Figlie del Santissimo Redentore e della Beata Vergine Addolorata
Le Figlie del Santissimo Redentore e della Beata Vergine Addolorata sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione fu fondata il 5 aprile 1816 a Potenza Picena da Faustina Barchiesi Cecicotti con l'aiuto del parroco Luigi Pasquali; i suoi primi statuti furono approvati dal cardinale Gabriele Ferretti, arcivescovo di Fermo, nel 1839.[2]
La comunità mantenne a lungo la natura di ente privato sotto la guida dell'arcivescovo di Fermo e questo le consentì di non essere colpita dalle leggi eversive del neonato Stato italiano; l'istituto fu approvato il 2 febbraio 1924 dall'arcivescovo Carlo Castelli e acquistò personalità giuridica civile con decreto del Presidente della Repubblica del 7 maggio 1954.[2]
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Le suore si dedicano all'evangelizzazione e all'educazione della gioventù.[2]
Oltre che in Italia, dal 1972 sono presenti in Brasile;[2] la sede generalizia è a Potenza Picena.[1]
Alla fine del 2015 l'istituto contava 39 religiose in 5 case.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.