Denys Page
Sir Denys Lionel Page (Reading, 11 maggio 1908[1] – Tarset, 6 luglio 1978[2]) è stato un filologo classico britannico, professore alle Università di Oxford e Cambridge. Fu presidente della British Academy dal 1971 al 1974 e presidente del Cambridge University Cricket Club tra il 1971 e il 1973.[3]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il padre di Page fu Frederick Harold Dunn Page, un ingegnere civile dipendente della Great Western Railway, e sua madre Elsie Daniels. Page è stato educato alla St. Bartholomew's School e a Christ Church, Oxford, dove se guì i corsi di Gilbert Murray e J. D. Denniston. Nel 1928 vinse le borse di studio Craven e De Paravicini, il Chancellor's Prize per la composizione in versi in lingua latina, il Premio Gaisford per la composizione in versi in lingua greca e ottenne il massimo dei voti nelle discipline classiche.
Nel 1930 conseguì il First in Literae Humaniores. Giocò come fast bowler (lanciatore veloce) nella squadra di cricket di Christ Church College.[1]
Page frequentò per un anno l'Università di Vienna grazie alla borsa di studio Derby; lì studiò sotto Ludwig Radermacher. Tornò poi a Christ Church come docente, diventando l'anno successivo Student e Tutor. Nel 1937 divenne Junior Censor.
Nel 1939 Page fu assegnato alla Government Code and Cypher School (GC&CS) di Bletchley Park. Nel 1942 divenne capo della sezione ISOS e membro del XX Comitato.[4] Nel 1944 è stato Assistente alla GC&CS.[5]
Page è stato nominato 34° Regius Professor of Greek all'università di Cambridge nel 1950, posizione che ha ricoperto fino al 1974, e ricoprì anche il ruolo di professore al Trinity College.[1] Fu Master di Jesus College dal 1959 al 1973.[1] Fu nominato cavaliere nel 1971.
Eletto membro della British Academy nel 1952,[6] ricevette la sua Kenyon Medal nel 1969 e fu presidente dell'Accademia dal 1971 al 1974.[1]
Attività di ricerca
[modifica | modifica wikitesto]Page studiò prevalentemente la poesia greca di età arcaica, classica, ellenistica e imperiale. Pubblicò contributi e commenti a testi di Alcmane (il Partenio), Stesicoro, Ibico, Anacreonte, Simonide, Corinna. Assieme ad A. S. F. Gow pubblicò una ricostruzione, con testo critico, traduzioni e commento, della Corona di Filippo di Tessalonica come ricavabile dalla Antologia Palatina e l'edizione con traduzione e commento degli epigrammi ellenistici contenuti nella stessa crestomazia; assieme a John Dewar Denniston pubblicò un'edizione dell'Agamennone di Eschilo e poi, da solo, l'edizione critica di tutte le sette tragedie dello stesso poeta; produsse un'edizione critica degli epigrammi di Rufino e una raccolta di epigrammi greci della prima epoca imperiale, uscita postuma.
È principalmente ricordato per la sua edizione dei poeti greci arcaici (ora nota come PMG) e per aver curato, assieme a Edgar Lobel, l'edizione critica dei frammenti di Saffo e Alceo.
Fu anche un eccellente traduttore in greco e vinse il Gaisford Prize grazie alla sua resa in giambi di una scena del Pompey the Great di Masefield.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1939, Page sposò a Roma Katharine Elizabeth Dohan,[7] figlia di Joseph Michael Dohan e Edith Hall Dohan (1877-1943) di Filadelfia, in Pennsylvania.[8] Hanno avuto quattro figlie.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Tragic iambics: a translation of Masefield's Pompey the Great, Act 2, Scene I, Oxford 1928 [Gaisford Prize per la poesia greca].
- Actors' interpolations in Greek tragedy, studied with special reference to Euripides' Iphigeneia in Aulis, Oxford 1934
- A new chapter in the history of Greek tragedy, Cambridge 1951
- Alcman, The Partheneion, Oxford 1951
- Corinna, London 1953
- Poetarum Lesbiorum fragmenta (con Edgar Lobel), Oxford 1955
- Sappho and Alcaeus; introduction to the study of ancient Lesbian poetry, Oxford 1955
- The Homeric Odyssey, Oxford 1955
- Aeschylus, Agamemnon (con John Dewar Denniston), Oxford 1957
- History and the Homeric Iliad, Berkeley, University of California Press, 1959
- Poetae Melici Graeci. Alcmanis, Stesichori, Ibyci, Anacreontis, Simonidis, Corinnae, poetarum minorum reliquias, carmina popularia et convivialia quaeque adespota feruntur, Oxford 1962 [indicato come PMG]
- Lyrica Graeca selecta, Oxford 1968.
- The Santorini volcano and the destruction of Minoan Crete, Society for the Promotion of Hellenic Studies, London 1970
- Aeschyli septem quae supersunt tragoediae, Oxford 1972.
- Supplementum lyricis Graecis. Poetarum lyricorum Graecorum fragmenta quae recens innotuerunt, Oxford 1974
- The epigrams of Rufinus, Cambridge 1978
- Further Greek Epigrams. Epigrams before AD 50 from the Greek anthology and other sources, not included in Hellenistic epigrams or The garland of Philip, Cambridge 1981
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Hugh Lloyd-Jones, Page, Sir Denys Lionel (1908–1978), classical scholar, su Oxford Dictionary of National Biography. URL consultato il 13 ottobre 2020.
- ^ aristarchus.unige.it, http://www.aristarchus.unige.it/cphcl/schede.php?word=nt .
- ^ (EN) CUCC Presidents, su Cambridge University Cricket Club. URL consultato il 13 ottobre 2020.
- ^ Smith, Michael (1998), Station X Pan.
- ^ Find a Veteran, su Bletchley Park. URL consultato il 13 ottobre 2020.
- ^ britac.ac.uk, http://www.britac.ac.uk/fellowship/directory/archive.asp?fellowsID=1854 .
- ^ thebritishacademy.ac.uk, https://www.thebritishacademy.ac.uk/publications/denys-lionel-page-1908-1978 .
- ^ encyclopedia.com, https://www.encyclopedia.com/women/dictionaries-thesauruses-pictures-and-press-releases/dohan-edith-hall-1877-1943 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Page, Sir Denys Lionel, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Domenico Musti, PAGE, Denys Lionel, in Enciclopedia Italiana, IV Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979.
- (EN) Opere di Denys Page, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Denys Page, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
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