Giro d'Eritrea

Giro d'Eritrea
Altri nomiTour Eritrea
Sport
TipoGara individuale
CategoriaUomini Elite, Classe 2.2
FederazioneUnione Ciclistica Internazionale
PaeseEritrea (bandiera) Eritrea
OrganizzatoreEritrean National Cycling Federation
CadenzaAnnuale
Aperturaaprile (nel 2016)
PartecipantiVariabile
FormulaCorsa a tappe
Storia
Fondazione1946
Numero edizioni16 (al 2017)
DetentoreEritrea (bandiera) Zemenfes Solomon
Record vittorieEritrea (bandiera) Habte Weldesimon (3)

Il Giro d'Eritrea[1] è una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada che si svolge annualmente in Eritrea. Disputato nel 1946, dal 2001 al 2013 e dal 2017, fa parte del calendario dell'UCI Africa Tour, come gara di classe 2.2.

La corsa è nata grazie alla comunità italo-eritrea che nel 1946 denominò la corsa Primo Giro dell'Eritrea. La prima edizione ebbe 34 partecipanti e cinque tappe, con un difficile Premio della Montagna, sulle rampe per Nefasit, e fu vinto da Nunzio Barrilà, dell'A.C. Piemonte, uno scalatore [2] [3].

Nel 1947 la corsa non fu riproposta a causa di un crescente conflitto nell'area eritrea occupata dal Regno Unito. Fu però disputata una edizione ridotta, il Giro delle 3 valli, vinto da Esmiles Zoli.

Negli anni seguenti, a causa delle crescenti tensioni politiche sul destino della ex colonia italiana, le competizioni ciclistiche vennero disputate in grandi classiche a cui cominciarono a partecipare ciclisti eritrei. Le principali furono: il giro della Piana di A'la. Partenza da Asmara, giù a Nefasit poi Mai Habar, Decamerè e Asmara; la Asmara – Decamerè – Afelbà; la Asmara – Sciketi – Asmara; la Asmara – Adi Tekelesan – Asmara.

Nel 2001, dopo un intervallo di più di 50 anni, la corsa fu nuovamente organizzata in occasione dell'anniversario dell'Indipendenza dell'Eritrea. Fu vinta da Habte Weldesimon.

La corsa prevede di solito 5 tappe. La gara spesso inizia dalle spiagge di Massaua, prosegue per la tortuosa autostrada di montagna con le sue valli scoscese fino alla capitale Asmara. Da lì, prosegue verso sud verso le pianure occidentali della Regione di Gasc-Barca, per poi tornare ad Asmara da sud.

Aggiornato all'edizione 2017.[4][5]

Anno Vincitore Secondo Terzo
1946 Italia (bandiera) Nunzio Barrilà Italia (bandiera) Domenico Oggero Italia (bandiera) Giovanni Bizzotto
1947-2001 non disputato
2001 Eritrea (bandiera) Habte Weldesimon
2002 Eritrea (bandiera) Michael Tekle
2003 Eritrea (bandiera) Habte Weldesimon Eritrea (bandiera) Ephrem Tewelde Eritrea (bandiera) Merhawi Yemane
2004 Eritrea (bandiera) Habte Weldesimon
2005 Eritrea (bandiera) Michael Tykue Eritrea (bandiera) Michael Misghena Eritrea (bandiera) Muse Tekleab
2006 Eritrea (bandiera) Michael Misghena Eritrea (bandiera) Efrem Abrham Eritrea (bandiera) Mogos Dawit
2007 Eritrea (bandiera) Merhawi Gebrehiwet Eritrea (bandiera) Dawit Haile Eritrea (bandiera) Michael Tykue
2008 Eritrea (bandiera) Merhawi Gebrehiwet Eritrea (bandiera) Dawit Haile Eritrea (bandiera) Ferekalsi Debesay
2009 Eritrea (bandiera) Bereket Abebe Eritrea (bandiera) Daniel Teklehaimanot Eritrea (bandiera) Khsay Melake
2010 Eritrea (bandiera) Natnael Berhane Eritrea (bandiera) Michael Tykue Eritrea (bandiera) Mehreteab Tedros
2011 Eritrea (bandiera) Meran Russan Eritrea (bandiera) Tesfay Abrhaha Eritrea (bandiera) Jani Twelde Weldegaber
2012 Sudafrica (bandiera) Jacques Janse van Rensburg Eritrea (bandiera) Freqalsi Abrha Algeria (bandiera) Ezzeddine Agab
2013 Eritrea (bandiera) Mekseb Debesay Eritrea (bandiera) Merhawi Kudus Eritrea (bandiera) Meron Amanuel
2014-2015 non disputato
2016 Eritrea (bandiera) Merhawi Goitom Eritrea (bandiera) Tesfay Mihreteab Eritrea (bandiera) Adhanom Zemekael
2017 Eritrea (bandiera) Zemenfes Solomon Ruanda (bandiera) Jean Claude Uwizeye Eritrea (bandiera) Amanuel Tsegay
  1. ^ Giro d'Eritrea
  2. ^ Copia archiviata (PDF), su videoboomboom.com. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2018).
  3. ^ [1]
  4. ^ Tour of Eritrea, su cyclingarchives.com. URL consultato il 7 febbraio 2014.
  5. ^ Tour de l'Érythrée (Ery) - Cat. 2.2, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 3 giugno 2012.
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