Gneo Servilio Cepione (console 169 a.C.)
Gneo Servilio Cepione | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Cneus Servilius Caepio |
Figli | Gneo Servilio Cepione Quinto Servilio Cepione |
Gens | Servilia |
Padre | Gneo Servilio Cepione |
Edilità | 179 a.C. |
Pretura | 175 a.C. |
Consolato | 169 a.C. |
Gneo Servilio Cepione [1] (in latino Cneus Servilius Caepio; fl. II secolo a.C.) è stato un politico e generale romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del console omonimo, fu edile curule nel 179 a.C., quando celebrò i giochi più volte, perché si erano manifestati numerosi avvenimenti straordinari. Nel 175 a.C. fu pretore e gli fu affidata la provincia della Spagna Ulteriore.
Dopo il suo ritorno in Italia, fu uno degli ambasciatori inviati in Macedonia per denunciare l'alleanza con Perseo.
Nel 169 a.C. fu eletto console con Quinto Marcio Filippo; a questi fu affidata la Macedonia, mentre Cepione rimase a presidiare l'Italia [2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol.1 p.533 n.3 Archiviato il 22 ottobre 2012 in Internet Archive.
- ^ Tito Livio, Ab urbe condita, XL 59, XLI 26, XLII 25, XLIII 13, 14, 17.