Diocesi di Nevers
Diocesi di Nevers Dioecesis Nivernensis Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Digione | ||
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Vescovo | Grégoire Drouot | ||
Presbiteri | 44, di cui 37 secolari e 7 regolari 3.259 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 7 uomini, 52 donne | ||
Diaconi | 14 permanenti | ||
Abitanti | 201.518 | ||
Battezzati | 143.420 (71,2% del totale) | ||
Stato | Francia | ||
Superficie | 6.816 km² | ||
Parrocchie | 45 (6 vicariati) | ||
Erezione | IV o VI secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Santi Quirico e Giulitta | ||
Indirizzo | 21 rue Gustave Mathieu, 58000 Nevers, France | ||
Sito web | www.nievre.catholique.fr | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Francia | |||
La diocesi di Nevers (in latino Dioecesis Nivernensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Digione. Nel 2021 contava 143.420 battezzati su 201.518 abitanti. È retta dal vescovo Grégoire Drouot.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi si trova nella parte occidentale della Borgogna e comprende il dipartimento francese della Nièvre.
Sede vescovile è la città di Nevers, dove si trova la cattedrale dei Santi Quirico e Giulitta.
Il territorio è suddiviso in 45 parrocchie, raggruppate in 6 decanati o Groupements de paroisses.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'evangelizzazione della regione di Nevers (Nivernese) risale al III secolo; la tradizione tramanda i nomi dei santi Reveriano, Pellegrino, Paolo e Patrizio. A partire dal V secolo la regione è parte del regno di Borgogna, ma è difficile accertare se a quest'epoca esistesse già una diocesi; la Notitia Galliarum, risalente a questo stesso periodo, non menziona Nevers tra le civitates della Gallia Lugdunense quarta (o Senonia).[1] Lo storico Louis Duchesne[2] ipotizza che la diocesi sia stata eretta in occasione dell'erezione di una frontiera tra i Franchi e i Burgundi.
Secondo la tradizione, il primo vescovo di Nevers sarebbe sant'Euladio; invece il primo vescovo storicamente accertato è Tauriciano, che prese parte al concilio di Epaon nel 517. Alcuni dei vescovi fra i secoli IV e IX sono venerati come santi: Arigio, Agricola, Gerolamo, Deodato, Nectario e Iterio. In origine la diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Sens, sede metropolitana della Senonia.
La primitiva cattedrale del VI secolo era dedicata ai santi Gervasio e Protaso. All'epoca di Carlo Magno l'edificio, in pessime condizioni, fu ricostruito e dedicato ai santi Quirico e Giulitta. Risale al XIII secolo la costruzione dell'odierna cattedrale in forme gotiche.
A partire dall'XI secolo fiorirono nella diocesi alcune importanti abbazie. Si ricordano in particolare: l'abbazia di Bellevaux (oggi Limanton) dell'Ordine premostratense, quella di Santo Stefano dei benedettini e quella agostiniana di San Martino a Nevers.
Nel XVI secolo, durante le guerre di religione, il vescovo Jacques Spifame abbracciò il calvinismo e diede le dimissioni dalla diocesi; accusato di falsità, fu decapitato a Ginevra.
Si deve al vescovo Eustache de Chéry l'istituzione del seminario diocesano, che fu aperto nell'abbazia San Martino ed affidato, nella direzione e nell'insegnamento, ai monaci agostiniani.
Al momento dell'insorgere della rivoluzione, la diocesi comprendeva 271 parrocchie, suddivise in 2 arcidiaconati e di 15 arcipreture.
In seguito al concordato, il 29 novembre 1801 con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII la diocesi fu soppressa ed il suo territorio fu diviso fra l'arcidiocesi di Bourges e la diocesi di Autun.
Un nuovo concordato, stipulato nel giugno 1817, prevedeva il ristabilimento della diocesi. Ma questo accordo non entrò mai in vigore, in quanto non ratificato dal Parlamento di Parigi. Di conseguenza non ebbe effetto nemmeno la nomina del vescovo Jean-Marie Cliquet de Fontenay.
Il 6 ottobre 1822 la diocesi fu ristabilita con la bolla Paternae charitatis del medesimo papa Pio VII, ricavandone il territorio dalla diocesi di Autun.
A Nevers si ritirò, nel 1866, Bernadette Soubirous, nel convento delle Suore della Carità, dove morì il 16 aprile 1879. Nella città episcopale inoltre si trova la casa-madre delle Suore della Carità, fondate nel 1680.
L'8 dicembre 2002 è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Digione.[3]
Cronotassi dei vescovi
[modifica | modifica wikitesto]Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati. Due sono gli antichi cataloghi episcopali di Nevers, contenuti in un sacramentario dell'XI secolo e in un evangeliario del IX secolo. Entrambi arrivano, di prima mano, fino a Hugues II († 1066), e dunque è probabile che furono redatti in quest'epoca. Questi testi sono verificabili solo a partire dalla fine del IX secolo[4]; per i vescovi precedenti essi riportano nomi ignoti alla storia, mentre mancano alcuni nomi di vescovi storicamente documentati da fonti esterne ai cataloghi.
Esiste un altro catalogo della fine del XII secolo ed attribuito a Roberto di Saint-Marien, che distingue i vescovi in due serie: quelli che ebbero come sede episcopale la chiesa dei Santi Gervaso e Protasio, e quelli che sedettero sulla cattedra della chiesa dei Santi Quirico e Giulitta. Il trasferimento della cattedra vescovile avvenne all'epoca di Carlo Magno.[5]
- Sant'Euladio (Euladius) †[6]
- Tauriciano † (menzionato nel 517)
- Rustico † (prima del 538 - dopo il 541)
- Sant'Arigio † (prima del 549 - dopo il 552)
- Eufronio † (menzionato nel 558)[7]
- Sant'Eoladio (Aeoladius) † (menzionato nel 570)
- Sant'Agricola † (prima del 581 - dopo il 590)
- Fulcilio †[8]
- Rauraco † (prima del 614 - dopo il 654)
- Leodebaldo † (menzionato nel 660)
- Echerio †[9]
- Sant'Iterio †[10]
- Opportuno †
- Gisleberto †
- Nettario †
- Widdone †
- Ebarcio †
- San Deodato †
- Chebroaldo † (menzionato nel 747)[11]
- Raginfredo †[12]
- San Gerolamo † (inizio del IX secolo)[13]
- Giona † (prima dell'817 - dopo l'829)
- Gerfredo † (menzionato nell'833 circa)
- Erimanno † (prima dell'841 - dopo l'858)[14]
- Abbone † (prima dell'862 - dopo gennaio 881)[15]
- Emmeno † (prima dell'885 - dopo luglio 891)
- Francone † (prima di luglio 894 - dopo il 903)
- Attone † (prima del 908 - dopo il 910)
- Launone † (menzionato nel 924)
- Tedalgrino † (prima del 932 - dopo agosto 946)
- Gauberto † (prima di marzo 948 - dopo aprile 955)
- Gerardo †[16]
- Natrano, O.S.B. † (circa 959 - dopo marzo 979)
- Rocleno † (prima di ottobre 982 - dopo il 1001)
- Hugues de Champallement I † (circa 1013 - 7 maggio 1066[17] deceduto)
- Malguin † (prima del 1068 - 1º giugno 1074 deceduto)
- Hugues de Champallement II † (prima del 1º novembre 1074 - 23 novembre 1191 deceduto)[18]
- Sede vacante
- Gui † (circa 1096 - 29 aprile 1099 deceduto)
- Hervé † (18 dicembre 1099 consacrato - 8 agosto 1110 deceduto)
- Hugues III † (prima di aprile 1111 - 25 febbraio 1121 deceduto)
- Fromond † (1121 - 29 novembre 1145 deceduto)
- Geoffroi † (1146 o 1147 - 14 febbraio 1159 deceduto)
- Bernard de Saint-Saulge † (prima di febbraio 1160 - 14 febbraio 1177 deceduto)
- Thibaut † (1177 - 25 aprile 1189 deceduto)
- Jean † (1190 - 15 aprile 1196 deceduto)
- Gauthier † (1196 - 11 gennaio 1202 deceduto)
- Guillaume de Saint-Lazare † (1202 - 19 maggio 1221 deceduto)
- Gervais de Châteauneuf † (1222 - 28 febbraio 1223 deceduto)
- Renaud de Nevers † (1223 - 28 luglio 1230 deceduto)
- Raoul de Beauvais † (aprile 1232 - 19 novembre 1239 deceduto)
- Robert Le Cornu † (1240 - 14 gennaio 1252 o 1253 deceduto)
- Henri Le Cornu † (9 giugno 1253 - 14 maggio 1254 nominato arcivescovo di Sens)
- Guillaume de Grandpuy † (8 marzo 1255 - 31 maggio 1260 deceduto)
- Robert de Marzy † (1260 - 14 gennaio 1273 deceduto)
- Gilles de Châteaurenaud † (26 febbraio 1273 - ? deceduto)
- Gilles de Chastelet † (23 luglio 1285 - 28 luglio 1294 deceduto)[19]
- Jean de Savigny † (28 marzo 1295 - 4 giugno 1314 deceduto)
- Guillaume Beaufils † (1314 - 2 febbraio 1319 deceduto)
- Pierre Bertrand il Vecchio † (28 gennaio 1320 - 19 maggio 1322 nominato vescovo di Autun)
- Bertrand Gascon † (19 maggio 1322 - 1332 deceduto)
- Jean Mandevillain † (1333 - 12 settembre 1334 nominato vescovo di Arras)
- Pierre Bertrand il Giovane † (20 gennaio 1335 - 15 marzo 1339 nominato vescovo di Arras)
- Bertrand Tissandier † (15 marzo 1339 - ? deceduto)
- Renaud des Moulins † (6 novembre 1359 - 1361 deceduto)[20]
- Pierre Aycelin de Montaigut, O.S.B. † (2 agosto 1361 - 8 gennaio 1371 nominato vescovo di Laon)
- Jean de Neufchâtel † (10 febbraio 1371 - 27 agosto 1372 nominato vescovo di Toul)
- Pierre de Villiers, O.P. † (27 agosto 1372 - 12 settembre 1375 nominato vescovo di Troyes)
- Pierre de Dinteville † (12 settembre 1375 - 1380 deceduto)
- Maurice de Coulange-la-Vineuse, O.P. † (1º aprile 1381 - 16 gennaio 1395 deceduto)
- Philippe Froment, O.P. † (1º febbraio 1395 - 20 gennaio 1401 deceduto)
- Robert de Dangueil † (maggio 1401 - 22 luglio 1430 deceduto)
- Jean Germain † (15 dicembre 1430 - 20 agosto 1436 nominato vescovo di Chalon)
- Jean Vivien † (26 settembre 1436 - giugno 1445 deceduto)
- Jean Troufon † (8 ottobre 1445 - ?) (vescovo eletto)
- Jean d'Etampes † (15 gennaio 1448 - 1461 dimesso)
- Pierre de Fontenai † (23 settembre 1461 - 3 giugno 1499 deceduto)
- Filippo II di Kleve † (24 gennaio 1500 - 9 agosto 1503 nominato vescovo di Autun)
- Niccolò Fieschi † (dopo il 9 agosto 1503 - 1505 dimesso) (amministratore apostolico)
- Antoine de Fleurs † (31 maggio 1505 - 12 settembre 1507 deceduto)
- Jean Bohier † (7 febbraio 1508 - 30 luglio 1512 deceduto)
- Imbert de la Platière de Bourdillon † (13 gennaio 1513 - 11 febbraio 1519 deceduto)
- Jacques d'Albret † (14 marzo 1519 - 22 febbraio 1540 deceduto)
- Carlo di Borbone-Vendôme † (5 luglio 1540 - 5 maggio 1546 dimesso)
- Jacques Spifame † (5 maggio 1546 - 1558 dimesso)
- Gilles Spifame † (27 gennaio 1559 - 7 aprile 1578 deceduto)
- Arnaud Sorbin † (26 maggio 1578 - 1º maggio 1606 deceduto)
- Eustache Du Lis † (17 luglio 1606 - 17 giugno 1643 deceduto)
- Eustache de Chéry † (17 giugno 1643 succeduto - prima del 26 settembre 1666 dimesso)
- Édouard Valot † (7 marzo 1667 - 3 settembre 1705 deceduto)
- Édouard Bargedé † (22 marzo 1706 - 20 luglio 1719 deceduto)
- Charles-Fontaine Des Montees † (18 settembre 1719 - 20 febbraio 1740 deceduto)
- Guillaume d'Hugues de la Motte † (5 dicembre 1740 - 19 luglio 1751 nominato arcivescovo di Vienne)
- Jean-Antoine de Tinseau † (19 luglio 1751 - 24 settembre 1782 deceduto)
- Pierre de Séguiran † (16 dicembre 1782 - 3 aprile 1789 deceduto)
- Louis-Jérême de Suffren de Saint-Tropez † (3 agosto 1789 - 21 giugno 1796 deceduto)
- Jean-Baptiste-François-Nicolas Millaux † (16 maggio 1823 - 19 febbraio 1829 deceduto)
- Charles de Douhet d'Auzers † (27 luglio 1829 - 9 febbraio 1834 deceduto)
- Paul Naudo † (30 settembre 1834 - 22 luglio 1842 nominato arcivescovo di Avignone)
- Dominique-Augustin Dufêtre † (27 gennaio 1843 - 6 novembre 1860 deceduto)
- Théodore-Augustin Forcade † (18 marzo 1861 - 25 luglio 1873 nominato arcivescovo di Aix)
- Thomas-Casimir-François de Ladoue † (25 luglio 1873 - 23 luglio 1877 deceduto)
- Etienne-Antoine-Alfred Lelong † (21 settembre 1877 - 16 novembre 1903 deceduto)
- Sede vacante (1903-1906)
- François-Léon Gauthey † (21 febbraio 1906 - 20 gennaio 1910 nominato arcivescovo di Besançon)
- Pierre Chatelus † (13 aprile 1910 - 22 aprile 1932 dimesso[21])
- Patrice Flynn † (16 agosto 1932 - 17 dicembre 1963 dimesso[22])
- Michel-Louis Vial † (17 dicembre 1963 succeduto - 2 luglio 1966 nominato vescovo di Nantes)
- Jean François Marie Streiff † (21 settembre 1966 - 8 luglio 1987 ritirato)
- Michel Paul Marie Moutel † (19 luglio 1988 - 22 luglio 1997 nominato arcivescovo di Tours)
- François Joseph Pierre Deniau † (26 giugno 1998 - 27 agosto 2011 ritirato)
- Thierry Brac de la Perrière (27 agosto 2011 - 26 giugno 2023 dimesso[23])[24]
- Grégoire Drouot, dal 16 marzo 2024
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi nel 2021 su una popolazione di 201.518 persone contava 143.420 battezzati, corrispondenti al 71,2% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 240.000 | 248.559 | 96,6 | 242 | 235 | 7 | 991 | 7 | 270 | 309 | |
1970 | 235.000 | 247.702 | 94,9 | 182 | 176 | 6 | 1.291 | 13 | 325 | 311 | |
1980 | ? | 251.900 | ? | 142 | 134 | 8 | ? | 14 | 298 | 311 | |
1990 | 235.000 | 246.000 | 95,5 | 105 | 98 | 7 | 2.238 | 1 | 12 | 233 | 64 |
1999 | 229.300 | 233.000 | 98,4 | 75 | 69 | 6 | 3.057 | 4 | 10 | 186 | 63 |
2000 | 221.300 | 225.000 | 98,4 | 75 | 68 | 7 | 2.950 | 4 | 11 | 192 | 63 |
2001 | 221.000 | 225.600 | 98,0 | 77 | 68 | 9 | 2.870 | 4 | 13 | 192 | 63 |
2002 | 221.000 | 225.600 | 98,0 | 68 | 59 | 9 | 3.250 | 6 | 13 | 192 | 63 |
2003 | 221.000 | 225.600 | 98,0 | 71 | 63 | 8 | 3.112 | 6 | 12 | 189 | 52 |
2004 | 180.000 | 232.000 | 77,6 | 67 | 60 | 7 | 2.686 | 6 | 11 | 202 | 51 |
2013 | 183.900 | 232.700 | 79,0 | 51 | 45 | 6 | 3.605 | 10 | 11 | 166 | 47 |
2016 | 166.000 | 216.786 | 76,6 | 49 | 43 | 6 | 3.387 | 12 | 12 | 155 | 47 |
2019 | 148.400 | 208.518 | 71,2 | 46 | 40 | 6 | 3.226 | 11 | 6 | 69 | 47 |
2021 | 143.420 | 201.518 | 71,2 | 44 | 37 | 7 | 3.259 | 14 | 7 | 52 | 45 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Monumenta Germaniae Historica, Chronica minora Archiviato il 16 ottobre 2013 in Internet Archive., I, p. 556.
- ^ op. cit., p. 154.
- ^ (FR) Congrégration pour les évêques, Décret sur la nouvelle organisation des provinces ecclésiastiques en France, su eglise.catholique.fr, 8 dicembre 2002. URL consultato il 1º ottobre 2024.
- ^ Louis Duchesne, Fastes épiscopaux, p. 483.
- ^ Questi cataloghi sono riportati da Duchesne nell'opera citata tra le fonti bibliografiche.
- ^ Vescovo menzionato da Gallia christiana, ma assente nei cataloghi episcopali. Secondo Duchesne questo santo, noto solo per una vita "poco rassicurante" di San Severino di Agauno, potrebbe corrispondere al Aeoladius del VI secolo.
- ^ Vescovo menzionato da Gallia christiana, ma assente nei cataloghi episcopali. Secondo Duchesne il documento riportato come prova dagli autori di Gallia christiana è palesemente un falso.
- ^ Vescovo menzionato da Gallia christiana, ma senza alcun riferimento documentario.
- ^ Il nome di questo vescovo, citato da Gallia christiana, è riportato in un documento dell'anno terzo del re Clotario (quale?), dove però non appare la sede vescovile di appartenenza. Escluso da Duchesne.
- ^ Secondo Roberto di Saint-Marien, sono 11 i vescovi, tutti santi, che sedettero sulla cattedra dei Santi Gervaso e Protasio, nell'ordine: Arigio, Rogo, Iterio, Agricola, Euladio, Opportuno, Gisleberto, Nettario, Widdone, Ebarcio e Deodato. Tutti questi nomi sono anteriori a Carlo Magno. Secondo Duchesne, solo 4 di questi sono noti tramite altre fonti e già citati nella nostra cronotassi: Arigio, Rogo (identificato con Rauraco; per Gallia christiana invece sono due vescovi distinti), Euladio e Agricola. Gli altri sono sconosciuti, ad eccezione di Deodato, noto per un racconto agiografico, secondo il quale avrebbe lasciato la sede di Nevers per ritirarsi in solitudine; e Iterio, venerato in diocesi come vescovo e confessore. A differenza di Gallia christiana, nella presente cronotassi si seguono l'elenco e l'ordine originario, senza le indicazioni cronologiche, frutto di ipotesi (cfr. Duchesne, op. cit., p. 484).
- ^ Riportato da Gallia christiana, ignoto a Duchesne.
- ^ Ricordato da Erimanno (metà nel IX secolo) nelle sue carte come quondam vocatus episcopus. L'epoca è comunque incerta.
- ^ Vescovo contemporaneo di Carlo Magno († 814), che gli rilasciò una carta (non datata) di restituzione dei beni della sua chiesa; Gams riporta le date tradizionalmente attribuite al suo episcopato, ma senza fondamento: circa 796 - † 5 febbraio 815.
- ^ Tra Girolamo e Erimanno, gli antichi cataloghi riportano questi vescovi: Giona, Enea, Guineredo, Ugo e Bertario. Di questi solo Giona e Guineredo (se identificabile con Gerfredo) sono documentati storicamente. Circa gli altri nomi, Gallia christiana e le fonti che ne dipendono riportano il vescovo Ugo, ma ignorano gli altri. Dopo Erimanno, i cataloghi menzionano Ragino e Raginfredo: quest'ultimo è vissuto certamente prima di Erimanno; su Ragino, le fonti tacciono.
- ^ Un vescovo di nome Lindo o Luido appare in privilegio per l'abbazia Saint-Germain di Auxerre in un anno imprecisato, forse 864 (Gallia christiana mette un ponto interrogativo). Secondo Duchesne, la situazione è confusa e il nome del vescovo potrebbe essere stato aggiunto in seguito; lo storico bretone preferisce mantenere un unico Abbone, menzionato certamente nell'862, nell'866 e nell'881.
- ^ Non esiste alcun atto di questo vescovo. Tutte le fonti bibliografiche, a partire da Gallia christiana, lo inseriscono tra Gauberto a Natrano. Tuttavia, gli antichi cataloghi episcopali, lo menzionano dopo Rocleno. Duchesne fa notare come il catalogo riportato dal sacramentario dell'XI secolo termina, di prima mano, proprio con Gerardo: ora, conclude lo storico bretone, è difficile credere che l'autore del catalogo, contemporaneo di Gerardo, abbia sbagliato a collocarlo cronologicamente.
- ^ Gallia christiana dice 1065.
- ^ Secondo Fisquet, questo vescovo dette le dimissioni l'anno stesso della morte.
- ^ Secondo Fisquet e Gams, Gilles de Chastelet fu vescovo dal 1277 al 1283; a lui succedette Gilles de Mauclas, che governò dal 1285 al 1294. Secondo Eubel invece esiste un solo Gilles (de Chastelet) che fu vescovo dal 1285 al 1294.
- ^ Secondo Fisquet e Gams, tra Bertrand Tissandier e Renaud des Moulins è stato vescovo Bertrand de Pébrac (o de Fumel), trasferito dalla sede di Vabres nel 1353 e deceduto nel 1360. Eubel non ha trovato nessun atto pontificio che documenti questo vescovo e il suo trasferimento.
- ^ Contestualmente nominato vescovo titolare di Leucade.
- ^ Contestualmente nominato vescovo titolare di Arnee.
- ^ Contestualmente nominato vescovo ausiliare di Lione e vescovo titolare di Senez.
- ^ Dal 3 gennaio 2023 al 2 giugno 2024 fu amministratore apostolico Benoît Marie Pascal Rivière, vescovo di Autun.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Nevers, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
- (LA) Denis de Sainte-Marthe, Gallia christiana, vol. XII, Parigi, 1770, coll. 625-685
- (FR) Louis Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, Paris, 1910, pp. 479–486
- (FR) Honoré Fisquet, La France pontificale, histoire chronologique et biographique des archevêques et évêques de tous les diocèses de France. Métropole de Sens. Nevers - Bethléem, Paris, pp. 1–142
- (FR) Augustin-Joseph Crosnier, Monographie de la cathédrale de Nevers, Nevers, 1854, pp. 249–348
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Ratisbona, 1873, pp. 584–586
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, pp. 368–369; vol. 2, p. 204; vol. 3, pp. 259–260; vol. 4, p. 260; vol. 5, p. 291; vol. 6, p. 312
- (LA) Bolla Qui Christi Domini, in Bullarii romani continuatio, Tomo XI, Romae, 1845, pp. 245–249
- (LA) Bolla Paternae charitatis, in Bullarii romani continuatio, Tomo XV, Romae, 1853, pp. 577–585
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su diocesi di Nevers
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario pontificio del 2022 e precedenti, in (EN) David Cheney, Diocesi di Nevers, su Catholic-Hierarchy.org.
- (FR) Sito ufficiale della diocesi
- (EN) Diocesi di Nevers, su GCatholic.org.