luglio 1887 3 anni e 334 giorni Genesio Sampieri detto Il Moro Farfallina
Onda 16 luglio 1887 3 luglio 1892 4 anni e 353 giorni Ulisse Betti detto Bozzetto Baia di Genesio Sampieri
Pantera 3 luglio 1892 3 luglio 1904 12 anni e 0 giorni Alfonso Menichetti detto Nappa Ida
Aquila 3 luglio 1904 16 agosto 1906 2 anni e 44 giorni Alfonso Menichetti detto Nappa Stornino di Adamo Mattii
Chiocciola 16 agosto 1906 2 luglio 1911 4 anni e 320 giorni Alfonso Menichetti detto Nappa Stella
Civetta 2 luglio 1911 2 luglio 1934 23 anni e 0 giorni Corrado Meloni detto Meloncino Ruello
Torre 2 luglio 1934 16 agosto 1939 5 anni e 45 giorni Fernando Leoni detto Ganascia Giacchino
Selva 16 agosto 1939 16 agosto 1953 14 anni e 0 giorni Primo Arzilli detto Il Biondo Mitzi (scosso)
Bruco 16 agosto 1953 2 luglio 1955 1 anno e 320 giorni Giuseppe Gentili detto Ciancone Sturla
Istrice 2 luglio 1955 16 agosto 1956 1 anno e 45 giorni Francesco Cuttone detto Mezz'etto Gaudenzia
Drago 16 agosto 1956 16 agosto 1962 6 anni e 0 giorni Antonio Trinetti detto Canapetta Beatrice
Pantera 16 agosto 1962 2 luglio 1963 0 anni e 320 giorni Leonardo Viti detto Canapino Eucalipto
Lupa 2 luglio 1963 2 luglio 1973 10 anni e 0 giorni Rosario Pecoraro detto Tristezza Panezio
Leocorno 2 luglio 1973 17 agosto 1980 7 anni e 46 giorni Andrea Degortes detto Aceto Uana de Lechereo
Bruco 17 agosto 1980 16 agosto 1996 15 anni e 365 giorni Salvatore Ladu detto Cianchino Rose Rosa
Torre 16 agosto 1996 16 agosto 2005 9 anni e 0 giorni Luigi Bruschelli detto Trecciolino Berio
Civetta 16 agosto 2005 16 agosto 2009 4 anni e 0 giorni Andrea Mari detto Brio Istriceddu
Lupa 16 agosto 2009 2 luglio 2016 6 anni e 321 giorni Jonatan Bartoletti detto Scompiglio Preziosa Penelope
Aquila 2 luglio 2016 in corso 8 anni e 134 giorni
  • 4 cuffie

Aquila

  • 3 cuffie

Drago
Giraffa
Leocorno
Lupa
Pantera
Selva

  • 2 cuffie

Bruco
Civetta
Torre

  • 1 cuffia

Chiocciola
Istrice
Nicchio
Onda

Valdimontone

  • Nessuna cuffia

Oca
Tartuca

  1. ^ La maggior parte delle contrade senesi sono divise da un rapporto di rivalità con almeno un'altra, detta per questo "avversaria" (o "rivale"). Per le contrade con un'avversaria diviene una priorità (a fianco, ovviamente, della vittoria del Palio) che quest'ultima non vinca. Attualmente solo il Bruco, il Drago, la Giraffa e la Selva non hanno contrade avversarie. Le rivalità ad oggi esistenti contrappongono l'Aquila alla Pantera, la Chiocciola alla Tartuca, la Civetta al Leocorno, l'Istrice alla Lupa, il Nicchio al Valdimontone, la Torre (unico caso attuale di contrada con più di un'avversaria) all'Oca e all'Onda. Le rivalità possono nascere per i più svariati motivi (dalle questioni di confine alle liti prettamente di Palio) e possono terminare con un accordo di pace da parte delle contrade che danno loro vita (ultimo caso, la rivalità fra Bruco e Giraffa, conclusa nel 1997).
  2. ^ a b c Luchini, p. 333.
  3. ^ Palio dell'Assunta di giovedì, 16 agosto 1934 - Il sonetto (PDF), su Archivio del Palio di Siena. URL consultato il 20 luglio 2024.
  4. ^ a b c d Le cuffie, su Il Palio.org. URL consultato il 5 maggio 2024.
  5. ^ Davide Donnini, Storia del Palio: la cuffia, su Ok Siena, 6 luglio 2016. URL consultato il 5 maggio 2024.
  6. ^ Il Valdimontone non prese parte all'intermedio Palio del 4 luglio 1875.
  • Luca Luchini, Palio XX secolo-Una città fra realtà e leggenda, Siena, Tipografia Senese, 1985. ISBN non esistente

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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