Opere filosofiche di Apuleio
Qui di seguito sono elencate e analizzate, in ordine alfabetico, le tre opere filosofiche di Apuleio: De deo Socratis, De mundo, De Platone et eius dogmate.
Apuleio compì, tra gli altri, anche studi filosofici e seguì con interesse la corrente filosofica del platonismo. Tuttavia non fu un pensatore originale,[1] ma rappresentò piuttosto un divulgatore di tale filosofia, basata sul concetto di dualità della realtà (realtà sensibile e realtà divina) e sulla funzione intermedia svolta dai dèmoni (dal tardo latino daemon, -ŏnis.[2])
De deo Socratis
[modifica | modifica wikitesto]Il De deo Socratis[3] (in italiano: Il demone di Socrate), trattato filosofico, è la più importante trattazione sistematica sui dèmoni che ci sia pervenuta.[1][3] L'opera è suddivisa in tre parti: la prima esamina separatamente il mondo umano e quello demonico; la seconda la posizione di intermediari che svolgono i dèmoni nel compimento della Provvidenza nel mondo umano; la terza è dedicata al demone del filosofo Socrate (470/469 a.C. – 399 a.C.), la sua voce interiore che, quasi fosse un ordine divino, lo costringeva all’incessante ricerca della verità.[3]
I dèmoni che erano più a contatto con la sfera della realtà umana erano più vicini alla dimensione passionale, quelli invece che stavano più a contatto con la sfera divina avevano una natura più razionale e spirituale; di quest'ultima categoria era il noto demone socratico.[1]
De mundo
[modifica | modifica wikitesto]Il De mundo[1][3] (in italiano: L'universo), è un rifacimento piuttosto che una traduzione[1] in latino di un'omonima operetta in greco sulla cosmologia, quest'ultima attribuita falsamente al filosofo Aristotele (384/383 a.C. – 322 a.C.).
De Platone et eius dogmate
[modifica | modifica wikitesto]Il De Platone et eius dogmate[1][3] (in italiano: Platone e la sua dottrina), o De dogmate Platonis, è come un'introduzione esegetica alla filosofia di Platone (428/427 a.C. – 348/347 a.C.).[1] L'opera è divisa in due libri: il primo tratta di ontologia, il secondo di etica; doveva seguirne un terzo libro per la dialettica, che forse non fu mai scritto[1] o è andato perduto. I primi quattro capitoli dell'opera (I, 1, 180 - 4, 189) costituiscono la più antica biografia di Platone pervenutaci integralmente, anteriore di oltre mezzo secolo a quella più ampia contenuta nel libro III delle Vite e dottrine dei filosofi illustri di Diogene Laerzio.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Carlo Landi, APULEIO, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ dèmone, in Enciclopedia Italiana - Treccani. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ a b c d e Le opere filosofiche di Apuleio, in tesionline.it. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ Così Vimercati in Apuleio, Platone e la sua dottrina, p. 950 e p. 1147, n. 1. Invece la più antica biografia di Platone conservata, ma non integralmente, è contenuta nei frammenti papiracei della Historia Academicorum, parte della Syntaxis philosophorum (Σύνταξις τῶν φιλοσόφων) di Filodemo (I secolo a.C.).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Edizioni e traduzioni
[modifica | modifica wikitesto]- (LA, IT) Apuleio, Sul dio di Socrate, Introduzione, testo, traduzione e note a cura di Raffaello Del Re, Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1966.
- (LA, IT) Apuleio, Il dio di Socrate, in Emmanuele Vimercati (a cura di), Medioplatonici: opere, frammenti, testimonianze, Testi greci e latini a fronte, introduzione, traduzione, note e apparati di commento, Milano, Bompiani, 2015, pp. 813-859 e 1142-1143, ISBN 978-88-452-8070-2.
- (LA, IT) Apuleio, Il cosmo, in Emmanuele Vimercati (a cura di), Medioplatonici: opere, frammenti, testimonianze, Testi greci e latini a fronte, introduzione, traduzione, note e apparati di commento, Milano, Bompiani, 2015, pp. 1031-1093 e 1154-1156, ISBN 978-88-452-8070-2.
- (LA, IT) Apuleio, Platone e la sua dottrina, in Emmanuele Vimercati (a cura di), Medioplatonici: opere, frammenti, testimonianze, Testi greci e latini a fronte, introduzione, traduzione, note e apparati di commento, Milano, Bompiani, 2015, pp. 947-1029 e 1147-1153, ISBN 978-88-452-8070-2.
Studi
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Moreschini, Studi sul De dogmate Platonis di Apuleio, Pisa, Nistri-Lischi, 1966.
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