Eleutherocercus
Neosclerocalyptus | |
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"Tubo" caudale di Eleutherocercus setifer | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Cingulata |
Famiglia | Chlamyphoridae |
Sottofamiglia | Glyptodontinae |
Genere | Eleutherocercus |
L'eleuterocerco (gen. Eleutherocercus) è un mammifero cingolato estinto, appartenente ai gliptodonti. Visse tra il Miocene superiore e il Pliocene (circa 8 - 4 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo animale doveva essere di grandi dimensioni, e poteva raggiungere i 3 metri di lunghezza. Era dotato, come tutti i gliptodonti, di un carapace costituito da numerosissimi osteodermi fusi tra loro. In generale, l'aspetto di Eleutherocercus ricordava quello del più noto (e successivo) Doedicurus, dal quale si differenziava però per numerosi particolari. Le placche del carapace, ad esempio, erano maggiormente unite; la superficie esterna di ciascuna placca era leggermente elevata al centro e portava una ventina di perforazioni più dense verso il centro, che non comunicavano direttamente con gli orifizi (da cinque a otto) osservabili sulla superficie interna. Il "tubo" caudale, inoltre, era a forma di spatola (largo e piatto), leggermente depresso e terminante in un contorno arrotondato. Le superfici laterali portavano due paia di grosse cavità alternate, circondate da fossette pilifere. Il resto della superficie del tubo era ornato da numerose figure circolari, ugualmente circondate da fossette pilifere, e che si ingrandivano mano a mano che procedevano verso l'estremità della superficie ventrale della coda.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Il genere Eleutherocercus venne descritto per la prima volta da E. Koken nel 1888. Al genere Eleutherocercus sono state ascritte varie specie (E. paranensis, E. antiquus, E. setifer), ma non è chiaro se siano da considerare tutte valide. Fossili di Eleutherocercus sono stati ritrovati in Uruguay e in Argentina, in terreni risalenti al Miocene superiore e al Pliocene.
Eleutherocercus è considerato un possibile antenato (o comunque vicino all'origine) del ben noto Doedicurus, un gliptodonte pleistocenico dalla coda dotata di grossi spuntoni. Lo stesso Eleutherocercus sembra aver avuto una morfologia caudale per certi versi anticipatrice di quella riscontrabile in Doedicurus.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. L. Cione, M. M. Azpelicueta, M. Bond, A. A. Carlini, J. R. Casciotta, M. A. Cozzuol, M. Fuente, Z. Gasparini, F. J. Goin, J. Noriega, G. J. Scillato-Yane, L. Soibelzon, E. P. Tonni, D. Verzi, and M. G. Vucetich. 2000. Miocene vertebrates from Entre Rios province, eastern Argentina. Serie Correlacion Geologica, 14:191-237.
- Zurita, A. E.; Oliveira, E. V.; Toriño, P.; Rodriguez-Bualó, S. M. N.; Scillato-Yané, G. J.; Luna, C.; Krapovickas, J. N. (2011). On the taxonomic status of some Glyptodontidae (Mammalia, Xenarthra, Cingulata) from the Pleistocene of South America. Annales de Paléontologie, 97: 63. doi:10.1016/j.annpal.2011.07.003.
- R. L. Tomassini, C. I. Montalvo, C.M. Deschamps and T. Manera. 2013. Biostratigraphy and biochronology of the Monte Hermoso Formation (early Pliocene) at its type locality, Buenos Aires Province, Argentina. Journal of South American Earth Sciences, 48:31-42.
- R. L. Tomassini and C. I. Montalvo. 2013. Taphonomic modes on fluvial deposits of the Monte Hermoso Formation (early Pliocene), Buenos Aires province, Argentina. Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 369:282-294.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Eleutherocercus, su Fossilworks.org.