French
DeutschDomenico Angelo Scotti
| Domenico Angelo Scotti vescovo della Chiesa cattolica | |
|---|---|
 | |
| Secundum Verbum Tuum | |
| Titolo | Trivento |
| Incarichi attuali | Vescovo emerito di Trivento (dal 2017) |
| Incarichi ricoperti | Vescovo di Trivento (2005-2017) |
| Nato | 8 febbraio 1942 a Pollutri |
| Ordinato diacono | 6 novembre 1966 dall'arcivescovo Giovanni Battista Bosio[1] |
| Ordinato presbitero | 25 giugno 1967 dal vescovo Antonio Iannucci (poi arcivescovo)[1] |
| Nominato vescovo | 17 ottobre 2005 da papa Benedetto XVI |
| Consacrato vescovo | 8 dicembre 2005 dall'arcivescovo Bruno Forte |
Domenico Angelo Scotti (Pollutri, 8 febbraio 1942) è un vescovo cattolico italiano, dal 5 giugno 2017 vescovo emerito di Trivento.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Pollutri, in provincia di Chieti e allora nella diocesi di Vasto, l'8 febbraio 1942.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Il 25 giugno 1967 è ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Chieti.[1]
Già padre spirituale del Seminario Arcivescovile di Chieti e, dal 1978 al 1993, padre spirituale del Pontificio Seminario Regionale S. Pio X, nel 1996 la Conferenza Episcopale dell'Abruzzo e Molise lo nomina rettore del medesimo seminario, ufficio che ricopre fino al giugno 2005. Nell'aprile dello stesso anno è nominato vicario generale dell'arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 17 ottobre 2005 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Trivento;[2] succede ad Antonio Santucci, dimessosi per raggiunti limiti di età. L'8 dicembre seguente riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di San Giustino a Chieti,[3] dall'arcivescovo Bruno Forte, co-consacranti l'arcivescovo Paolo Romeo e il vescovo Antonio Santucci. Il 18 dicembre prende possesso della diocesi.
Il 5 giugno 2017 papa Francesco accoglie la rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età;[4] gli succede Claudio Palumbo, fino ad allora vicario generale di Isernia-Venafro. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 23 settembre successivo.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Bernardino Giraud
- Cardinale Alessandro Mattei
- Cardinale Pietro Francesco Galleffi
- Cardinale Giacomo Filippo Fransoni
- Cardinale Antonio Saverio De Luca
- Arcivescovo Gregor Leonhard Andreas von Scherr, O.S.B.
- Arcivescovo Friedrich von Schreiber
- Arcivescovo Franz Joseph von Stein
- Arcivescovo Joseph von Schork
- Vescovo Ferdinand von Schlör
- Arcivescovo Johann Jakob von Hauck
- Vescovo Ludwig Sebastian
- Cardinale Joseph Wendel
- Arcivescovo Josef Schneider
- Vescovo Josef Stangl
- Papa Benedetto XVI
- Arcivescovo Bruno Forte
- Vescovo Domenico Angelo Scotti
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Curriculum Vitae di S.E. Mons. Domenico Angelo Scotti (DOC), su diocesitrivento.it, p. 6. URL consultato il 13 aprile 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Trivento (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 17 ottobre 2005. URL consultato il 13 aprile 2022.
- ^ Omelia per la Ordinazione episcopale di S. E. mons. Domenico Angelo Scotti, su diocesichieti.it, 10 dicembre 2005. URL consultato il 13 aprile 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Trivento (Italia) e nomina del suo successore, su press.vatican.va, 5 giugno 2017. URL consultato il 13 aprile 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Domenico Angelo Scotti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Domenico Angelo Scotti, in Catholic Hierarchy.
- Domenico Angelo Scotti, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 12 aprile 2022.
