Desmodillus auricularis
Desmodillus auricularis | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Gerbillinae |
Genere | Desmodillus Thomas & Schwann, 1904 |
Specie | D.auricularis |
Nomenclatura binomiale | |
Desmodillus auricularis Smith, 1834 | |
Sinonimi | |
D.brevicaudatus, D.caffer, D.hoeschi, D.pudicus, D.robertsi, D.shortridgei, D.wolfi |
Desmodillus auricularis (Smith, 1834) è un roditore della famiglia dei Muridi, unica specie del genere Desmodillus (Thomas & Schwann, 1904), diffuso nell'Africa meridionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 86 e 129 mm, la lunghezza della coda tra 70 e 98 mm, la lunghezza del piede tra 21 e 29 mm, la lunghezza delle orecchie tra 10 e 14 mm e un peso fino a 82 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio presenta delle creste sopra-orbitali ben sviluppate, enormi bolle timpaniche e delle placche zigomatiche brevi. Sono presenti quattro grandi fori palatali. Gli incisivi superiori sono lunghi, sottili e attraversati da un solco longitudinale superficiale.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
Totale: 16 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Il corpo è tozzo e ricoperto da una pelliccia fine, soffice e densa. Le parti dorsali variano dall'arancione-brunastro al bruno fulvo, la base dei peli è grigia, mentre le parti ventrali, il mento e la gola sono bianchi. La testa è grande, il muso è largo, gli occhi sono grandi, le vibrisse sono lunghe e nere. Le orecchie sono piccole, ovali e rosate. È presente una distintiva macchia bianca dietro ognuna di esse, mentre sono presenti delle macchie meno visibili sopra e sotto ogni occhio. Gli arti sono corti e tozzi, il dorso dei piedi è ricoperto da corti peli biancastri. Le zampe anteriori hanno quattro dita, i piedi cinque, la pianta di quest'ultimi è ricoperta di peli. La coda è più corta della testa e del corpo, è dello stesso colore del dorso ed è priva di un ciuffo all'estremità. Le femmine hanno due paia di mammelle pettorali e due paia inguinali. Il numero cromosomico è 2n=52.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie notturna e terricola, ma non adattata specificatamente per il salto. Le tane sono semplici, non più lunghe di 2 metri e con caratteristiche entrate verticali. Probabilmente non è sociale.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di semi d'erba, d'arbusti e di alberi, che vengono immagazzinati all'interno delle tane. Si nutre anche di insetti, come le locuste e le cavallette.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Le femmine partoriscono 1-7 piccoli più volte l'anno, dopo una gestazione di 21 giorni. Alla nascita pesano 4 grammi, aprono gli occhi dopo 22 giorni e vengono svezzati dopo 33 giorni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'Africa meridionale, dall'Angola sud-occidentale, Namibia, Botswana fino alle province sudafricane del Capo Settentrionale, Capo Occidentale, Capo Orientale, Nordovest, Free State e Limpopo settentrionale.
Vive nelle zone ghiaiose aride e in aree di sabbia indurita. Non è presente invece nelle dune sabbiose.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione numerosa, classifica D.auricularis come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Coetzee, N. 2008, Desmodillus auricularis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Desmodillus auricularis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Happold, 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Desmodillus auricularis