Europa occidentale

Carta 1 - L'Europa occidentale e l'Europa orientale in senso più ampio. La Grecia appartiene all'una o all'altra regione a seconda del criterio adottato ed è perciò rappresentata a fasce viola e gialle alternate

L'Europa occidentale, nell'accezione più ampia, è la parte occidentale dell'Europa e si contrappone ad Europa orientale. Il confine tra le due aree è soggetto a fluttuazioni, sia nel tempo, sia secondo il contesto, in base a criteri storici, geografici, economici, religiosi e politici.

L'espressione "Europa occidentale" è usato anche per indicare una delle regioni europee ed anche in questo caso ci sono vari criteri per definirne i confini.

Carta 2 - L'Europa secondo il Geoschema delle Nazioni Unite
Carta 3 - Uno dei criteri di suddivisione dell'Europa in regioni[1].

Secondo il senso più ampio, il concetto di Europa occidentale si riferisce all'intera metà occidentale dell'Europa, come mostrato nella carta 1, e include dunque: la regione iberica (Andorra, Spagna, Portogallo), la regione di Gran Bretagna e Irlanda (Irlanda, Regno Unito), la regione francese (Francia, Principato di Monaco), la regione del Benelux (Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi), la regione italiana (Italia, Città del Vaticano, Malta, San Marino), la regione germanica (Germania), i paesi nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia), i paesi alpini (Austria, Liechtenstein, Svizzera)[2][3].

Spesso l'espressione "Europa occidentale" si usa riferendosi alle divisioni della Guerra fredda[4] segnate dalla Cortina di ferro del 1946 e ancor prima dalla Conferenza di Jalta; in questo caso si include anche la Grecia, in quanto appartenente sin dal 1946 al blocco occidentale[2]. Particolare è il caso della Germania: durante la Guerra fredda essa era divisa in due stati distinti: la Repubblica Federale Tedesca, appartenente al blocco occidentale, e la Repubblica Democratica Tedesca, appartenente al blocco orientale; dopo la riunificazione tedesca, tutto lo stato viene considerato appartenente all'Europa occidentale.

Secondo il criterio più ristretto adottato dall'ONU nel suo Geoschema[5], rappresentato nella carta 2, fanno parte dell'Europa occidentale (indicata con il colore celeste) Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Principato di Monaco, Germania, Austria, Svizzera .

Secondo un il criterio più ristretto adottato dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (CCRE)[1], rappresentato nella carta 3, l'Europa Occidentale (indicata con il colore rosso) include Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Liechtenstein, Lussemburgo e Svizzera.

Oggi il concetto di Europa occidentale è comunemente associato con la democrazia liberale, il capitalismo e la cultura occidentale. Sono forti i legami politici ed economici con gli altri paesi della stessa cultura, ossia quelli del Nord America, del Sud America e dell'Oceania.

L'Europa prima della guerra fredda

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All'inizio del XX secolo, erano presenti due principali alleanze sullo scacchiere politico d'Europa: gli Imperi centrali e la Triplice intesa. Nel 1914, questi due blocchi si confrontarono nella Prima guerra mondiale.

La Triplice Intesa, anche conosciuta come potenze alleate (Impero britannico, Italia, Francia e USA, mentre l'Impero russo si ritirò nel 1917), sconfisse gli Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria e Impero ottomano). I tre membri principali delle potenze centrali persero anche le loro dinastie monarchiche, che furono obbligate ad abdicare e furono mandate in esilio. I sistemi politici di questi paesi furono trasformati in repubbliche e furono obbligati ad accettare i termini del trattato di Versailles. L'Impero russo, ora divenuto Unione delle repubbliche socialiste sovietiche, stipulò una pace separata con gli Imperi centrali con il trattato di Brest-Litovsk.

Il Trattato di Versailles impose la responsabilità del conflitto ai paesi perdenti, che subirono la perdita di territori e il pagamento di ingenti danni di guerra. Tutto questo portò alla rabbia della popolazione e alla mancata accettazione dei regimi post-bellici. Lo scontento generale fu utilizzato da Adolf Hitler per la sua scalata al potere: in molti dei suoi discorsi il dittatore denunciava il Diktat von Versailles - "il diktat di Versailles". Questa fu una delle cause scatenanti la Seconda guerra mondiale.

L'Europa divisa in due blocchi dalla Guerra Fredda

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L'Europa occidentale fu principalmente definita durante la Guerra fredda: la cortina di ferro la separava dai Paesi ad economia socialista. Nella mappa, la cortina di ferro come descritta da Winston Churchill nel 1946, ossia da Stettino a Trieste.

Durante gli stadi finali della Seconda guerra mondiale, il futuro dell'intera Europa era stato deciso dagli Alleati durante la Conferenza di Jalta, con il Primo Ministro del Regno Unito Winston Churchill, il Presidente degli USA Franklin Delano Roosevelt, e il dittatore dell'Unione Sovietica Josif Stalin. L'Europa post-bellica era divisa in due aree politiche: il blocco occidentale, principalmente sotto l'influenza degli Stati Uniti, e il blocco orientale (comunista), dominato dall'URSS. Con l'inizio della Guerra Fredda, l'Europa fu divisa dalla Cortina di ferro, una linea che correva da Trieste fino a Stettino, sul Mare Baltico e che divideva le due aree di influenza. Alcuni paesi erano ufficialmente neutrali (Movimento dei Non-Allineati), ma questi erano classificati a seconda dei loro sistemi politici ed economici.

Europa Orientale

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L'Europa Orientale era composta da tutti i paesi occupati dall'esercito dell'Unione Sovietica sin dalla liberazione dall'occupazione tedesca o dai regimi fascisti. A questi fu unita la Repubblica Democratica Tedesca (RDT), che rappresentava le zone di occupazione sovietica della Germania. Per ordine di Stalin, in tutti questi paesi furono istituiti regimi comunisti che, sebbene formalmente indipendenti, erano in realtà fortemente limitati nell'autonomia. la Jugoslavia e l'Albania, paesi comunisti che erano indipendenti dall'URSS, appartenevano per convenzione anche al blocco orientale.

Europa occidentale

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L'Europa occidentale era composta dai paesi liberati dagli Alleati occidentali (USA, Canada, Regno Unito etc.) dall'occupazione tedesca, dai paesi liberatori stessi più l'Italia (una ex-Potenza dell'Asse che si era arresa ed era stata occupata dagli Alleati) e la Repubblica Federale Tedesca, formata dalle tre zone di occupazione inglese, francese e statunitense.

Gli altri Paesi che si unirono alla NATO, all'UE o all'EFTA divennero in seguito parte dell'Europa occidentale.

Quasi tutti i paesi dell'Europa occidentale ricevettero assistenza economica dagli Stati Uniti, secondo il Piano Marshall.

In dettaglio:

Sviluppi politici recenti e Europa occidentale moderna

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Il mondo è cambiato drammaticamente dopo la caduta della cortina di ferro nel 1989. La RFT ha assorbito pacificamente la RDT, portando alla riunificazione tedesca; nei paesi nell'Europa Orientale si sono dissolte le organizzazioni del COMECON e il Patto di Varsavia; altri stati hanno visto riconosciuta la loro indipendenza: la Lituania, l'Estonia, la Lettonia, l'Ucraina ecc. Molti di questi si sono uniti nella NATO e alcuni sono stati ammessi come membri dell'UE.

Fino all'allargamento dell'Unione Europea del 2004, l'Europa occidentale era fortemente associata all'UE, anche se vi venivano inclusi stati non-membri come Islanda, Norvegia e Svizzera.

Il termine Europa Centrale ha iniziato a riapparire. Ad esempio, la Germania è ora riunita e sarebbe pertanto sbagliato definirla nell'Europa Orientale o occidentale.

Sebbene il termine Europa occidentale sia stato un prodotto della Guerra Fredda, 15 anni dopo la fine rimane ancora molto utilizzato, specialmente dai media e nel linguaggio quotidiano nelle regioni occidentali dell'Europa, principalmente per ragioni di differenza economica e culturale o anche per sentimento di superiorità degli abitanti della parte ovest del continente.

È generalmente noto che il termine Vecchia Europa coniato da Donald Rumsfeld si riferisce alla Vecchia Europa occidentale. Egli intendeva chiaramente i paesi dell'Europa Orientale col termine Nuova Europa. C'è discussione sul fatto se includere o meno il Regno Unito nella Vecchia Europa.

La divisione est-ovest esiste ancora, anche in campi differenti: "le più recenti crisi internazionali hanno infatti dimostrato che l’Europa può ancora essere una zona di instabilità, nonostante gli sforzi profusi dalla fine della Guerra fredda per stabilizzare la regione attraverso la costruzione di una fitta rete di istituzioni multilaterali"[6].

Quello che di solito si intende parlando di Europa occidentale è l'insieme dei seguenti Paesi:

  1. ^ a b Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (CCRE).
  2. ^ a b (EN) www.bbc.co.uk, Emerging superpower rivalry and its consequences, 1945-49 - CCEA
  3. ^ (EN) Roberto Casseli, Economic Divergences: Western versus Eastern European Countries, in: www.thediplomaticaffairs.com, 25 agosto 2023.
  4. ^ pilloledistoriaefilosofia.com, [https://pilloledistoriaefilosofia.com/2022/04/05/1923/ La guerra fredda e la divisione dell’Europa in due], 5 aprile 2022.
  5. ^ (EN) Sito dell'ONU, Geographic Regions
  6. ^ Gabriele D'Ottavio, Thomas Saalfeld (a cura di), LA GERMANIA DELLA CANCELLIERA, Il Mulino, 2015, p. 87 (Isbn ed.dig.: 978-88-15-32035-3, DOI: 10.978.8815/320353).
  7. ^ [1] Archiviato il 29 ottobre 2007 in Internet Archive.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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