Farah Palmer
Farah Palmer | ||||||||||||||||
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Dati biografici | ||||||||||||||||
Paese | Nuova Zelanda | |||||||||||||||
Altezza | 164 cm | |||||||||||||||
Peso | 69 kg | |||||||||||||||
Rugby a 15 | ||||||||||||||||
Ruolo | Tallonatrice | |||||||||||||||
Ritirata | 2006 | |||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||
Attività provinciale | ||||||||||||||||
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Attività da giocatrice internazionale | ||||||||||||||||
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Palmarès internazionale | ||||||||||||||||
Vincitore | Coppa del Mondo 1998 | |||||||||||||||
Vincitore | Coppa del Mondo 2002 | |||||||||||||||
Vincitore | Coppa del Mondo 2006 | |||||||||||||||
1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito | ||||||||||||||||
Statistiche aggiornate all’8 settembre 2018 | ||||||||||||||||
Dame Farah Rangikoepa Palmer (Te Kuiti, 27 novembre 1972) è un'ex rugbista a 15 e dirigente sportiva neozelandese, che in dieci anni di carriera internazionale vanta la vittoria da capitano in tre edizioni (assolute e consecutive) della Coppa del Mondo dal 1998 al 2006.
Per i suoi meriti sportivi ha ricevuto onorificenze e l'ammissione nella World Rugby Hall of Fame nel 2014.
Da dopo il ritiro, avvenuto nel 2006, Palmer si dedica a tempo pieno alla docenza accademica in direzione aziendale presso la Massey University di Palmerston North[1].
Il campionato nazionale provinciale neozelandese di rugby è intitolato al suo nome in riconoscimento del ruolo ricoperto da Palmer nello sviluppo della disciplina a livello nazionale.
È anche membro del comitato direttivo sia della New Zealand Rugby Union (della quale dal 2021 è vicepresidente[2]) che di Sport New Zealand, organismo statale di promozione dello sport nel Paese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Māori di discendenza europea per parte di padre e Mahuta e Waiora per quella di madre[3], Palmer è nata nel 1972 a Te Kuiti, capoluogo del distretto di Waitomo (Waikato), e crebbe nella poco distante comunità agricola di Piopio[4] in un ambiente fortemente influenzato dal rugby: suo padre giocò contro Colin Meads a livello di club e al suo fianco a quello provinciale[4]. Tuttavia, prima di dedicarsi a tale disciplina, praticò altri sport tra cui, a livello agonistico, il netball[4]. Passata all’università di Otago a Dunedin entrò nella squadra di rugby dell’ateneo e successivamente nei ranghi femminili della provincia relativa[4].
Originariamente pilone, si trasformò nel 1995 in tallonatrice[4], ruolo nel quale esordì in nazionale il 31 agosto 1996 a Sydney contro l’Australia.
Già dal 1997 le fu affidato il ruolo di capitano delle Black Ferns e dopo la laurea in scienze motorie all’Università di Otago si trasferì ad Hamilton all’Università di Waikato[4]. Nel 1998 guidò la Nuova Zelanda alla conquista della sua prima Coppa del Mondo nei Paesi Bassi, marcando anche una meta nella finale di torneo contro gli Stati Uniti. Tornata a Dunedin conseguì una laurea in sociologia dello sport[3] nel 2000 e l’anno seguente assunse l’incarico a Palmerston North, nella provincia di Manawatu, di docente universitario in coaching e gestione sportiva alla Massey University[3].
Nel 2002 in Spagna fu capitano alla sua seconda Coppa del Mondo, che la vide di nuovo vincitrice[5]; in omaggio a Barcellona, sede della finale vinta, Palmer diede tale nome a un gatto randagio trovato nel campus universitario e da lei adottato[3].
Ancora nel 2006 fu alla guida della squadra che vinse la sua terza Coppa del Mondo, a Londra, di nuovo contro l’Inghilterra[6]: alla fine del torneo annunciò il suo ritiro dall’attività agonistica dopo 35 incontri internazionali (con 34 vittorie)[7], di cui 30 da capitano[4].
Attività post-agonistica
[modifica | modifica wikitesto]Divenuta accademica a tempo pieno, si è dedicata allo studio delle differenze di etnìa e genere nella direzione sportiva, con varie pubblicazioni sul tema[1]; nel frattempo è passata alla cattedra di direzione aziendale[1] presso la stessa Massey University.
Nel 2014 World Rugby la ammise nella propria Hall of Fame[8] e, nel 2016, la federazione rugbistica neozelandese intitolò a suo nome il campionato nazionale provinciale femminile[9], che fu quindi ribattezzato Farah Palmer Cup. Alla fine di quello stesso anno fu eletta nel comitato direttivo della federazione rugbistica neozelandese[10], prima donna a ricoprire una carica in tale organismo[10][11] e, da giugno 2018, ricopre analogo ruolo in Sport New Zealand, agenzia governativa di promozione dello sport in Nuova Zelanda[12].
Tra gli altri incarichi ricoperti figurano quelli di responsabile per la formazione presso la federazione provinciale di Manawatu, consulente di ricerca presso la federazione nazionale e membro del comitato consultivo per il rugby femminile di World Rugby[1].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 30 dicembre 2006[13]
— 31 dicembre 2022[14]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Dr Farah Palmer PhD, BPhEd (Hons), ONZM, Senior Lecturer, School of Management, su massey.ac.nz, Massey University. URL consultato il 9 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2018).
- ^ (EN) Our Board, su nzrugby.co.nz, New Zealand Rugby. URL consultato il 16 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2022).
- ^ a b c d (EN) Dr Farah Palmer (Senior Lecturer), su sport-management-and-coaching.massey.ac.nz, Massey University. URL consultato il 9 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2009).
- ^ a b c d e f g (EN) Clive Akers, F. R. Palmer, su rugbymuseum.co.nz, New Zealand Rugby Museum. URL consultato l'8 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2012).
- ^ (EN) Black Ferns too strong for England, 25 maggio 2002. URL consultato il 12 febbraio 2018.
- ^ (EN) England Women 17-25 New Zealand, in BBC, 18 settembre 2006. URL consultato il 7 settembre 2018.
- ^ (EN) Tribute for Black Ferns captain Palmer, in The New Zealand Herald, 22 settembre 2006. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ (EN) 2014 Inductee: Farah Palmer, su worldrugby.org, World Rugby, 17 novembre 2014. URL consultato il 9 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
- ^ (EN) Women’s provincial rugby competition renamed the Farah Palmer Cup, in Stuff, Fairfax Media, Ltd, 25 maggio 2016. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ a b (EN) Dr Farah Palmer Elected to Board of New Zealand Rugby, New Zealand Rugby, 15 dicembre 2016. URL consultato il 9 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2017).
- ^ (EN) Farah Palmer first woman appointed to board of New Zealand Rugby, in Stuff, Fairfax Media, Ltd, 15 dicembre 2016. URL consultato il 9 settembre 2018.
- ^ (EN) Pānui Pāpāho, New Sport NZ Chair, board members appointed, in Scoop!, 26 giugno 2018. URL consultato il 9 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2018).
- ^ (EN) New Year Honours List 2007, su dpmc.govt.nz, 30 dicembre 2006. URL consultato il 1º gennaio 2024.
- ^ (EN) PALMER, Professor Farah Rangikoepa, ONZM, su dpmc.govt.nz, 31 dicembre 2022. URL consultato il 1º gennaio 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa del Mondo di rugby femminile 1998
- Coppa del Mondo di rugby femminile 2002
- Coppa del Mondo di rugby femminile 2006
- Farah Palmer Cup
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Farah Palmer
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Statistiche di Farah Palmer, su allblacks.com, NZR.
- (EN) Scheda di Farah Palmer nella Hall of Fame di World Rugby, su worldrugby.org, World Rugby.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 29275730 · LCCN (EN) no2005121144 |
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