Domenico Narni Mancinelli
Domenico Narni Mancinelli arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Arcivescovo Domenico Narni Mancinelli, olio su tela, XX sec. | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 29 marzo 1772 a Nola |
Ordinato diacono | 5 aprile 1794 |
Ordinato presbitero | 28 febbraio 1795 |
Nominato arcivescovo | 6 aprile 1818 da papa Pio VII |
Consacrato arcivescovo | 12 aprile 1818 dal cardinale Michele Di Pietro |
Deceduto | 17 aprile 1848 (76 anni) a Napoli |
Domenico Narni Mancinelli (Nola, 29 marzo 1772 – Napoli, 17 aprile 1848) è stato un arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Pasquale e di Riccarda Cappello Foscarino Rezzonico, una donna di nobiltà veneta, fratello dei due germani, Luigi e Girolamo, entrambi cavalieri dell'ordine di Malta, intraprese gli studi a Napoli nel collegio dei Nobili.[1] Studiò dapprima letteratura, matematica, e fisica, poi musica e lingue, laureandosi definitivamente in giurisprudenza.
Per cause sconosciute, ma "ispirato dalla Divina Grazia", come scrisse un suo agiografo, "abbandonò la professione forense e si ingaggiò alla Milizia Ecclesiastica".[2]
Svolse l'incarico di maestro del sacro collegio di teologia a Napoli, capitale dell'omonimo regno, e successivamente quello di canonico diacono della cattedrale.
Nel 1818 venne nominato arcivescovo di Cosenza da papa Pio VII e, in tale veste, fu protagonista di un evento che gli guadagnò la lode e la devozione del popolo cosentino, schierandosi in difesa dei carbonari di Cosenza, salvandoli da un'imminente condanna dal re Ferdinando I di Borbone.[2]
Nel 1832 diventò vescovo di Caserta, ben voluto e accolto dal re Ferdinando II, come testimoniato in una pubblicazione dell'epoca:
«[...] mentre compiva l'anno quattordicesimo di Sua apostolica missione nella Diocesi Cosentina, l'augusto nostro sovrano Ferdinando II, gloriosamente regnante il volle a se vicino e di accordo colla S. Sede chiamollo a reggere questa Diocesi e quella limitrofa»
A Caserta si distinse per il restauro della cattedrale, l'acquisizione e il recupero della caserma dei soldati di Falciano, riutilizzata come seminario. Come già avvenuto alla cattedrale di Cosenza, anche a quella di Caserta donò preziosi arredi e anche una preziosa tela raffigurante la Madonna della Purezza,[2] fondando poi la Congregazione missionaria per l'evangelizzazione delle parrocchie di campagna.
Dalle pubblicazioni dell'epoca si evince che continuava la sua opera pastorale da vescovo «predica[ndo] grazioso e fiorito, eruditissimo, limosiniero e protettore di chiunque si rivolgeva a lui».[2]
Venne sepolto in un monumento marmoreo nella prima cappella a destra dell'altare maggiore della cattedrale di Caserta.
Il sodalizio con Santa Giovanna Antida
[modifica | modifica wikitesto]Legò il proprio mandato apostolico alla figura di Giovanna Antida Thouret, figlia Gian Francesco Thouret, che all'età di 22 anni prese i voti, diventando suora a Napoli. Ne divenne il confessore e "direttore di coscienza", intrattenendo anche una corrispondenza epistolare. In una lettera dell'8 agosto 1826, Suor Giovanna gli scrisse:
«[..] sento un bisogno tanto grande della vostra assistenza. Occorre che rinnovi sempre a Dio questo sacrificio priva della speranza di rivedervi su questa terra…Si degni la bontà divina di usarci la misericordia di incontrarci in cielo. Così sia.»
Opere e orazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Epistola pastoralis ad archiepiscopalem ecclesiam Consentinam, Roma, Tip. Crispini Puccinelli, 1818.
- Elogio funebre recitatoin occasione de' solenni funerali celebrati pel defunto Monarca Ferdinando I, nella sua chiesa metropolitana nel dì 4 febbrajo 1825.
- Orazione funebre recitata ne' solenni funerali del sommo pontefice Papa Pio VIII celebrati nella sua chiesa metropolitana nel dì 14 dicembre 1830.
- Ne' solenni funerali di Francesco I, Re del Regno delle Due Sicilie celebrati bella chiesa metropolitana di Cosenza il giorno 11 dicembre 1830, Tipografia Migliaccio, 1830.
- Nella celebrazione del fausto giorno onomastico di Ferdinando II, Re delle Due Sicilie, Migliaccio, 1831.
- Litterae Parenatales pro audiendis Confessionibus, 1831.
- Epistola pastoralis ad clerum et populum universum Casertanae dioeceseos, Tipografia Migliaccio, 1832.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Cardinale Michele Di Pietro
- Arcivescovo Domenico Narni Mancinelli
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Famiglia Narni Mancinelli, su nobili-napoletani.it. URL consultato il 23 gennaio 2019.
- ^ a b c d Le personalità - Narni Mancinelli, su narnimancinelli.com. URL consultato il 23 gennaio 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Daniela De Rosa, Sinodi, lettere pastorali e sante visitazioni dei vescovi Narni Mancinelli e Rozzolino, in Giuseppe De Nitto e Giuseppe Tescione (a cura di), Caserta e la sua diocesi in età moderna e contemporanea, Cap. II: Chiesa e società, vescovi, clero e vita religiosa, Edizioni scientifiche italiane, 1995, pp. 47-63, ISBN 88-8114-250-3, OCLC 35696964.
- Francesco Narni Mancinelli, Domenico Narni Mancinelli arcivescovo vescovo delle diocesi riunite di Caserta e Caiazzo, in Associazione amici del seminario (a cura di), Quaderni della biblioteca del Seminario di Caserta, Vol. 5, 1999, pp. 265-278.
- Domenico Ambrasi, Appunti per una biografia di mons. Domenico Narni Mancinelli, in Giuseppe De Nitto e Giuseppe Tescione (a cura di), Cap. II: Chiesa e società, vescovi, clero e vita religiosa, Caserta e la sua diocesi in età moderna e contemporanea, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1995, pp. 179-188, ISBN 88-8114-250-3, OCLC 35696964.
- Francis Trochu, Santa Giovanna Antida Thouret: Fondatrice delle Suore della Carità, Milano, Ancora Editrice, 1961.
- (FR) Sainte Jeanne-Antide Thouret, fondatrice des Soeurs de la charité, 1765-1826. Lettres et documents, 1ª ed., Besançon, Jacques et Demontrond, 1965.
- Francesco Russo, Storia dell'Arcidiocesi di Cosenza, Napoli, Rinascita Artistica Editrice, 1958.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Domenico Narni Mancinelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Domenico Narni Mancinelli, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 388159474048027660050 · SBN RAVV110347 · BAV 495/239080 |
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