Eudo Giulioli
Eudo Giulioli | |
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Nascita | Contea di Racine, 1913 |
Morte | Kruja, 5 agosto 1943 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Cavalleria |
Reparto | Reggimento "Cavalleggeri Guide" (19º) |
Grado | Tenente |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Scuola di applicazione di cavalleria di Pinerolo |
dati tratti da Medaglie d'Oro al Valor Militare volume secondo (1941-1959)[1] | |
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Eudo Giulioli (Contea di Racine 1913 – Kruja, 5 agosto 1943) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nella contea di Racine, Wisconsin (Stati Uniti d'America), nel 1913, figlio di Giovanni.[2] Ritornato in Italia divenne insegnante di educazione fisica a Torino, dove frequentava la facoltà di giurisprudenza della locale università.[2] Nel 1937 fu arruolato nel Regio Esercito, ammesso a frequentare la Scuola di applicazione di cavalleria di Pinerolo in qualità di ufficiale di complemento, ottenendo la nomina a sottotenente nel 1938.[2] Assegnato in servizio al 1º Reggimento "Nizza Cavalleria", fu posto in congedo alla fine dello stesso anno.[2] All'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, fu richiamato in servizio attivo in forza al 12º Reggimento "Cavalleggeri di Saluzzo" di stanza a Pordenone.[2] Promosso tenente nel gennaio 1942, fu brevemente in servizio al 3º Reggimento "Savoia Cavalleria", per passare poi al 19º Reggimento "Cavalleggeri Guide" di stanza in Albania.[3] Assegnato al 3º Squadrone autocarrato, cadde in combattimento il 5 agosto, quando partì da Tirana per liberare un gruppo dei Reggimento "Lancieri di Firenze" accerchiato da forze ribelli sulla via di Burrely presso Ciafa Stkames-Kruya.[2] Raggiunta la zona si lanciò nello scontrò, subentrando nel comando al sottotenente Giovanni Bonetto, caduto nell'azione, rimanendo[N 1] anch'egli ucciso.[3] Entrambi gli ufficiali vennero decorati con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]
La sezione dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Gallese porta in suo nome, così come gli era stata intitolata una caserma della guardia di finanza di Viterbo.[4]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto del Presidente della Repubblica 25 agosto 1953[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alla fine del combattimento le perdite italiane ammontavano, oltre ai due ufficiali, a 2 sottufficiali e 16 guide.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 271.
- ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
- ^ a b c Tempio Cavalleria Italiana.
- ^ Coccia 2008, p. 322.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Bollettino Ufficiale 1949, dispensa 11ª.pag.1602, registrato alla Corte dei conti il 4 maggio 1949, Esercito registro 13, foglio 155.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marziano Brignoli, Cavalleria a Voghera. I Reggimenti di guarnigione a Voghera dal 1859 al 1943, Voghera, Società Cooperativa Editoriale Oltrepò, 2007.
- Alberto Becherelli, Andrea Carteny e Fabrizio Giardini, L’Albania indipendente e le relazioni italo-albanesi (1912-2012), Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2013, ISBN 88-6812-135-2.
- Benedetto Coccia, Le caserme storiche della guardia di finanza nel Lazio, Roma, Editrice APES s.r.l., 2007, ISBN 88-7233-032-7.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Medaglie d'Oro al Valor Militare volume secondo (1941-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giulioli, Eudo, su Combattenti Liberazione, http://www.combattentiliberazione.it. URL consultato il 3 marzo 2020.
- Eudo Giulioli [collegamento interrotto], su Museo Cavalleria, http://www.museocavalleria.it. URL consultato il 3 marzo 2020.
- Cavalleggeri Guide (19°), su Tempio Cavalleria Italiana, http://www.tempiocavalleriaitaliana.it. URL consultato il 3 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2016).