Grammatica francese

La grammatica francese presenta numerose analogie con la grammatica italiana, nonché con la lingua spagnola e la lingua portoghese: con tutte, divide la comune appartenenza alla famiglia delle lingue romanze, anche dette lingue neo-latine, a loro volta appartenenti al più ampio gruppo linguistico romanzo, lo stesso posto occupato dalla lingua inglese, all'interno della famiglia linguistica germanica.

Considerazioni generali sulla grammatica e parentela linguistica; rapporti con l'inglese

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Il francese e l'inglese si sono incontrati nel cosiddetto anglo-normanno, termine con cui si indica una fase linguistica di passaggio durata una cinquantina d'anni che si colloca cronologicamente tra la fase anglosassone della lingua inglese (inglese antico/Old English) e la cosiddetta fase dell'inglese medio (Middle English, termine con cui si indica invece la lingua scritta e presumibilmente parlata dallo scrittore inglese Geoffrey Chaucer nei suoi scritti, il più famoso e rappresentativo dei quali è senza dubbio I racconti di Canterbury). Durante questo periodo, relativamente breve dal punto di vista cronologico, ma sufficientemente lungo da un punto di vista linguistico, affinché avvengano delle mutazioni di una certa consistenza all'interno del sistema grammaticale di una lingua, l'inglese e il francese dell'epoca si sono influenzati a vicenda.

Dall'incontro-scontro che ha avuto luogo nel corso dell'invasione normanna dell'Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore nel 1066 e la conseguente introduzione della lingua francese degli invasori, prestigiosa perché portatrice di un'eredità secolare di grammatica e letteratura latina, l'inglese antico esce indubbiamente svantaggiato. Quest'ultimo, che aveva appena iniziato a fiorire dal punto di vista culturale, grazie al sovrano locale illuminato Alfredo il Grande, viene stroncato sul nascere, schiacciato dal francese, e di fatto eliminato dalle situazioni ufficiali, restando soltanto sulla bocca del popolino illetterato e incolto.

Terminata l'invasione, quando l'inglese riaffiora, non si può già più parlare di anglosassone (in effetti già scomparso in precedenza, vista la terminologia di anglo-normanno), e l'inglese medio che ne risulta è una lingua completamente diversa, che ha acquisito oltre il 70% di elementi romanzi e latini (comprese alcune parti del discorso, più strettamente appartenenti alla grammatica propriamente detta, che solitamente si conservano, anche di fronte alle invasioni più brute), perdendo quasi del tutto il suo lessico originario, il quale però è stato e viene studiato e/o ricostruito dagli studiosi di filologia germanica.

Ma anche il francese risulta piuttosto modificato dal contatto col popolo conquistato, tanto da mutare anch'esso al livello di alcune strutture grammaticali, quali, prime su tutte, l'inversione del soggetto e del verbo nelle domande, e il passaggio da lingua pro-drop a lingua non pro-drop, ossia la necessità di esprimere il soggetto davanti al verbo causata dell'indebolimento delle terminazioni verbali preposte alla disambiguazione delle persone.

Per dirla con un'equazione matematica, il francese sta alle lingue romanze come l'inglese sta alle lingue germaniche, o anche, il francese sta alle lingue germaniche come l'inglese sta alle lingue romanze, dato lo statuto di entrambe quasi di lingue-ponte tra un gruppo linguistico e l'altro, con il francese che rimane una lingua di base romanza, ma acquisisce importanti strutture grammaticali germaniche e, viceversa, l'inglese che resta fondamentalmente una lingua germanica (pur snaturandosi molto di più dell'altra), acquistando tuttavia fondamentali strutture grammaticali neolatine (nonché la stragrande maggioranza del lessico, talvolta senza perdere il corrispondente locale, il che porta alla creazione di un gran numero di doppioni, del tipo freedom/liberty ("libertà", di cui la prima è di origine germanica e la seconda di origine romanza), con una spiccata tendenza a utilizzare l'elemento locale in un registro più umile e colloquiale, riservando il termine forestiero per usi formali ed ufficiali.

Il francese ha la sua culla in Europa, ma è una lingua molto diffusa nel mondo e ha molti più parlanti L2 che nativi. Per la precisione, a causa del colonialismo, è approdata in Canada e in numerosi paesi dell'Africa Centrale. In questi ultimi paesi, il francese è una delle lingue ufficiali. Il francese è presente pure in delle isole dei Caraibi e in Oceania. Il francese, dal punto di vista geografico, è molto più di una lingua europea, essendo molto diffusa in tre continenti (Europa, America, Africa) e avendo una certa diffusione in altri due (Oceania, Asia). Una piccola presenza del francese in paesi come il Vietnam deriva sempre dal colonialismo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua francese.

L'alfabeto francese contiene 26 lettere ed è quasi uguale a quello italiano; le lettere assenti nell'alfabeto italiano sono la ç (c con cediglia) e œ. "Compitare" in francese si dice épeler /epə'le/. Le lettere dell'alfabeto francese sono di genere maschile.

Ecco l'alfabeto francese con il nome delle lettere secondo i simboli dell'Alfabeto fonetico internazionale:

A [a]

B [be]

C [se]

D [de]

E [ə]

F [εf]

G [ʒe]

H [aʃ]

I [i]

J [ʒi]

K [ka]

L [εl]

M [εm]

N [εn]

O [o]

P [pe]

Q [ky]

R [εʁ]

S [εs]

T [te]

U [y]

V [ve]

W [dublə've]

X [iks]

Y [i'gʁεk]

Z [zεd].

Le lettere b, d, g, p, s, t, x e z in finale di parola, tranne eccezioni, non si pronunciano mai.

In complesso ai 26 segni grafici corrispondono 37 suoni (in italiano sono 30): 16 vocali (7 in italiano), 3 semivocali per formare i dittonghi (2 in italiano) e 18 consonanti (23 in italiano).

Una menzione particolare merita invece la lettera h. Di fatto non trascrive nessun suono e ha un valore puramente etimologico. Tuttavia, se iniziale di parola, è importante distinguere fra h muta e h aspirata. L'h muta non presenta problemi, ed è trattata come in italiano. L'h aspirata, invece, pur non avendo suono, si comporta come una consonante vera e propria, impedendo quindi sia l'elisione che la liaison. Non esiste un criterio valido per riconoscere l'h aspirata, e l'unico sistema per essere certi della natura di un'h iniziale resta sempre consultare il vocabolario. Alcuni esempi:

  • les haricots (i fagioli) /leaʁi'ko/
  • le héros (l'eroe) /ləe'ʁo/, ma l'héroïne (l'eroina) /leʁɔ'in/
  • la halle (mercato coperto) /la'al/
  • la haine (l'odio) /la'ɛn/, haïr (odiare) /a'iʁ/
  • la hache (l'ascia) /la'aʃ/
  • le hérisson (il riccio) /ləeʁi'sɔ̃/
  • haut (alto) /o/, la hauteur (l'altezza) /lao'tœʁ/
  • le hasard (il caso, il fato) /ləa'zaʁ/
  • hors (fuori) /ɔʁ/
  • la harpe (l'arpa) /la'aʁp/
  • le hoquet (il singhiozzo) /ləɔ'kɛ/
  • la haie (la siepe) /la'ɛ/

Figure del discorso

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In francese, come in italiano, esistono le stesse 9 figure del discorso: sostantivo, articolo, aggettivo, pronome, verbo, avverbio, preposizione, congiunzione e interiezione.

Articoli determinativi

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L'articolo determinativo francese (article défini) determina genere e numero del nome a cui si riferisce. Quest'ultimo è posto dopo il suo articolo.
Al singolare l'articolo determinativo maschile è: le /lə/, il femminile è la /la/.
L'articolo determinativo plurale è identico al maschile e al femminile: les /le/.[1]

Diversamente dall'italiano, solamente le due preposizioni à e de possono fondersi con alcune forme dell'articolo determinativo creando un'unica parola; tutte le altre si mantengono separate: dans le, pour la, vers le, avec les etc.

Articoli indeterminativi

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L'articolo indeterminativo (article indéfini) si usa davanti a un nome che indica una cosa o una persona non determinata. Al singolare l'articolo indeterminativo maschile è un /œ̃/, il femminile une /yn(ə)/. L'articolo indeterminativo plurale è identico per il maschile e per il femminile: des /de/.

Articoli partitivi

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L'articolo partitivo indica parte di una quantità ed è obbligatorio in francese:

  • du (m) = J'achète du pain (m/s)
  • de la (f) = Tu manges de la viande (f/s)
  • de l' (m-f) si usa davanti a parole maschili e femminili che iniziano per vocale o h muta = Tu bois de l' eau (m-f/s)
  • des (m-f/p) = Tu manges des fruits

Il partitivo ha invece la forma de:

  • dopo gli avverbi di quantità: beaucoup (molto), peu (poco), trop (troppo) ecc.
  • nelle frasi negative assolute. Ad esempio:
    • Tu ne manges pas d'épinards
    • Je n'achète pas de fruits
      • ma: Je n'achète pas des fruits exotiques. Il partitivo è articolato perché la negazione è parziale, cioè riguarda solo una parte (la frutta esotica) del negato (la frutta)
    • Encore un peu de vin (ancora un po' di vino).

La regola più rigida vuole che si impieghi de anche quando il nome è preceduto da un aggettivo.
Ad esempio: J'ai de beaux enfants / Manger de bonne viande. L'uso familiare, tuttavia, non tiene conto di questa regola (che è invece osservata nel linguaggio più sostenuto). Da notare la frase Apportez-nous du meilleur vin (Portaci il vino migliore, vino che è migliore)[2].

L'articolo partitivo non è da usare nei casi seguenti:

  • se il nome è preceduto dalla preposizione avec (con) introducente un complemento di modo o maniera ("Il travaille avec enthousiasme", ma: "Il mange du pain avec de la confiture" in quanto c'è un complemento di unione);
  • se nella frase negativa ci sono le congiunzioni correlative ni... ni (né...né). Ad esempio: "Il n'a ni frères, ni sœurs";
  • se il nome è accompagnato da sans (esempio: "sans ma tante");
  • dopo certe locuzioni: avoir faim, avoir soif, avoir raison, avoir sommeil[3], avoir honte, perdre patience, prendre congé, chercher fortune, demander compte, demander justice, faire confiance (= dare fiducia), demander pardon, faire envie, faire fortune, faire pénitence, faire plaisir, perdre courage, perdre patience, plier bagage (= far fagotto), porter malheur, porter bonheur, prendre courage, rendre grâce, tirer profit, tirer vengeance ecc.[4]

Genere e numero

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In generale, il femminile di sostantivi, aggettivi qualificativi e participi passati si forma aggiungendo una e.

Tuttavia è possibile formare il femminile in vari altri modi:

  • I maschili terminanti in -e rimangono invariati. Ci sono però sostantivi nei quali la e finale viene sostituita dal suffisso -esse. Ad esempio: prince (principe) princesse (principessa); suisse (svizzero) suissesse svizzera).
  • I maschili terminanti in -i, -u, anche se aggiungono una e al femminile scritto restano invariati alla pronuncia. Ad esempio: bordé, bordée, joli, jolie, ardu, ardue.
  • I maschili terminanti in -f trasformano la -f in -ve. Ad esempio: veuf (vedovo) veuve (vedova), sportif (sportivo) sportive (sportiva), neuf (nuovo) neuve (nuova).
  • I maschili terminanti in -x trasformano la -x in -se oppure -sse. Ad esempio: époux (sposo) épouse (sposa), roux (rosso di capelli, maschile) rousse (rossa di capelli, femminile).
  • I maschili terminanti in -er trasformano -er in ère. Ad esempio: infirmier (infermiere) infirmière (infermiera), ouvrier (operaio) ouvrière (operaia), boulanger (panettiere) boulangère (panettiera).

Altre irregolarità sono quando alcuni maschili terminano in -as e più raramente in -os che raddoppiano la s. Ad esempio: bas, basse o gros, grosse.
Anche alcuni aggettivi terminanti in -et raddoppiano la t. Ad esempio: coquet, coquette (civetta).
E quelli in -ien o -on possono raddoppiare la n (italien, italienne; mignon, mignonne), e in -el diventare -elle (actuel, actuelle, tel, telle).
Quelli che terminano in -eur possono aggiungere la e (supérieur, supérieure), oppure trasformare eur in rice (amateur, amatrice) o in euse (menteur, menteuse)[5].
Alcuni aggettivi terminanti in -c diventano al femminile -que (public, publique). Un'eccezione è grec, che, per mantenere la pronuncia aperta della e, al femminile si scrive grecque.

Le parti variabili del discorso (articolo, nome, aggettivo, verbo) sono caratterizzate oltre che dal genere anche dal numero. In generale, in francese, il plurale dei nomi e degli aggettivi si forma aggiungendo una -s al singolare. Dal punto di vista fonetico, non sempre la pronuncia cambia; talvolta il plurale è percepibile grazie alla liaison.

I nomi e gli aggettivi che al singolare terminano in -s, -x o -z rimangono invariati al plurale.
I nomi e gli aggettivi che al singolare terminano in -al (e qualcuno anche in -ail) formano il plurale in -aux. Ad esempio: journal (giornale), journaux (giornali); travail (lavoro), travaux (lavori)[6].
I nomi e gli aggettivi che terminano in -au, -eu, -eau (o -ou), prendono una -x al plurale. Ad esempio: feu (fuoco), feux (fuochi)[7].
Più rari sono altri plurali irregolari, come per esempio œil (occhio) - yeux (occhi), ciel (cielo) - cieux; ail (aglio) - aulx /o/ (agli; la forma regolare ails, di nuova formazione, è comunque più comune) e altri.

Esistono aggettivi aventi due forme al maschile singolare: beau / bel, nouveau / nouvel, fou / fol, mou / mol, vieux / vieil. Si usa la forma in -l solo davanti a parole che cominciano per vocale o h muta (ad esempio: nouveau livre; nouvel an). L'aggettivo demi (mezzo) è invariabile quando precede il nome che qualifica (es.: une demi-heure = una mezzora. "Tre ore e mezzo" = trois heures et demie). L'aggettivo leur non prende la "e" del femminile.

I sostantivi terminanti in -eur sono in genere femminili, tranne le bonheur (la fortuna), le malheur (la sfortuna), le coeur (il cuore)[8], le moteur (il motore). Abbiamo quindi: la chaleur, la faveur, la fleur, la splendeur, la liqueur, la saveur, la rigueur, la douleur, la terreur, l' erreur (l'erreur), la ferveur, etc.

Alcuni sostantivi non hanno il genere femminile: professeur, ingénieur, médecin, architect, advocat, écrivain, etc. Per rendere il genere femminile si fa precedere il nome dal sostantivo "femme" (une femme médecin, ingénieur).

Vari sostantivi italiani maschili sono femminili in francese o viceversa. Ad esempio abbiamo: l' air (l'"aria" è maschile in francese), le printemps (la primavera), l'été (l'estate), le mensonge (la menzogna), le dimanche (la domenica), la Noël (il Natale; sottinteso: fête de)[9], le fauteuil (la poltrona), le sort (la sorte), l' art (arte; maschile), le calme (la calma), le couple (la coppia), le front (la fronte), l' écho(l'eco; maschile), le guide (la guida), le métro (la metropolitana), le sable (la sabbia), le soir (la sera), le tigre (la tigre); le syndrome (la sindrome), un ongle (un'unghia), le salut (la salvezza). Sono femminili in francese, maschili in italiano: adresse (indirizzo), affaire (affare)[10], anecdote (annedoto), annonce (annuncio), approche (approccio), araignée (ragno), armoire (armadio), attaque (attacco), clarinette (clarinetto), cheminée (camino), dent (dente), destinée (destino), émeraude (smeraldo), glace (ghiaccio), horloge (orologio), huile(olio),intervention (intervento), la mer (il mare), méteo (il meteo), méthode (metodo), minute (minuto), montre (orologio da polso)[11], pensée (pensiero), panique (pànico), période (periodo), planète (pianeta), rencontre (incontro), tentative (tentativo), tomate (pomodoro), vidéo (video). I nomi degli stati europei sono femminili tranne le Luxembourg, le Danemark, le Portougal.

Preposizioni semplici

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Le preposizioni sono particelle invariabili usate per introdurre complementi indiretti. Esse forniscono informazioni sul valore, il ruolo e la funzione del termine davanti al quale si pongono.

Per esprimere circostanze e condizioni (dato che) si può usare anche comme = siccome o alors = nel momento in cui. Per spiegare una finalità, pour (per) oppure de façon à con l'infinito.

  • étant donné que = datosi che
  • mais = ma, però
  • puisque = dato che (verificabile da chi ascolta)

Esempi più semplici di preposizioni francesi sono:

  • à = a[12]
  • après = dopo
  • avant = prima
  • avec = con
  • chez = presso, da
  • contre = contro
  • dans = in[13][14]
  • de = di, da[15]
  • depuis = da (tempo)
  • derrière = dietro a
  • dès = fin da
  • devant = davanti
  • en = a, in[16]
  • entre = tra, fra (in espressioni duali, fra due termini)
  • jusque / jusqu'à / jusqu'à ce que = fino a
  • outre = oltre
  • par = per, attraverso, da[17]
  • parmi = fra, tra[18]
  • pendant = durante
  • pour = per
  • sans = senza
  • sous = sotto
  • sur = sopra, su
  • vers / envers = verso, nei riguardi di[19]
  • à moins que = a meno che
  • sauf / sauf si = salvo, a meno che
  • même si / quand même = persino se
  • malgré = malgrado, nonostante
  • voici = ecco qui!
  • voilà = ecco là, ecco!

Preposizioni articolate

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Quanto alle preposizioni articolate, unendo le due preposizioni à e de agli articoli determinativi si ottengono le preposizioni articolate (articles contractés):

  • du (de + le) = del;
  • de la = della;
  • des (de + les) = delle/dei/degli;
  • au (à + le) = al;
  • à la = alla;
  • aux (à + les) = ai/alle/agli;[20]

Gli aggettivi concordano in genere e numero con il sostantivo a cui si riferiscono. In genere l'aggettivo segue il nome. Se si vuole porre maggiore enfasi all'aggettivo lo si scrive prima del nome. Fanno eccezione gli aggettivi courants che in genere vengono prima del nome (petit, grand, gros, beau, vilain, bon, joli, mauvais e vieux). A volte la posizione dell'aggettivo cambia il senso all'espressione. Ad esempio un petit garçon (un bambino piccolo d'età) è diverso da un garçon petit (un bambino di piccola taglia), o un ancien appartement (da ristrutturare) da un appartement ancien (prezioso per la presenza di elementi antichi). Diversi aggettivi derivano dal participio passato del verbo. Ad esempio: connu (conosciuto) da connaître (conoscere), inhabitée (disabitata) da habiter (abitare).

Agli aggettivi si possono apporre alcune alterazioni comuni all'italiano:

  • maggiorativo: si appone très all'aggettivo
  • diminutivo: si appone un peu all'aggettivo
  • vezzeggiativo: si appone joli petit all'aggettivo
  • dispregiativo: si appone vilain all'aggettivo

Gli aggettivi interrogativi e esclamativi vengono invece usati per formulare domande circa l'identità, la qualità della cosa o della persona alla quale si riferiscono, e si usano nelle proposizioni interrogative dirette e indirette. Possono assumere un valore esclamativo quando indicano stupore, sorpresa, ammirazione o disapprovazione rispetto all'oggetto o alla persona di cui si parla.

  • maschile singolare = quel (che, quale)
  • femminile singolare = quelle (che, quale)
  • maschile plurale = quels (che, quali)
  • femminile plurale = quelles (che, quali)

Gradi dell'aggettivo

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  • Comparativo di maggioranza di qualità: soggetto + verbo + plus + aggettivo + que + nome
  • comparativo di uguaglianza di qualità: soggetto + verbo + aussi + aggettivo + que + nome[21]
  • comparativo di minoranza di qualità: soggetto + verbo + moins + aggettivo + que + nome
  • superlativo relativo: soggetto + verbo + articolo determinativo (le, la) + comparativo di maggioranza o di minoranza (plus, moins) + de + secondo termine di paragone o sottinteso.[22]
  • superlativo assoluto: soggetto + verbo + avverbio (très, fort, bien, tout à fait, infiniment) + aggettivo.
  • comparativo di maggioranza di quantità: soggetto + verbo + plus de + nome.....que (de)
  • comparativo di uguaglianza di quantità: soggetto + verbo + autant de + nome ....que (de)
  • comparativo di monoranza di quantità: soggetto + verbo + moins de + nome.......que (de).

Vi sono anche dei comparativi e superlativi irregolari: bon, buono (comparativo: meilleur; superlativo: le meilleur); petit, piccolo (comparativo: moindre; superlativo: le moindre. Comparativo: plus petit; superlativo: le plus petit); mauvais, cattivo (comparativo: pire; superlativo: le pire. Comparativo: plus mauvais; superlativo: le plus mauvais).[23]

Aggettivi e pronomi dimostrativi

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In francese, gli aggettivi dimostrativi qualificano i sostantivi e sono utilizzati per indicare la posizione relativa di un oggetto o di una persona rispetto al parlante. Gli aggettivi dimostrativi variano in base al genere (maschile, femminile) e al numero (singolare, plurale). Le forme principali sono:

Genere Singolare Plurale
Maschile ce (cette) ces
Femminile cette ces
Maschile + vocale/h muta cet* ces

* L'uso dell'aggettivo dimostrativo "cet" si applica specificamente ai sostantivi maschili singolari che iniziano con una vocale o una "h" muta: cet hôtel (questo hotel), cet élève (questo studente).

I pronomi dimostrativi sono i seguenti:

  • al singolare: celui-ci (questo); celui-là (quello); celle-ci (questa); celle-là (quella); ceci (ciò, questo, questa cosa); cela (ciò, quello, quella cosa). Nel linguaggio familiare cela = ça;
  • al plurale: ceux-ci (questi); ceux-là (quelli); celles-ci (queste); celles-là (quelle).[24]

È obbligatorio aggiungere -ci e -là ai pronomi dimostrativi (es. ce garçon-ci est formidable et celui-là aussi...). Tuttavia queste particelle vengono omesse quando il pronome dimostrativo è seguito dalla preposizione de e da un pronome relativo (es.: Les skis de Jean et ceux de Charles. Celui qui a fait du sport est un sportif).

  • I pronomi misti (dimostrativo + relativo) sono: celui qui (chi, colui che); celle qui (chi, colei che); ceux qui (coloro che); celles qui (quelle che); ce qui (ciò che). Il pronome relativo qui diventa que se è complemento oggetto.

Aggettivi e pronomi indefiniti

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  • Chaque [aggettivo]= ciascuno, ogni (nel senso di: ciascuno)
  • Chacun (- e) [pronome] = ciascuno, ognuno

Esempi. Chaque garçon avait son livre [Ogni ragazzo aveva il suo libro]. Chacune avait son livre [Ognuna aveva il suo libro].

  • Tout (-e; tous, toutes) [aggettivo e pronome] = tutto, ogni (nel senso di: tutti) tutta, tutti, tutte.[25][26][27]

Esempi. Toute lettre doit être affranchie [Ogni lettera deve essere affrancata].

  • Tout le monde [pronome] = tutti (= tutta la gente).

Esempio. Tout le monde fait ça [Tutti fan

no così].[28]

  • Aucun (- e) [pronome e aggettivo] = nessuno, alcuno
  • Personne [pronome] (nessuno).
  • Rien [pronome] (niente, nulla).

Con rien, aucun, personne (e nul, pas un, pas même un) occorre la seminegazione ne (il pas viene soppresso).

Esempi. Aucun de vous ne parlera [Nessuno di voi parlerà] (Aucun si riferisce a vous).

Personne ne parlera [Nessuno parlerà] (nessuno in senso generale).

Rien ne m'amuse [nulla mi diverte].

  • Pas un (-e) e pas même un (- e) [pronomi] = nemmeno uno, una

Esempi. Pas une de ces femmes ne parlait. [Nemmeno una di queste donne parlava]. Je n'en ai pas même un [non ne ho nemmeno uno].

  • On (= l'homme) [si] (impersonale). Il verbo utilizzato si usa con l'ausiliare avoir.

Esempi. On parle [si parla]. On a fait [si è fatto].

  • Quelque [aggettivo] = qualche[29]
  • Quelqu'un (-e) [pronome] = qualcuno, qualcuna
  • Quelques-uns (-es) [pronome] = alcuni, alcune
  • Plusieurs [aggettivo e pronome] = parecchi, parecchie.(Il plurale è invariabile).

Esempi. Il y a quelques voitures ici [Ci sono alcune automobili qui].

J'ai écouté plusieurs reportages [Ho ascoltato molti servizi].

Quelques-uns viendront [alcuni verranno].

  • N'importe quel (-le) [aggettivo] = qualunque (non seguito dal verbo al congiuntivo)
  • N'importe qui [pronome] = chiunque (non seguito dal verbo al congiuntivo)
  • N'importe quoi [pronome] = qualunque cosa (non seguito dal verbo al congiuntivo)

Esempi. N'importe quelle émission sera mieux que celle-ci [Qualunque trasmissione sarà migliore di quella].

N'importe qui pourrait faire ce travail [chiunque potrebbe fare questo lavoro].

La petite Renée écoute n'importe quoi [La piccola Renata ascolta qualunque cosa].

Seguiti dal verbo être al congiuntivo:

  • Quel (-le), quels, quelles que [aggettivo] = qualunque; plurale: "quali che".
  • Qui que [pronome] = chiunque
  • Quoi que [pronome] = qualunque cosa
  • Quiconque [pronome] = chiunque (lega due proposizioni).

Esempi. Quel que soit ton mérite...[quale che sia il tuo merito]

Qui que tu soit...[chiunque tu sia]

Quoi que ce soit...[qualunque cosa sia]

Je laisserai partir quiconque le voudra [lascerò partire chiunque lo vorrà][30]

Pronomi personali soggetto

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I pronomi personali sostituiscono un gruppo nominale. In francese si distinguono diverse forme di pronomi personali: soggetto atoni, tonici, riflessivi, complemento oggetto diretto, complemento indiretto, complemento di termine, particelle pronominali.

Je e nous per chi parla, tu e vous per colui a cui si parla, il, elle, ils, elles per coloro di cui si parla.

Ils può rappresentare un pronome impersonale:

À la radio, ils ont dit qu'il va faire froid.
Alla radio hanno detto che farà freddo.

Spesso al posto di nous si usa on (dal latino homo, 'uomo', analogamente al tedesco man).

Qu'est-ce qu'on fait ? Qu'est-ce que nous faisons ?
Che si fa? Che facciamo?

oppure

En Allemagne, on parle allemand.
In Germania si parla tedesco.

I pronomi possono essere rinforzati per una sorta di raddoppiamento: moi je, toi tu, lui il, elle elle, nous nous (nous on), vous vous, eux ils, elles elles.

Nell'indirizzarsi a qualcuno con cui non vi è confidenza, invece della terza persona singolare come in italiano, si usa la seconda persona plurale. Esistono i verbi vouvoyer e tutoyer rispettivamente per darsi del voi e darsi del tu.

Aggettivi e pronomi possessivi

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I pronomi e aggettivi possessivi indicano un vincolo di appartenenza e concordano in genere e numero col nome cui si riferiscono. Non sono mai preceduti, come invece accade in italiano, da un articolo: mon livre = il mio libro; nel caso dell'articolo indeterminativo (un mio libro) non si utilizza l'aggettivo ma si fa seguire il sostantivo, preceduto dall'articolo indeterminativo, dall'espressione à + pronome personale: un livre à moi = un mio libro. A volte l'espressione à + pronome personale può anche seguire il gruppo aggettivo possessivo + sostantivo per indicare un'enfatizzazione: mon livre à moi = il mio (proprio) libro. È importante ricordare che in francese mai possono esserci due determinativi insieme. Ad esempio "questo mio libro" si traduce ce livre o mon livre; "questi loro amici" si traduce ces amis o leurs amis.

Persona singolare plurale
maschile femminile maschile/femminile
1º sing.
2º sing.
3º sing.
1º plur.
2º plur.
3º plur.
je
tu
il/elle
nous
vous
ils/elles
mon
ton
son
notre
votre
leur
ma
ta
sa
notre
votre
leur
mes
tes
ses
nos
vos
leurs

Davanti a sostantivi femminili che iniziano per vocale o h muta si utilizza l'aggettivo maschile per poter fare la liaison: son amie /sɔ̃.na.'mi/.

I pronomi possessivi (in francese: le pronom possessif) sostituiscono un nome. Di regola il nome è stato menzionato precedentemente e viene sostituito adesso dal pronome che concorda in genere e numero con il nome sostituito.

I pronomi possessivi si declinano al maschile/femminile e singolare/plurale secondo chi possiede e cosa, esattamente come in italiano.

Esempio:
Ce n’est pas mon chapeau, c’est le sien.
Persona singolare plurale
maschile femminile maschile femminile
1º sing.
2º sing.
3º sing.
1º plur.
2º plur.
3º plur.
je
tu
il/elle
nous
vous
ils/elles
le mien
le tien
le sien
le nôtre
le vôtre
le leur
la mienne
la tienne
la sienne
la nôtre
la vôtre
la leur
les miens
les tiens
les siens
les nôtres
les vôtres
les leurs
les miennes
les tiennes
les siennes
les nôtres
les vôtres
les leurs

In francese si dice: ma voiture et la sienne sont vieilles (= la mia e la sua macchina sono vecchie), oppure: "ma maison et la tienne sont proches" (= la mia casa e la tua sono vicine). Quindi il secondo aggettivo possessivo si rende in francese con il pronome possessivo corrispondente il quale ha sempre l'articolo, mentre è da sottolineare che gli aggettivi posessivi in francese non hanno mai l'articolo.

Esiste in francese una costruzione simile a quella latina del dativo (= complemento di termine) di possesso. Ad esempio: " À qui est cette voiture? Cette voiture est à moi (= Di chi è questa macchina? Questa macchina è mia). Questa costruzione indica possesso e si usa con nomi propri (es.: cette valise est à Marie) o comuni di persona (cette montre est à mon oncle) o con pronomi personali (à toi, à lui, à elle, à nous, à vous, à eux, à elles).

Pronomi riflessivi

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I pronomi riflessivi sono:

me, te, se, nous, vous. Essi accompagnano i verbi riflessivi e si riferiscono sempre al soggetto.

In francese esistono inoltre i pronomi riflessivi tonici moi, toi, lui/elle, nous, vous, eux/elles e l’uso particolare di soi. Si impiegano in modo diverso rispetto ai pronomi riflessivi soggetto. Più precisamente si usano:

  • quando il verbo è sottinteso e davanti ad un infinito (es.: "tu es le premier, lui le second, eux les derniers". Oppure: " Moi, trahir mon ami? Jamais!");
  • si usano come rafforzativo o per marcare un contrasto (es. " toi, tu ne peux pas comprendre". oppure: " moi aussi je sortirai plus tard");
  • si usano quando il pronome soggetto è separato dal verbo (es.: "Nicolette et moi nous irons faire une excursion);
  • il pronome soi si usa solo in riferimento ad un soggetto indeterminato come on, personne, quelqu'un, chacun, n'importe qui (es.: chacun a pensé à soi. Ma si dice: "il ne pense qu'à lui ", in quanto qui il soggetto è determinato).

Va ricordata poi una regola importante quando s'incontrano due pronomi, uno complemento di termine ed uno complemento oggetto. In francese, a differenza dell'italiano, il complemento oggetto precede quello di termine (es.: je le lui dirai = glielo dirò).

Particelle pronominali en e y

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Infine, le particelle pronominali en e y sono invariabili. Ad esempio:

  • egli me ne ha parlato Il m'en a parlé
  • non ci ho pensato Je n'y ai pas pensé

Come si può notare en e y rivestono la funzione di complemento indiretto e di pronomi avverbiali di luogo. Attenzione a non confondere ci = noi/a noi (pronome personale) e ci = lì/là (avverbio di luogo). Il francese contrariamente all'italiano possiede due forme diverse: nous per il primo caso (pronome personale) e y per il secondo caso (avverbio di luogo). Ad esempio:

  • voi ci (= noi) avete accompagnati Vous nous avez accompagnés
  • sei stato a Parigi? Sì, ci (= là) sono andato l'estate scorsa Tu as été à Paris ? Oui, j'y suis allé l'été dernier. (da notare che estate in francese è maschile)

Pronomi relativi

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I pronomi relativi in francese sono i seguenti:

  • qui (= "che, il quale, i quali, la quale, le quali" in funzione di soggetto), que ("che, il quale, la quale, i quali, le quali" con funzione di complemento oggetto), lequel (il quale), laquelle (la quale), lesquels (i quali), lesquelles (le quali), duquel (del quale), de laquelle (della quale), desquels (dei quali), desquelles (delle quali), auquel (al quale), à laquelle (alla quale), auxquels (ai quali), auxquelles (alle quali), dont (di cui, del quale, della quale, dei quali, delle quali, il cui);
  • i pronomi relativi possono essere preceduti da preposizione. Abbiamo quindi: preposizione + qui (riferito a persona; invariabile); preposizione + lequel (riferito a persona, animale, cosa determinata; declinabile); preposizione + quoi (riferito a cosa indeterminata; invariabile);
  • esiste anche l'avverbio relativo di luogo = dans lequel, laquelle, lesquels, lesquelles.[31]

Pronomi e avverbi interrogativi

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I pronomi interrogativo francesi sono qui, que, quoi, lequel, quel.[32][33] Nella proposizione interrogativa essi sostituiscono il nome a cui si riferisce la domanda. Essi si distinguono in variabili e invariabili.

  • I pronomi interrogativi qui, que, quoi rimangono invariati. Possono riferirsi a persone (qui) o oggetti (que/quoi). Il loro impiego dipende dalla funzione che svolgono all'interno della proposizione relativa. Quoi? usato da solo significa "che cosa?" e può essere anche un avverbio esclamativo: quoi! (= come!).. Esistono anche le forme composte qui est-ce qui...? (Chi è che?. Qui è soggetto); qui est-ce que....? (Chi è che?. Que è complemento oggetto.). Qu'est-ce que c'est usato da solo, significa "che cos'è ?", "che cosa sono?". Qu'est-ce que + sostantivo" significa "che cos'è.." (es.: Qu'est-ce que la richesse? = che cos'è la ricchezza?).
Esempio:
Qui est cette jeune fille?
  • Il pronome interrogativo lequel sostituisce una o più persone/cose appartenenti ad un gruppo di persone/cose che sono già state menzionate o che saranno menzionati nella stessa frase. Lequel rimane invariato. Il pronome interrogativo lequel può essere impiegato anche dopo una preposizione. Se lequel viene utilizzato con à oppure con de, pronome e preposizione si uniscono in una forma contratta
Esempio:
Lequel de ces pays en Asie est le sien?
  • Quel è un pronome interrogativo che accompagna un nome (in francese: l'adjectif interrogatif). Quel precede sempre il nome al quale si riferisce e concorda con esso in genere e numero.
Esempio:
Quel chapeau porte-t-elle?
  • Avverbi interrogativi: quand? (= quando?), (= dove?), comment? (= come?), combien (= quanto?).[34]

Diversamente dall'italiano, la cui numerazione è unicamente a base decimale, quella del francese fa uso di basi decimali, vigesimali (cioè a base 20) e sessagesimali (a base 60). La particolarità si limita però alle sole decine 70 (soixante-dix, cioè sessanta-[più] dieci, a base sessagesimale), 80 (quatre-vingts, cioè quattro [volte]-venti, vigesimale) e 90 (quatre-vingt-dix, cioè quattro [volte]-venti-[più] dieci, ancora vigesimale). Ovviamente la numerazione di queste decine prosegue nello stesso modo: 71 = soixante-et-onze (sessanta-undici), 75 = soixante-quinze (sessanta-quindici), 82 = quatre-vingt-deux (quattro [volte]-venti-due), 98 = quatre-vingt-dix-huit (quattro [volte]-venti-diciotto). La Svizzera e il Belgio francofoni non conoscono però queste forme e utilizzano in loro vece i regolari septante (70), huitante/octante (80) e nonante (90) (però quatre-vingts si usa in Belgio).

Si dividono in cardinali e ordinali.

I numeri cardinali sono:

0 zéro, 1 un, une, 2 deux, 3 trois, 4 quatre, 5 cinq, 6 six /sis/, 7 sept /sɛt/, 8 huit /ɥit/, 9 neuf, 10 dix /dis/, 11 onze, 12 douze, 13 treize, 14 quatorze, 15 quinze, 16 seize, 17 dix-sept, 18 dix-huit /di'zɥit/, 19 dix-neuf /diz'nœf/, 20 vingt /vɛ̃/, 30 trente, 40 quarante, 50 cinquante, 60 soixante /swa'sɑ̃nt/, 70 soixante-dix, 80 quatre-vingts, 90 quatre-vingt-dix, 100 cent, 1000 mille /mil/, 1 000 000 un million /œ̃ mi'ljɔ̃/, 1 000 000 000 un milliard /œ̃ mi'ljaʁ/.

Da notare che:

  • un, quando indica proprio il numero uno, rifiuta elisione e liaison: quatre-vingt-un /katʁvɛ̃'œ̃/, le un /lə œ̃/.
  • cinq mantiene la /k/ finale solo in caso di liaison o prima di una pausa: cinq ans /sɛ̃'kɑ̃/, cinq personnes /sɛ̃ pɛʁ'sɔn/, cinq /sɛ̃k/.
  • la x di six, che suona s, si pronuncia solo prima di una pausa o in caso di liaison: six personnes /si pɛʁ'sɔn/, six ans /si'zɑ̃/, six /sis/.
  • sept nella pronuncia elimina la p ma mantiene la t: /sɛt/.
  • huit mantiene la pronuncia della t finale prima di una pausa e in caso di liaison, e inoltre ha l'acca aspirata, ma nonostante ciò permette la liaison nella formazione di altri numeri: les huit ans /le ɥi'tɑ̃/, huit maisons /ɥi mɛzɔ̃/, dix-huit /di'zɥit/.
  • dix si comporta come six.
  • onze non ammette mai elisione e liaison: le onze février /lə ɔ̃z fe'vʁje/, quatre-vingt-onze /katʁvɛ̃'ɔ̃z/.
  • dix-neuf si pronuncia /diz'nœf/, cioè con pronuncia della consonante finale di dix.
  • vingt nella pronuncia perde le consonanti finali, ma fa liaison con la t: vingt /vɛ̃/, vingt ans /vɛ̃'tɑ̃/.
  • soixante si scrive con x ma si pronuncia come se ci fossero due s, di cui infatti la x è un'antica grafia: /swa'sɑ̃t/.
  • vingt e cent aggiungono una s di plurale quando sono preceduti, ma non seguiti, da un altro numero: quatre-vingts, cinq cents, quatre-vingt-dix.
  • la prima unità di ogni decina compresa fra ventuno e settantuno inserisce et fra i due numeri: vingt et un, quarante et un, soixante-et-onze.
  • i numeri composti inferiori a cento si uniscono con un trattino (tranne nel caso detto sopra della prima unità): dix-huit, trente-neuf. La riforma ortografica del 1990 permette inoltre di mettere il trattino in tutti i numeri composti, senza eccezioni: vingt-et-un, cent-trente-deux, mille-deux-cents.

Riguardo agli ordinali, gli aggettivi premier (primo) e second /s(ə)gɔ̃/ (secondo e ultimo; contrapposto a deuxième, che presume invece una prosecuzione della numerazione) si flettono in genere e numero come quelli italiani: premier (m/s), première (f/s), premiers (m/p), premières (f/p); second (m/s), seconde (f/s), seconds (m/p), secondes (f/p). Gli altri possono solo flettersi nel numero, ma non nel genere: troisième (terzo/a), troisièmes (terzi/e), dixième (decimo/a), dixièmes (decimi/e). L'indicazione in apice più rigorosa vorrebbe riportate le ultime tre lettere dell'aggettivo, identiche per tutti (es. 3ème), ma è molto comune trovare anche solo una e (es. 3e); premier e première, diversi, portano in apice er o ère a seconda del caso.

1er/1ère premier/première, 2e deuxième/second, 3e troisième, 4e quatrième, 5e cinquième, 6e sixième /si'zjɛm/, 7e septième /sɛ'tjɛm/, 8e huitième, 9e neuvième, 10e dixième /di'zjɛm/, 11e onzième, 12e douzième, 13e treizième, 14e quatorzième, 15e quinzième, 16e seizième, 17e dix-septième, 18e dix-huitième /dizɥi'tjɛm/, 19e dix-neuvième /diznœ'vjɛm/, 20e vingtième /vɛ̃'tjɛm/, 30e trentième, 40e quarantième, 50e cinquantième, 60e soixantième /swasɑ̃'tjɛm/, 70e soixante-dixième, 80e quatre-vingtième 90e quatre-vingt-dixième 100e centième, 1000e millième /mi'ljɛm/.

Le frazioni si esprimono, come in italiano, utilizzando il cardinale per il numeratore e l'ordinale al plurale per il denominatore: 3/12 = trois douzièmes.

Le principali congiunzioni coordinanti tra parole o frasi francesi sono:

  • mais = ma
  • ou = o, oppure
  • et = e, eppure
  • donc = dunque
  • or = tuttavia
  • ni = né
  • car = poiché

Occasionalmente molte altre parole posso svolgere la funzione di congiungimento, soprattutto gli avverbi. Ad esempio:

  • à peine = appena
  • à savoir = vale a dire
  • alors = allora
  • ainsi que = così come/come anche
  • aussi / aussi bien que = anche, come pure
  • c'est-à-dire = cioè
  • c'est pourquoi = perciò
  • cependant = però
  • comme = siccome
  • de même que = allo stesso modo di
  • du moins = almeno
  • de sorte que = cosicché
  • encore = ancora
  • ensuite = in seguito
  • en vain = invano
  • malgré = nonostante, malgrado
  • même = stesso[35]
  • peut-être = forse
  • pourtant = tuttavia, eppure, pure[36]
  • puis = poi
  • quoique = sebbene
  • si = se
  • soit = sia, ossia
  • voire = addirittura
  • Alcune interiezioni hanno la forma di un semplice grido: ah! (approvazione, interrogazione, soddisfazione, riprovazione); ha! (sorpresa o sbalordimento); aïe! (ahi! = dolore); bah! (rinuncia); chut! (per invitare al silenzio); eh! (ammirazione, dolore); hé! (ho! per chiamare); hélas (lamento); heu! (esitazione); hum! (hem! dubbio), fi! (disprezzo; cfr. in italiano: "vergogna"!); oh là là! (stupore).
  • Certe interiezioni sono dei sostantivi: courage! (incoraggiamento), alerte! (chiamata); ciel! (stupore); diable! (sorpresa); halte! (ordine); miséricorde! (sgomento); silence! (ordine); dommage! (dispiacere; in italiano: "peccato"!).
  • Certe interiezioni sono degli aggettivi: bravo! (approvazione); parfait! (approvazione); bon (approvazione).
  • Alcune interiezioni sono degli avverbi: certainement! (affermazione); bis! (ripetizione); pas du tout! (negazione: "per niente"); encore!
  • Altre interiezioni sono verbi all'imperativo: tiens! (stupore: "ma guarda!"); tenez!, allons!; dis; voyons!; va donc!
  • Certe interiezioni sono delle locuzioni: tant mieux!; tant pis!; n'est-ce pas?; par exemple!.[37]

Gli avverbi francesi sono delle particelle invariabili del discorso, come in italiano. Come l'aggettivo serve a modificare un sostantivo, l'avverbio serve a modificare un verbo o un aggettivo.

Alcuni avverbi si formano aggiungendo il suffisso ment all'aggettivo. Ad esempio: vero - veramente = vrai - vraiment. Alcuni avverbi si ripetono per rafforzamento. Ad esempio: è buono, è molto buono, è molto molto buono = c'est bon, c'est très bon, c'est très très bon. Nel linguaggio famigliare capita sovente sentire per avverbi espressioni come super o hyper.

Avverbi o aggettivi interrogativi

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  • comment = come?[38]
  • = dove? (où es-tu? = dove sei?)
  • quand = quando? (quand est-il venu? = quando è venuto?)
  • combien (de) = quanto/quanti? (combien de jours es-tu resté à Paris? = quanti giorni sei rimasto a Parigi?, combien t'en faut-il? = quanto/a te ne serve?))
  • pourquoi = perché?.[39]

A pourquoi interrogativo si risponde con parce que. Ad esempio:

  • Pourquoi est-ce que tu n'es pas venu hier? = perché non sei venuto ieri?
  • Parce que j'étais malade = perché ero malato.

Avverbi o aggettivi di tempo

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  • alors = allora
  • après = dopo
  • après-demain = dopodomani
  • aujourd'hui = oggi
  • autrefois = una volta, un tempo
  • avant = prima
  • bientôt = presto
  • de temps en temps = ogni tanto
  • déjà = già
  • demain = domani
  • depuis = da allora
  • désormais = ormai
  • ensuite = in seguito
  • hier = ieri
  • jadis = un tempo
  • jamais = mai[40]
  • maintenant = adesso
  • parfois = a volte
  • puis = poi
  • quelquefois = qualche volta
  • souvent = spesso
  • tard = tardi
  • toujours = sempre
  • tout à l'heure = poco fa, fra poco
  • tout de suite = subito

Avverbi o aggettivi di luogo

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  • ailleurs = altrove
  • auprès = vicino
  • autour = intorno
  • au loin = in lontananza
  • dedans = dentro
  • dehors = fuori
  • derrière = dietro
  • dessous = sotto
  • dessus = sopra
  • devant = davanti
  • ici = qui
  • loin = lontano
  • = dove
  • partout = dappertutto
  • près = vicino

Avverbi di quantità

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  • assez / assez de = abbastanza
  • autant / autant de = altrettanto, altrettanti, altrettante
  • beaucoup de = molto, molta, molti, molte
  • bien / bien du, de la, des = molto, molta, molti, molte
  • combien / combien de = quanto, quanta, quanti, quante
  • davantage = di più
  • encore = ancora
  • envviron = circa
  • moins / moins de = meno
  • peu / peu de = poco, poca, pochi, poche
  • plus / plus de = più
  • presque = quasi
  • que de (quanto, quanta, quanti, quante)
  • très = molto
  • tant / tant de = tanto, tanta, tanti, tante
  • trop / trop de = troppo, troppa, troppi, troppe
  • seulement = solamente
  • presque = quasi
  • Autant de, peu de, trop de, moins de, beaucoup de, tant de, combien de hanno la preposizione de invariabile. Bien de (du, des, etc.) ha invece la preposizione articolata variabile nel genere e nel numero. (Es.: beaucoup de choses; bien des choses).

Diverso uso delle preposizioni in francese ed italiano

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Molto spesso ci sono diversi usi delle preposizioni nelle due lingue.[41]

  • Il francese usa la preposizione à per le grandi isole scoperte in età moderna (es.: à Madagascar), en per le grandi isole conosciute dall'antichità (en Sicilie, en Corse, etc.).
  • Con i veicoli in cui si può entrare si usa al preposizione en, con quelli aperti o su cui si monta si usa à[42]: à bicyclette, à motocyclette, à cheval, à pied, à califourchon, à vélo, à vespa, à vélomoteur, en auto, en bateau.
  • In francese si dice: le matin, le soir, le jour et la nuit, de nuit (= nottetempo), de nos jours (= ai nostri giorni), de l'heure ( = all'ora), de cette manière, de cette façon (= in questo modo), dans l'espoir (= con la speranza).[43] Di seguito (= poi) si rende con de suite, mentre "in seguito, più avanti" si traduce par la suite. "Con tutto il mio cuore" si traduce de tout mon coeur (la preposizione italiana "con " si rende con de in francese). "Riguardo a" si traduce à l'égard de, à propos de, au sujet de. "Ricco di" si dice riche en. "In rapporto a" si traduce par rapport à; "sul serio" si traduce au serieux e "con il rischio di" au risque de.
  • Si dice: au lit, à la campagne, à la montagne, à la mer, à la messe, à l'église, à la maison, à la piscine, à la chasse, au jardin, à la pêche, à l'école, au théâtre, à la page, au mazout (a nafta), à la main (a mano), à la machine (a macchina), à l'ouest (e così pure: à l'est, au nord, au sud). "In primavera" si dice au printemps, ma per le altre stagioni (tutte di genere maschile) si usa en: en été, en automne, en hiver.
  • Casi in cui la preposizione à sostituisce "di" in italiano: boîte aux lettres, marché aux fleurs (bestiaux, etc.), soupe à l'oignon (à la tomate, à la citrouille, aux choux, etc.).
  • Casi in cui la preposizione à sostituisce la preposizione "in" italiana: à la louange de (in lode di), au pensionnat (in collegio), au bas de la page (in fondo alla pagina), à l'avenir (in futuro), au bout de (in fondo a), au nom de (in nome di), à genoux, au coin du.. (= accanto al...), à proximité de (in prossimità di), aux alentours (nei dintorni), aux mains de (nelle mani di). Si usa la preposizione au con i secoli: au XIXième siècle, au XIVième siècle, etc. (nel diciannovesimo secolo, quattordicesimo secolo, ecc.).[44]
  • Casi in cui la preposizione à sostituisce il "con" in italiano: à ma (ta, sa, etc.) surprise, à mon (ton, son, etc.) vif regret (con mio, tuo, ecc. vivo dispiacere), à la faveur de (con il favore di).
  • Casi in cui la preposizione à è assente: con le unità di misura come le litre, le kilo, le mètre, etc. (al litro, al chilo, al metro, ecc.)[45], con le espressioni distributive quali deux à deux, un à un, trois à trois, etc. Analogamente troviamo le seguenti espressioni: goutte à goutte, peu à peu, face à face, etc.
  • Con i verbi come parler seguiti dal complemento di argomento si omette la preposizione de (es.: parler politique, littérature, sport, affaires, etc.).
  • Dopo i verbi di moto si omette la preposizione prima di un infinito (es.: "Il est venu chercher son chat" = è venuto a cercare il suo gatto. Verbi di moto sono: aller, venir, monter, descendre, courir, sortir, entrer. Anche con il verbo se trouver si omette la preposizione di stato in luogo che invece si usa con demeurer (es.: "Son appartement se trouve boulevard Louis XV". "La famille Deujeot demeure à Lyon").
  • Si mette la preposizione de dopo alcuni verbi impersonali seguiti da un infinito. Ad esempio troviamo: "il convient de partir"; "il m'arrive (= mi succede) d'être malade"; "il suffirait (= sarebbe sufficiente) de relire le texte", etc. Sono seguiti da de anche le espressioni: "il est utile de "; "il est nécessaire de "; "il est bon de 2. Vogliono la preposizione de i verbi che indicano "fretta": se hâter de, s'empresser de, se dépêcher de (= affrettarsi a) e così pure il verbo faire con gli avverbi bien, mal, mieux (es.: vous avez bien fait de me le dire). Differente uso di preposizioni, rispetto all'italiano, si ha anche con i verbi: chercher à, s'attendre à, aimer à, s'étudier à.
  • La preposizione italiana con si rende in francese con avec se indica strumento, par se indica mezzo. Si dice, quindi, ad esempio: ouvrir avec une clef (= aprire con una chiave) e expédier par la poste (= spedire per posta).
  • Si omette la preposizione anche con i verbi dichiarativi o di opinione: affirmer, espérer, déclarer, dire, prétendre, désirer, compter, penser, croire, aimer. Esempio: "J'affirme (espère, déclare, dis, désire, pense, etc.) pouvoir faire ce voyage" [Affermo (spero, dichiaro, dico, desidero, penso, ecc.) di poter fare questo viaggio].
  • Con il verbo sembler usato impersonalmente non si usa poi la preposizione. Analogamente avviene con il verbo daigner (che vuole l'ausiliare "avoir").
  • Il verbo approcher (avvicinare) vuole la preposizione de: il s'est approché de moi = si è avvicinato a me

Esempi: Il me semble avoir bien compris ce que vous venez de me dire. Il a daigné nous recevoir.

  • Con il verbo obliger si dice "je vous oblige à faire...", ma "je suis obligé de faire....". Con il verbo demander si usa la preposizione à se i soggetti delle due frasi sono gli stessi (es.: il m'a demandé à être interrogé) e de se i soggetti sono differenti (es.: il m'a demandé de lui permettre de sortir). "Cominciare con", "finire con" si traduce "commencer par", "finir par" (Es.: j'ai fini par oublier tout).

Si dice "je continue à parler" o, se l'azione è limitata nel tempo, "je continue de parler" .

Forma interrogativa

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La forma interrogativa si può costruire in tre modi:

  • Con la semplice intonazione.
    • In questo caso si mantiene la stessa costruzione della forma affermativa e si aggiunge soltanto un punto interrogativo. La frase interrogativa così ottenuta va pronunciata con tono ascendente.
      Tu as faim ? = hai fame?
  • Anteponendo la locuzione est-ce que al soggetto.
    • La costruzione della frase è quella della frase affermativa. È una forma corrente usata sia nella lingua scritta sia nella lingua parlata.
      Est-ce que tu as faim ? = hai fame?
  • Con l'inversione del soggetto.
    • Si tratta di una forma tipica di un registro più sostenuto e può essere usata sia nella lingua scritta sia nella lingua parlata. Occorre distinguere due casi:
      • Se il soggetto è costituito da un pronome personale oppure da ce e on, il pronome segue il verbo (se si tratta di un tempo semplice) o l'ausiliare (se si tratta di un tempo composto). Il pronome ed il verbo o l'ausiliare vanno uniti mediante un trattino.
        As-tu faim ? = hai fame?
      • Se il soggetto è costituito da un nome proprio di persona, da un sostantivo o da un pronome che non sia un pronome personale, tale soggetto rimane davanti al verbo (se si tratta di un tempo semplice) o davanti all'ausiliare (se si tratta di un tempo composto). In tal caso è necessario aggiungere il pronome personale di terza persona, corrispondente al soggetto, dopo il verbo o l'ausiliare, unendolo al verbo mediante un trattino.
        Pierre veut-il manger avec nous ? = Piero vuole mangiare con noi?
        Vos amies sont-elles parties ? = le vostre amiche sono partite?
        Ceux-ci sont-ils en vente ? = questi qui sono in vendita?
        Per ragioni di fonetica, è necessario aggiungere una t eufonica tra il verbo o l'ausiliare ed il pronome personale soggetto quando c'è un incontro di vocali (ciò accade soprattutto con i verbi del primo gruppo). Si osservi che la t è preceduta e seguita da trattini.
        Ton frère va-t-il souvent au stade? = tuo fratello va spesso allo stadio?
  • Con pourquoi bisogna ripetere il soggetto. (Es.: Pourquoi Charles est-il parti? = perché Carlo è partito?).
  • La forma interrogativo-negativa si ottiene nel seguente modo: ne + verbo - pronome soggetto + pas (es.: n'as-tu pas vu mes amis? = non hai visto i miei amici?)[46]. Si risponde si ("sì invece!") al posto di oui quando la domanda è negativa e si vuole marcare la positività della risposta contraria alla negazione (ne veux-tu pas sortir? Si, je veux aller au cinéma), mentre oui confermerebbe la negazione (ne veux-tu pas sortir? Oui, je ne veux pas)[47].
  • Davanti ad un avverbio si usa pas (es.: as-tu de l'argent? Pas beaucoup).
  • Nelle proposizioni incidentali e con peut-être (= forse) si fa l'inversione verbo-soggetto (es.: peut-être étudient-ils chez eux maintenant. Paul, dirait-on, est un homme courageux).

Il verbo francese può essere diviso in due parti: radice e desinenza. La radice è la parte invariabile del verbo, mentre la desinenza varia a seconda del tempo e del modo in cui il verbo viene coniugato.

Come quelli italiani, ma con desinenze diverse, i verbi francesi possono essere divisi in tre gruppi di coniugazione, a seconda della desinenza del verbo stesso coniugato all'infinito presente.

  • Verbi in -er appartenenti al primo gruppo: indicativo presente. Ad esempio: parler
    • je parl-e
    • tu parl-es
    • il parl-e
    • nous parl-ons
    • vous parl-ez
    • ils parl-ent
  • Verbi in -ir appartenenti al secondo gruppo: indicativo presente. Ad esempio: finir
    • je fin-is
    • tu fin-is
    • il fin-it
    • nous fin-issons
    • vous fin-issez
    • ils fin-issent
  • Verbi in -re, -oir, -dre, -tre appartenenti al terzo gruppo.

I primi sono di gran lunga i più diffusi.

Soltanto le coniugazioni dei verbi in -er come parler (tranne aller) ed in -ir come finir possono considerarsi regolari. Tutti gli altri verbi sono irregolari per i cambiamenti che presentano nella radice o per le desinenze.
I modi dei verbi francesi possono essere finiti o indefiniti. Esiste un'ottima corrispondenza tra modi, tempo, azione e aspetto dei verbi francesi e i corrispettivi italiani.
Il paradigma dei verbi francesi è costituito da cinque tempi primari dai quali è possibile ricavare, per i tempi regolari, tutti gli altri tempi, detti tempi derivati.

Tempi primari

  • Infinito presente da cui si ricava il futuro e il condizionale.
  • Participio presente da cui si ricava indicativo presente (persone del plurale), imperativo (persone del plurale), indicativo imperfetto e congiuntivo presente.
  • Participio passato da cui si ricavano i tempi composti come il passé composé.
  • Indicativo presente (prima persona singolare) da cui si ricava l'indicativo presente (persone del singolare) e imperativo (singolare)
  • Passato remoto (prima persona singolare) da cui si ricava il passato remoto e il congiuntivo imperfetto.

In francese i verbi riflessivi si chiaman verbes pronominaux. Si tratta di verbi accompagnati da pronomi riflessivi (me, te, se, nous, vous, se).[48]

  • Coniughiamo il verbo e vi aggiungiamo il pronome riflessivo adatto. Il pronome riflessivo si posiziona tra pronome e verbo.
    Esempio:
    Je me suis promené en ville.
  • Quando il verbo inizia con una vocale si omette la e di me/te/se contraendo pronome riflessivo e verbo con un apostrofo.
    Esempio:
    Tu t’es promené en ville.
  • Nella negazione il ne precede il pronome riflessivo mentre la seconda parte della negazione si posiziona dopo la forma flessa del verbo.
Esempio:
Je ne me suis pas promené en ville.

Alcuni verbi sono riflessivi in francese ma non in italiano, a questo gruppo appartengono:

se baigner fare il bagno
s’écrier esclamare
s’enfuir fuggire
s’évanouir svenire
se doucher fare la doccia
s’écrouler crollare
s’évader evadere
se fier à quelqu’ un, avoir confiance en quelqu'un' fidarsi di qualcuno
se méfier de quelqu’ un diffidare di qc.
se promener passeggiare

Altri verbi invece sono riflessivi in italiano ma non in francese. Vi appartengono per esempio:

Italiano Francese
ammalarsi tomber malade
dimenticarsi oublier
mouversi bouger
vergognarsi avoir honte

Forma negativa dei verbi

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In francese la forma negativa dei verbi si forma anteponendo al verbo la seminegazione ne e facendolo seguire da pas (es.: je ne parle pas = io non parlo). L'infinito negativo si forma anteponendo all'infinito le due seminegazioni ne e pas (es.: il m'a dit de ne pas parler = egli mi ha detto di non parlare).

Col termine gallicismi vengono indicate tre forme perifrastiche, dette anche progressive, usate per esprimere diverse sfumature temporali:

  • passé récent si costruisce con venir de + infinito ed indica un'azione appena conclusa rispetto al momento in cui si parla. Ad esempio: Il vient d'arriver (È appena arrivato).
  • présent progressif si costruisce con être en train de + infinito ed indica un'azione in corso di svolgimento nel momento in cui si parla o in un dato momento del passato o del futuro. Ad esempio: il est en train d'écrire un roman = sta scrivendo un romanzo.[49]
  • futur proche si costruisce con aller + infinito ed indica un'azione che è sul punto di compiersi o un'azione che stava per compiersi in un certo momento del passato, ma che è rimasta in sospeso. Ad esempio: il va partir pour la Corse = sta per partire per la Corsica.[50]

Differenza tra c'est e il est

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In francese il verbo être (essere) non si trova mai da solo all'inizio di una frase, a differenza di quanto accade in italiano. La frase italiana senza soggetto introdotta dal verbo essere viene resa, in francese, anteponendo al verbo être un soggetto rappresentato, a seconda dei casi, da ce o da il.

Uso di c'est (ce + être):[51]

  • nome determinato (preceduto da un determinante). Ad esempio: è la moto che mi piacerebbe comprare = c'est la moto que j'aimerais acheter. Sono i miei libri = ce sont mes livres.
  • pronome. Ad esempio: sono io = c'est moi. È quello che voglio = c'est celui que je veux.
  • nome proprio. Ad esempio: è Gérard Depardieu = c'est Gérard Depardieu.
  • indicatori di tempo. Ad esempio: è domenica = c'est dimanche.
  • aggettivo usato in senso neutro. Ad esempio: è esatto = c'est exact!
  • avverbio o proposizione. Ad esempio: è troppo = c'est trop. Non è abbastanza = ce n'est pas assez.
  • verbo être tra due infiniti. Ad esempio: volere è potere = vouloir c'est pouvoir
  • Ce + être + à + nome corrisponde alla costruzione italiana: è questo, è quello, ecc. (Es.: c'est là mon premier voyage = è questo il primo viaggio).

Uso di il est (il + être):

  • nome non determinato. Ad esempio: è sposato = il est marié. È italiana = elle est italienne.
  • espressioni di tempo riferite all'ora. Ad esempio: sono le otto = il est huit heures. È tardi = il est tard.
  • aggettivo + de + infinito soggetto. Ad esempio: è vietato fumare = il est interdit de fumer, o anche: c'est interdit de fumer. (meno formale).
  • aggettivo + que + congiuntivo. Ad esempio: è necessario che tu lavori = il est nécessaire que tu travailles.

Differenze nell'uso di modi e tempi tra francese e italiano

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In francese vi sono usi differenti dei modi e tempi verbali, rispetto all'italiano. Se ne considerano alcuni.[52]

  • Dopo la congiunzione ipotetica si (= se) il francese usa il presente indicativo quando in italiano c'è il futuro e l'imperfetto indicativo quando in italiano c'è il congiuntivo imperfetto.

Esempi. Si tu avais (= se tu avessi...); si tu vas (= se tu andrai....).

  • Nelle proposizioni comparative ed interrogative indirette il francese usa l'indicativo anziché il congiuntivo come in italiano.

Esempi. Je ne sais pas ce qu'ils ont décidé (= non so che cosa abbiano deciso) [Interrogativa indiretta: "che cosa abbiano deciso"]. Il me demanda pourquoi je partais (= mi domandò perché partissi)[53].[Interrogativa indiretta].

Le travail fut plus difficile que je ne le pensais (= Il lavoro fu più difficile di quanto pensassi). [Comparativa:" di quanto pensassi"].[54]

  • Dopo le espressioni au cas où (= nel caso in cui), quand même (= quand'anche), alors même que (= quand'anche) e per esprimere un'ipotesi, un'eventualità in una proposizione secondaria quando la principale è al condizionale, il francese usa il condizionale presente anziché il congiuntivo imperfetto come l'italiano. Si usa il condizionale presente anche per il futuro nel passato (in italiano c'è il condizionale passato).

Esempi. Quand même il pleuvrait, je sortirais [Quand'anche piovesse, uscirei].

Prends ton parapluie au cas où il pleuvrait [Prendi l'ombrello, nel caso piovesse].

Je l'offrirais à quiconque me le demanderait [Lo offrirei a chiunque me lo domandasse].

Il déclara qu'il m' aiderait [Dichiarò che mi avrebbe aiutato].(Futuro nel passato).

  • Tout nel significato di per quanto (+ aggettivo o avverbio) regge l'indicativo anziché il congiuntivo come in italiano (es.: tout intelligent qu'il est... = per quanto intelligente sia...)
  • Con i verbi di opinione usati affermativamente (croire, penser, affirmer, dire, supposer, prétendre, espérer, etc.) il francese usa l'indicativo. (Es.: je crois qu'il est méchant = credo che sia malvagio).

Accordo del participio passato

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  • Il participio passato été (= stato) è sempre invariabile (es.: nous avons été invités = noi siamo stati invitati).
  • Il participio passato si accorda con il soggetto quando è coniugato con essere (es.: Marie est arrivée à l'heure = Maria è arrivata puntuale).
  • Si utilizza sempre l'ausiliare être con i verbi pronominali; il participio passato si accorda con il pronome che precede quando questo è un complemento oggetto diretto.

Esempi. Elle s'est lavée à l'eau froide = si è lavata con l'acqua fredda. (In questo esempio se è il complemento oggetto che precede).

Nous nous sommes imposé des sacrifices = ci siamo imposti dei sacrifici. (In questo esempio il pronome nous è un complemento indiretto: il participio passato resta invariabile quando il complemento oggetto diretto segue il verbo).

Michel et Henri se sont battus = Michele ed Enrico si sono picchiati. (In questo esempio se è il complemento oggetto che precede).

Les sacrifices que nous nous sommes imposés = i sacrifici che ci siamo imposti (il participio passato è accordato con il pronome relativo "que" complemento oggetto diretto che precede).

  • Il participio passato coniugato con avoir resta invariabile, salvo in alcuni casi, più oltre indicati (es.: ils ont reçu ma lettre = essi hanno ricevuto la mia lettera).
  • Con i verbi intransitivi il pronome è un complemento indiretto, quindi il participio passato resta invariabile (es.: elles se sont plu à la campagne = sono state bene in campagna. Ils se sont parlé au téléphone = si sono parlati al telefono).
  • Il participio passato dei verbi pronominali passivi si accorda con il soggetto (es.: ces meubles se sont vendus à un bon prix = questi mobili si sono venduti a buon prezzo).
  • Con i verbi solo formalmente pronominali, in cui il pronome (me, te, se, etc.) non ha valore né di complemento oggetto diretto né di complemento indiretto, il participio passato si accorda con il soggetto (es.: elle s'est aperçue de son erreur = si è accorta del suo errore. Il se sont repentis = si sono pentiti).
  • Il participio passato si accorda con il complemento oggetto diretto (pronomi personali le, la, les, te, nous, vous; pronome relativo que) quando è coniugato con 'avoir' e questo complemento oggetto diretto precede il verbo (es.: c'est ma soeur: je l'ai accompagnée au cinéma = è mia sorella: l'ho accompagnata al cinema. On vous a vus à Rome = vi hanno visti a Roma. La femme que j' ai rencontrée aux jardins publics = la donna che ho incontrato ai giardini pubblici).
  • Il participio passato preceduto da en (complemento indiretto) resta sempre invariabile (es.: de ces livres, j' en ai lu beaucoup = di questi libri ne ho letti molti).
  • Il participio passato seguito da un infinito si accorda con il complemento oggetto diretto che lo precede se questo complemento compie l'azione dell'infinito, come ad esempio nella frase "La chanteuse que nous avons entendue chanter" = la cantante che abbiamo sentito cantare [è la cantante che canta]. Il participio passato resta invece invariabile se il complemento oggetto diretto subisce l'azione dell'infinito, come ad esempio nella frase "la chanson que nous avons entendu chanter" = la canzone che abbiamo sentito cantare [la canzone è cantata].
  • Il participio passato fait seguito da un infinito è sempre invariabile (es.: je les ai fait suivre = li ho fatti seguire).
  • Il participio passato dei verbi impersonali è sempre invariabile (es.: les sommes qu' il a fallu = le somme che ci sono volute).[55]
  • In francese il gerundio si rende con en + participio presente quando le due azioni sono simultanee e compiute dal medesimo soggetto (Es.: ils sortirent en chantant = uscirono cantando. Je l'ai vu en entrant à l'école = l'ho visto entrando a scuola).
  • Tout en + participio presente ha un valore concessivo (pur + gerundio in italiano). (Es.: Tout en lisant elle suivait la conversation = pur leggendo seguiva la conversazione).
  • Si rende il gerundio con il participio presente senza en qualora le due azioni non siano successive (sostituibile con poiché o siccome + indicativo), quando i soggetti sono diversi o quando il verbo è negativo o composto.

Esempi. Craignant de me déranger il ne bougea plus = temendo (poiché, siccome temeva) di disturbarmi, non si mosse più.

Les choses étant ce qu'elles sont, je me tais = stando così le cose, taccio. [soggetti diversi]

Ne sachant que dire... = non sapendo che dire...[verbo negativo]

Ayant dit une bêtise...= avendo detto una sciocchezza....[tempo verbale composto]

  • Quando il verbo è impersonale il gerundio si rende con l'indicativo (Es.: s'il le faut, je partirai avec lui = occorrendo, partirò con lui).
  • Quando il verbo è in una incidentale, fra due virgole, il gerundio si rende con l'indicativo (Es.: si je peux, je le ferai = potendo, lo farei).

Approfondimento sui verbi riflessivi e non riflessivi in italiano e in francese

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Oltre ai verbi già evidenziati in altro paragrafo, si ricordano i seguenti:

  • Verbi riflessivi in francese e non in italiano (hanno l'ausiliare être nei tempi composti): se porter (stare in salute), se promener (passeggiare), s'évanouir (svanire), se flétrir (appassire), se taire (tacere), s'asseoir (sedere), se coucher (tramontare), se dépêcher e se hâter (far presto), se fâcher (andare in collera), s'écouler (scorrere), se noyer (annegare), s'écrouler (crollare), s'épanouir (sbocciare), s'écrier (gridare), se passer de (fare a meno di), se défier (diffidare), s'échapper (scappar via), s'exstasier (andare in estasi), se tromper (sbagliare), se sauver (fuggire).
  • Verbi riflessivi in italiano e non in francese (hanno l'ausiliare avoir nei tempi composti): communier (comunicarsi), daigner (degnarsi), bouger (muoversi), approcher (avvicinarsi), tomber malade (ammalarsi; ausiliare être), signer (sottoscriversi), plonger (tuffarsi), avancer (avanzarsi), prendre parti (apparigliarsi a un partito), prendre congé (congedarsi), prendre la liberté (prendersi la libertà), fondre en larmes (struggersi in lacrime), avoir honte (vergognarsi), oublier (dimenticarsi), grimper (arrampicarsi), féliciter quelqu'un (felicitarsi con qualcuno).

Ausiliari être e avoir

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Si usa l'ausiliare être:

  • con i verbi alla forma passiva (es.: il fut loué = egli fu lodato);
  • con certi verbi di costruzione intransitiva: aller, venir, partir, survenir, entrer, sortir, arriver, parvenir, rester, retourner, naître, mourir, décéder, tomber, monter, descendre, échoir.

Si usa l'ausiliare avoir :

  • con i verbi attivi di costruzione transitiva (es.: j' ai acheté une voiture);
  • con alcuni verbi di costruzione intransitiva (es.: réussir, fuir);
  • con certi verbi intransitivi usati transitivamente (es.: j' ai sorti la voiture);
  • come ausiliare di verbi servili seguiti da infinito di verbo intransitivo, laddove in italiano si usa invece l'ausiliare "essere": (es.: j'ai dû partir par ce train = sono dovuto partire con questo treno);
  • come ausiliare di verbi indicanti fenomeni atmosferici (il a plu; il a neigé);

Certi verbi possono ammettere l'ausiliare être o avoir a seconda se si sottolinea l'anteriorità di un fatto in rapporto al momento in cui si parla (ausiiare avoir), o il risultato attuale, conseguenza di un fatto anteriore (ausiliare être). Ad esempio si dice "l'autobus a passé devant la maison", mentre si dice "l'autobus est passé depuis dix minutes". Questi verbi sono: aborder, changer, débarquer, déborder, déchoir, déménager, disparaître, diminuer, échouer, émigrer, grandir, grossir, passer, paraître, rajeunir, vieillir, etc.[56]

Espressioni particolari

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Si ricordano alcune espressioni verbali particolari.

  • Il y a significa "c'è, ci sono" (passé simple: il y eut; passé composé: il y a eu; imparfait indicatif: il y avait; futur: il y aura e il y aura eu; conditionnel: il y aurait). Nelle espressioni temporali il y a significa "fa" ("quanto tempo fa") e corrisponde quindi all'inglese ago (il y a trois ans = three years ago = tre anni fa).
  • Per chiedere la data si usano le seguenti espressioni: quel jour est-ce aujourd'hui? (Es.: c'est le 14 janvier). Oppure si possono usare altre espressioni: quelle date sommes-nous?; le combien sommes nous? (Es.: nous sommes le 14 janvier).[57]
  • C'es qu'on = il fatto è che.
  • L'età si esprime in francese con l'espressione être âgé de (es.: il est âgé de 32 ans = ha trentadue anni).
  • Valoir mieux = essere meglio (es.: il vaut mieux le lui demander = è meglio domandarglielo)[58].
  • L'espressione per quanto + soggetto + verbo si traduce con avoir beau + infinito (tu as beau courir, tu ne l'attraperas pas = per quanto tu corra, non lo prenderai).[59]
  • Il me tarde de... = non vedo l'ora di...
  • Être, mettre à même de... = essere, mettere in grado di...
  • En vouloir à quelqu'un = avercela con qualcuno[60]
  • Il sostantivo coup (= colpo) è utilizzato in varie espressioni di senso figurato, poi passate anche in italiano: coup de fil (= telefonata, colpo di telefono), coup de vent (= colpo di vento), coup de théâtre (= colpo di scena), etc.
  • Se plaire de...= compiacersi di qualcosa (es.: vous vous plaisez de ce spectacle).
  • Avoir affaire à quelqu'un = avere a vedersela con qualcuno (es.: il aura affaire à moi = avrà da vedersela con me).
  • S'attendre à cela = aspettarsela (es.: je m'attendais à cela = me l'aspettavo).
  • Il est (grand) temps de....; il n'est que temps de.... = è ora di...
  • Revenir à ses moutons = tornare a bomba (es.: revenons à nos moutons).
  • Découvrir le pot (vaso) aux roses = scoprire gli altarini.
  • Sous un peu = fra poco.
  • À part moi = fra me e me.
  • Entre quatre yeux = a quattr'occhi.
  • Nager entre deux eaux = barcamenarsi.
  • Hors de prix = carissimo.
  • Mettre hors de gong = uscire dai gangheri.
  • Faire fausse route = essere fuori strada.

I falsi amici sono parole che possono essere facilmente confuse nel passaggio da una lingua all'altra. Infatti il loro significato è spesso diverso da quello che sembrano avere in apparenza.

Alcuni esempi di uso comune:

  • fermer non significa fermare (arrêter) ma chiudere
  • gare non significa gara (compétition) ma stazione
  • pourtant non significa pertanto (donc) ma tuttavia o eppure
  • salir non significa salire (monter) ma sporcare
  • tache non significa tasca (poche) ma macchia; con l'accento circonflesso, tâche, significa incarico, compito (ma compiti per la scuola: les devoirs.)
  • averse non significa avverso (adverse) ma acquazzone
  • cantine non significa cantina (cave) ma mensa

Altri casi di falsi amici sono i falsi francesismi, cioè parole o espressioni francesi che però nella lingua francese non esistono.

Nomi di persona maschili e femmini e cognomi francesi diffusi

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I nomi maschili e femminili più diffusi sono quelli più diffusi in Francia nel 2018, mentre i cognomi più diffusi sono sempre quelli in Francia. Questi nomi servono a dare un'idea molto vaga di come siano i nomi e cognomi francesi (a questi se ne aggiungono altri di origine araba e africana, data la diffusione della lingua e l'immigrazione).

Nomi maschili Nomi femminili Cognomi diffusi
Gabriel Emma Martin
Raphaël Jade Bernard
Léo Louise Robert
Louis Alice Richard
Lucas Chloë Durand
Adam Lena Dubois
Arthur Léa Moreau
Jules Rose Simon
Hugo Anna Laurent
Maël Mila Michel
Liam Inès Garcia
Ethan Ambre Thomas
Paul Julia Leroy
Nathan Mia David
Gabin Léna Morel
Sacha Manon Roux
Noah Juliette Girard
Tom Lou Fournier
Mohamed Camille Lambert
Aaron Zoé Lefebvre

Nomi comuni di persona e mestieri

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Vocabolo al maschile e femminile Plurale maschile Traduzione
le professeur > la professeure les professeurs il professore
l'employé > l'employée les employés l'impiegato
le secrétaire > la secrétaire les secrétaires il segretario
le bibliothécaire > la bibliothécaire les bibliothécaires il bibliotecario
l'acteur > l'actrice les acteurs l'attore
le médecin > la (femme) médecin les médecins il dottore/medico
l'avocat > l'avocate les avocats l'avvocato
le gérant/directeur > la gérante/directrice;

le manager > la manager

les gérants/directeurs;

les managers

il manager/gestore
Le directeur général > la directrice générale les directeurs généraux il CEO

(Il direttore esecutivo)

l'écrivain > l'écrivaine les écrivains lo scrittore
le journaliste > la journaliste les journalistes il giornalista
le musicien > la musicienne les musiciens il musicista
le youtuber > la youtuber les youtubers lo youtuber
le réalisateur > la réalisatrice les réalisateurs il regista
le policier/l'officier de police > la policière les policiers il poliziotto
le juge > la juge les juges il giudice
le chimiste > la chimiste les chimistes il chimico
le dentiste > la dentiste les dentistes il dentista
le vétérinaire > la vétérinaire les vétérinaires il veterinario
le caissier > la caissière les caissiers il cassiere
l'entraîneur > l'entraîneuse les entraîneurs l'allenatore
le politicien > la politicienne les politiciens il politico
le paysan > la paysanne les paysans il contadino
le pompier > la pompière les pompiers il pompiere
le gigolo > la prostituée les gigolos > les prostituées il gigolò, la prostituta
le trafiquant de drogue

> la trafiquante de drogue

les trafiquants de drogue il trafficante/lo spacciatore
le prêtre > la religieuse/la nonne les prêtres > les nonnes Il prete > la suora
l'électricien > l'électricienne les électriciens l'elettricista
le touriste > la touriste les touristes il turista
le traducteur > la traductrice les traducteurs il traduttore
le peintre > la peintre les peintres il pittore
le sculpteur > la sculptrice les sculpteurs lo scultore
le technicien > la technicienne les techniciens il tecnico
le travailleur > la travailleuse les travailleurs il lavoratore; l'operaio
le boucher > la bouchère les bouchers il macellaio
le marchand de légumes > la marchande de légumes les marchands de légumes il fruttivendolo
l'artisan > l'artisane les artisans l'artigiano
le vendeur > la vendeuse les vendeurs il venditore
l'entrepreneur > l'entrepreneuse les entrepreneurs l'imprenditore
le développeur > la développeuse les développeurs lo sviluppatore
le tailleur > la couturière les tailleurs > les couturières il sarto
le soldat > la soldate les soldats il soldato
le conducteur > la conductrice les conducteurs l'autista/il conducente
le serveur > la serveuse les serveurs il barman; il cameriere
le coiffeur > la coiffeuse les coiffeurs il parrucchiere
le chef > la chef les chefs il cuoco/lo chef
l'architecte > l'architecte les architectes l'architetto
l'ingénieur > l'ingénieure les ingénieurs l'ingegnere
le savant > la savante les savants lo studioso
le scientifique > la scientifique les scientifiques lo scienziato
l'étudiant > l'étudiante les étudiants lo studente
le chômeur > la chômeuse les chômeurs il disoccupato
l'homme > la femme les hommes > les femmes l'uomo > la donna
l'enfant les enfants il bambino
le mari/l'époux > la femme/l'épouse les époux il marito > la moglie
le frère > la sœur les frères > les sœurs il fratello > la sorella
le garçon > la fille les garçons > les filles il ragazzo > la ragazza
le petit ami > la petite amie les petits amis > les petites amies il fidanzato > la fidanzata
l'aîné > l'aînée les aînés l'anziano
le père > la mère

(le papa > la maman)

les pères > les mères

(les papas > les mamans)

il padre > la madre

Nomi comuni di luogo (incluse le stanze della casa) e elementi geografici

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Vocabolo Plurale Traduzione
la maison les maisons la casa
le salon les salons il soggiorno
la cuisine les cuisines la cucina
la chambre (à coucher) les chambres à coucher la camera da letto
la salle de bain les salles de bain il bagno
l'armoire les armoires l'armadio
le couloir les couloirs il corridoio
le toit les toits il tetto
la mairie les mairies il municipio
la bibliothèque les bibliothèques la biblioteca
le marché les marchés il mercato
le supermarché les supermarchés il supermercato
le terrain de football les terrains de football il campo da calcio/football
la banque les banques la banca
la route

(l'avenue, le boulevard*)

les routes

(les avenues, les boulevards)

la strada (* strada grossa)
le parking les parkings il parcheggio
la place les places la piazza
l'hôpital les hôpitaux l'ospedale
l'aéroport les aéroports l'aeroporto
la gare les gares la stazione del treno
l'arrêt de bus les arrêts de bus la fermata del bus
l'école les écoles la scuola
l'université les universités l'università
le théâtre les théâtres il teatro
le restaurant les restaurants il ristorante
la boulangerie les boulangeries la panetteria
l'hôtel les hotels l'hotel, il motel
le parc les parcs il parco
l'église les églises la chiesa (vedi spagnolo "iglesia")
le gratte-ciel les gratte-ciel il grattacielo
la villa les villas la villa
la montagne les montagnes la montagna
la colline les collines la collina
la plaine les plaines la pianura
la mer les mers il mare
la rivière les rivières il fiume
le lac les lacs il lago
la plage les plages la spiaggia
la forêt les forets la foresta
le volcan les volcans il vulcano
le désert les déserts il deserto
la savane les savanes la savana
la ville les villes la città
la campagne les campagnes la campagna

Nomi di mobili, piccoli oggetti e attrezzi non tecnologici e analogici, mezzi di spostamento

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Vocabolo Plurale Traduzione
la voiture

(électrique)

les voitures

(électriques)

la macchina/automobile (elettrica)
le char les chars la carrozza
le vélo les vélos la bicicletta
le scooter les scooters lo scooter
la moto les motos la motocicletta
l'avion les avions l'aereo
l'hélicoptère les hélicoptères l'elicottero
le camion les camions il camion/furgone
le plat les plats il piatto
la fourchette les fourches la forchetta
la cuillère les cuillères il cucchiaio
le couteau les couteaux il coltello
le pot les pots la pentola
la poêle/la casserole les casseroles la padella
la boussole les boussoles la bussola
la clé les clés la chiave inglese
le clou les ongles il chiodo
la bouteille les bouteilles la bottiglia
le parapluie les parapluies l'ombrello
la porte les portes la porta
la fenêtre les fenêtres la finestra
le stylo les stylos la penna
le crayon les crayons la matita
la feuille les feuilles il foglio
la boîte les boîtes la scatola/cassa
la couverture les couvertures la coperta
la table les tables la tavola/il tavolo
la chaise les chaises la sedia
le canapé;

le fauteuil

les canapés;

les fauteuils

la poltrona
le tapis les tapis il tappeto
la peinture les peintures il dipinto/quadro
le vase (le pot*) les vases (les pots) il vaso (*da fiori)
la librairie les librairies la libreria
l'évier les éviers il lavello
le miroir les miroirs lo specchio
la clé les clés la chiave

Nomi di oggetti tecnologici digitali

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Vocabolo Plurale Traduzione
l'ordinateur les ordinateurs il computer
le téléphone les téléphones il telefono
le smartphone les smartphones lo smartphone
l'horloge numérique les horloges numériques l'orologio digitale
l'imprimante les imprimantes la stampante
le mixeur les mixeurs il frullatore/mixer
le four les fours il forno
le four à micro-ondes les fours à micro-ondes il forno a microonde
le lecteur de musique les lecteurs de musique il riproduttore musicale
la télé[vision] les téléviseurs la televisione
le climatiseur les climatiseurs il condizionatore (d'aria),

il climatizzatore

le réfrigérateur (frigo) les réfrigérateurs (frigos) il frigo[rifero]
le congélateur les congélateurs i freezer/congelatore
le routeur les routeurs il router
la lampe les lampes la lampada
la torche électrique les torches électriques la torcia (elettrica)
la radio les radios la radio
l'appareil photo[graphique] les appareils photo la macchina fotografica
le caméscope les caméscopes la telecamera
la prise électrique les prises électriques la presa elettrica
la machine à laver les machines à laver la lavatrice
le lave-vaisselle les lave-vaisselle la lavastoviglie

Parti del corpo

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Vocabolo Plurale Traduzione
le corps les corps il corpo
la tête les têtes la testa
l'oeil les yeux l'occhio
l'oreille les oreilles l'orecchio
le cheveu les cheveux i capelli
le nez les nez il naso
la bouche les bouches la bocca
la lèvre les lèvres il labbro
la dent les dents il dente
la langue les langues la lingua
le menton les mentons il mento
le cou les cous il collo
la poitrine les poitrines il petto
le sein les seins il seno
l'abdomen les abdomens l'addome
l'organe génital les organes génitaux l'organo genitale
le pénis (* la bite) les pénis il pene (* volgare)
le vagin (* la chatte) les vagins la vagina (* eufemistico)
le bras les bras il braccio
le coude les coudes il gomito (spagnolo: el codo)
la main les mains la mano
la paume

(de la main)

les paumes

(de la main)

il palmo (della mano)
le doigt

(de la main)

(de pied/orteil)

les doigts

(de la main)

de pied (oreils)

il dito

(della mano/del piede)

le dos les dos la schiena
la fesse (le cul*) les fesses chiappa (* volgare)
la jambe les jambes la gamba
le genou les genoux il ginocchio
le pied les pieds il piede
la plante du pied les plantes du pied la pianta del piede
le talon les talons il tallone/calcagno
le muscle les muscles i muscoli
le cœur les cœurs il cuore
le cerveau les cerveaux il cervello
le poumon les poumons i polmoni
l'estomac les estomacs lo stomaco
le rein les reins i reni
le foie les foies il fegato
le nerf les nerfs i nervi
la veine les veines la vena

Cibi (inclusa dei frutti e dolci), bevande, condimenti e ingredienti

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Vocabolo +plurale Traduzione
l'eau minérale l'acqua minerale
le vin blanc il vino bianco
la bière la birra
le thé au beurre il tè al burro
le café express il caffè espresso
le cappuccino il cappuccino
le beurre il burro
la farine intégrale la farina integrale
le pain il pane
l'huile épicée l'olio piccante
le vinaigre blanc l'aceto bianco
la cassonade lo zucchero di canna
le gros sel il sale grosso
l'œuf > les œufs l'uovo
le gâteau au chocolat

> les gâteaux au chocolat

la torta di cioccolato
le lait partiellement écrémé il latte parzialmente scremato
les spaghettis

à la sauce tomate

gli spaghetti con

salsa di pomodoro

le sushi nigiri il sushi nigiri
le sashimi il sashimi
la pizza margherita la pizza margherita
la viande (le porc*) la carne (*di porco/maiale)
les pommes de terre sautées

à la mayonnaise

la patate fritte con

maionese

les légumes bouillis le verdure cotte
le bacon il bacon
le gingembre lo zenzero
la tomate > les tomates il pomodoro
l'aubergine > les aubergines la melanzana
la citrouille > les citrouilles la zucca
le concombre > les concombres il cetriolo
le fromage il formaggio
le poivre noir il pepe nero
le piment > les piments il peperoncino/chili
la pomme rouge > les pommes rouges la mela rossa
la banane > les bananes la banana
la poire > les poires la pera
l'ananas > les ananas l'ananas
la carotte > les carottes la carota
le melon d'eau > les melons d'eau l'anguria/cocomero
le kiwi > les kiwis il kiwi
la pêche > les pêches la pesca
le biscuit > les biscuits il biscotto
la confiture de fraise la marmellata di fragole
l'ail l'aglio
l'oignon > les oignons la cipolla
Vocabolo Plurali Traduzione
le chien les chiens il cane
le chat les chats il gatto
le canard les canards l'anatra
le cygne les cygnes il cigno
le poisson les poissons il pesce
le crabe les crabes il granchio
la pieuvre/le poulpe les pieuvres/les poulpes il polpo/polipo/piovra
le lion les lions il leone
l'oiseau les oiseaux l'uccello
l'aigle les aigles l'aquila
le tigre les tigres la tigre
le zèbre les zèbres la zebra
la girafe les girafes la giraffa
le chameau les chameaux il cammello
l'âne les ânes l'asino
le cheval les chevaux il cavallo
l'écureuil les écureuils lo scoiattolo
le loup les loups il lupo
l'ours les ours l'orso
le serpent les serpents il serpente
la grenouille les grenouilles la rana
la vache les vaches la mucca/vacca
la chèvre les chèvres la capra
le cochon les cochons il porco/maiale
le renard les renards la volpe
l'araignée les araignées il ragno
le moustique les moustiques la zanzara
le papillon les papillons la farfalla
l'abeille les abeilles l'ape
le scorpion les scorpions lo scorpione
le singe les singes la scimmia
l'éléphant les éléphants l'elefante
le rhinocéros les rhinocéros il rinoceronte
le panda les pandas il panda
le hibou les hiboux il gufo
le corbeau les corbeaux il corvo

Stati principali e nome della capitale

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Stato Nome della

capitale (italiano)

Nome della

capitale (francese)

Traduzione stato e popolo
le Mexique Città del Messico Ville de Mexico Messico > i messicani
l'Argentine Buenos Aires Buenos Aires Argentina > gli argentini
l'Équateur Quito Quito Ecuador > gli ecuadoriani/ecuadoregni
la Colombie (Santa Fé de) Bogotà (Santa Fé de) Bogotà Colombia > i colombiani
Panama Panamà (Panama City) Ville de Panama Panama > i panamensi
Cuba L'Avana La Havane Cuba > i cubani
Porto Rico San Juan San Juan Puerto Rico > i puertoricani
les Caraïbes - - - - - - i Caraibi > i caraibici

(le Antille)

les Bahamas Nassau Nassau le Bahamas > i bahamiani
le Venezuela Caracas Caracas Venezuela > i venezuelani
le Chili Santiago del Chile Santiago du Chili Cile > i cileni
le Pérou Lima Lima Perù > i peruviani
le Paraguay Asunción Asuncion Paraguay > i paraguaiani
l'Uruguay Montevideo Montevideo Uruguay > gli uruguaiani
le Brésil Brasilia Brasilia Brasile > i brasiliani
Angola Luanda Luanda Angola > gli angolani
Mozambique Maputo Maputo Mozambico > i mozambicani
Timor Oriental Dili Dili Timor-Leste, Timor Est > i timore(n)si
le Portugal Lisbona Lisbonne Portogallo > i portoghesi
l'Italie Roma Rome Italia > gli italiani
l'Allemagne Berlino Berlin Germania > i tedeschi
la France Parigi Paris Francia > i francesi
la Belgique Bruxelles Burxelles Belgio > i belgi
le Luxembourg Lussemburgo Luxembourg Lussemburgo > i lussemburghesi
l'Espagne Madrid Madrid Spagna > gli spagnoli
la Roumanie Bucarest Bucarest Romania > i romeni/rumeni
la Grèce Atene Athènes Grecia > i greci
l'Angleterre Londra Londres Inghilterra > gli inglesi
l'Irlande Dublino Dublin Irlanda > gli irlandesi
Les Etats-Unis

d'Amérique

Washington

(District of Columbia)

Washington

(District de Colombie)

Stati Uniti d'America > gli statunitensi
le Canada Ottawa Ottawa Canada > i canadesi
la Russie Mosca Moscou Russia > i russi
l'Ukraine Kiev Kiev Ucraina > gli ucraini
l'Arabie Saoudite Riad Riyad Arabia Saudita > i sauditi
l'Egypte Il Cairo le Caire Egitto > gli egiziani
l'archipel de

la Polynésie

- - - - - - Arcipelago della Polinesia > i polinesiani
l'Indonésie Jakarta Jakarta Indonesia > gli indonesiani
Les Philippines Manila Manille Filippine > i filippini
l'Australie Canberra Canberra Australia > gli australiani
la Nouvelle-Zélande Wellington Wellington Nuova Zelanda > i neozelandesi
la République Populaire

de Chine

Pechino/Beijing Pékin Repubblica Popolare Cinese > i cinesi
le Japon Tokyo Tokyo Giappone > i giapponesi
la Corée du Sud Seul Séoul Corea del Sud > i sudcoreani
le Vietnam Hanoi Hanoï Vietnam > i vietnamiti
le Myanmar/la Birmanie Naypyidaw ("nepidò") Naypyidaw Myanmar/Birmania > i birmani
le Cambodge Phnom Penh Phnom Penh Cambogia > i cambogiani
la Thaïlande Bangkok Bangkok Thailandia > i thailandesi
la Mongolie Ulan Bator Ulan Bator Mongolia > i mongoli
l'Inde Nuova Delhi New Delhi India > gli indiani
le Pakistan Islamabad Islamabad Pakistan > i pakistani/pachistani
le Bangladesh Dhaka Dhaka Bangladesh > i bengalesi
la Turquie Ankara Ankara Turchia > i turchi
le Nigeria Abuja Abuja Nigeria > i nigeriani
l'Éthiopie Addis Abeba Addis Ababa Etiopia > gli etiopi
l'Algérie Algeri Alger Algeria > gli algerini
la Tanzanie Dodoma Dodoma Tanzania > i tanzani
le Kenya Nairobi Nairobi Kenya > i kenioti/keniani
la République Démocratique

du Congo

Kinshasa Kinshasa Repubblica Democratica del Congo

> i congolesi

le Madagascar Antananarivo Antananarivo Madagascar > i malgasci
le Cameroun Yaoundé Yaoundé Camerun > i camerunesi
le Niger Niamey Niamey Niger > i nigerini
le Burkina Faso Ouagadougou Ouagadougou Burkina Faso > i burkinabé
le Mali Bamako Bamako Mali > i maliani
le Sénégal Dakar Dakar Senegal > i senegalesi
le Tchad N'Djamena N'Djaména Chad > i chadiani
le Rwanda Kigali Kigali Ruanda > i ruandesi
le Burundi Gitega Gitega Burundi > i burundesi
le Bénin Porto Novo (; Cotonou) Porto Novo (; Cotonou) Benin > i beniniani/beninesi
le Gabon Libreville Libreville Gabon > i gabonesi
l'Afrique du Sud Pretoria Pretoria Sudafrica > i sudafricani
l'archipel des Seychelles Victoria Victoria Seychelles > i seicellesi
Vanuatu Port Vila Port Vila Vanuatu > i vanuatiani
Haïti Port-au-Prince Port-au-Prince Haiti > gli haitiani

Nomi di entità e organizzazioni sovranazionali e internazionali

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Organizzazione Traduzione
Organisation des Nations Unies Organizzazione delle Nazioni Unite
Union Européenne Unione Europea
Union Africaine Unione Africana
Organisation du Traité de l'Atlantique Nord Organizzazione del Trattato dell'Atlantico Settentrionale
G8 G8
BRICS BRICS
Banque Mondiale Banca Mondiale
Fond monétaire international Fondo Monetario Internazionale
Association des Nations de l'Asie du Sud-Est Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico
Organisation Mondiale de la Santé Organizzazione Mondiale della Salute
L'organisation de Commerce Mondial Organizzazione Mondiale del Commercio
Organisation Internationale de Police Criminelle Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale
Organisation Internationale de la Francophonie Organizzazione Internazionale della Francofonia
Communauté des Pays de Langue Portugaise Comunità di Paesi di Lingua Portoghese
Commonwealth des Nations Commonwealth delle Nazioni
Mouvement International de la Croix-Roug

et du Croissant-Rouge

Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa
Cour Pénale Internationale Corte Penale Internazionale
Organisation des Nations Unies pour l'éducation,

la Science et la Culture

Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura
Le Fonds des Nations Unies pour l'Enfance Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia

Aggettivi (esclusi i colori)

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Vocabolo Plurale Traduzione
beau > belle beaux > belles bello
laid > laide laids > laides brutto
bon > bonne bons > bonnes buono
mauvais > mauvaise mauvais > mauvaises cattivo
grand > grande grands > grandes alto (persone)
haut > haute hauts > hautes alto (oggetti)
petit > petite petits > petites basso (persone)
bas > basse bas > basses basso (oggetti)
long > longue longs > longues lungo
court > courte courts > courtes corto
grand > grande;

gros > grosse

grands > grandes

gros > grosses

grande;

grosso

énorme énormes enorme
solide solides solido
liquide liquides liquido
dur > dure durs > dures duro
doux > douce doux > douces morbido
sucrè > sucrée sucrés > sucrées dolce
salé > salée salés > salées salato
amer > amère

(!!! amare: aimer)

amers > amères amaro
facile faciles facile
difficile difficiles difficile
chaud > chaude chauds > chaudes caldo
froid > froide froids > froides freddo
épais > épaisse épais > épaisses spesso
mince minces sottile
timide timides timido
intelligent > intelligente intelligents > intelligentes intelligente
stupide stupides stupido
corageux > corageuse corageux > corageuses coraggioso
qualifié > qualifiée qualifiés > qualifiées abile
fâché > fâchée fâchés > fâchées arrabbiato
triste tristes triste
heureux > heureuse heureux > heureuses felice/allegro
mince minces magro
gras > graisse gras > graisses grasso
riche riches ricco
pauvre pauvres povero
Vocabolo Plurali Traduzione
blanc > blanche blancs > blanches Bianco
noir > noire noirs > noires Nero
rouge rouges Rosso
rose roses Rosa
orange oranges Arancione
jaune jaunes Giallo
vert > verte verts > vertes Verde
bleu > bleue bleus > bleues Blu
bleu clair > bleue clair bleus clair > bleues clair Azzurro
violet > violette violets > violettes Viola
gris > grise gris > grises Grigio
marron; brun marrons; bruns Marrone
couleur café couleur café Color caffè
couleur dorée couleur dorée Color oro

Categorie grammaticali

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Vocabolo Plurale Traduzione
l'article déterminant et indéterminatif les articles déterminatifs et indéterminatifs l'articolo determinato e indeterminativo
l'adjectif les adjectifs l'aggettivo
le genre masculin

et féminin

- il genere maschile e femminile
la préposition simple et articulée les prépositions simples et articulées la preposizione semplice e articolata
le verbe transitif et intransitif les verbes transitifs et intransitifs il verbo transitivo e intransitivo
le verbe principal et auxiliaire les verbes principaux et auxiliaires il verbo principale e ausiliare
le pronom personnel et démonstratif les pronoms personnels et démonstratifs il pronome personale e dimostrativo
le nom singulier et pluriel - il numero singolare e plurale
l'objet direct et indirect les objets directs et indirects il soggetto e oggetto diretto
le complément les compléments il complemento
la diathèse active et passive - la diatesi attiva e passiva
le nombre ordinal et cardinal les nombres ordinaux et cardinaux il numero ordinale e cardinale
la conjonction de coordination

et de subordination

les conjonctions de coordination

et de subordination

la congiunzione coordinante e subordinante
l'adverbe les adverbes l'avverbio

Convenevoli diffusi in francese

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Convenevoli/espressioni Traduzione
Salut! Ciao!
Allô! (raro) Ciao!
Salut à tous! Ciao a tutti/e!
Bonjour Buongiorno!
Bonjour, Monsieur (Madame)! Buongiorno, signore (signora)!
Bienvenue en France! Benvenuto/i/a/e in Francia!
Bienvenue à tout! Benvenuti a tutti!
Comment vas-tu/vous (aujourd'hui)? Come stai/state (oggi)?
Tout va bien? (Va) tutto bene?
Je vais bien/Ca va bien. Sto bene.
Quoi de neuf? Cosa c'è di nuovo?
Merci (beaucoup). (Molte) grazie.
De rien. Di niente.
Bonne journée! Au revoir! Tchao!* Buona giornata! Arrivederci! (* informale)
À plus tard! A più tardi! / Ci vediamo dopo!
À bientôt! A presto!
A demain matin! Ci vediamo domani (mattina)!
À la prochaine! Alla prossima!
À lundi! Rendez-vous lundi prochain! A lunedì prossimo! Ci vediamo lunedì!
Rendez-vous lundi (matin)! Ci vediamo lunedì mattina!
Adieu! Arrivederci (senza più reincontrare)! Addio!
Je suis (vraiment) désolé! opp. Désolé(e)* Scusa (tantissimo) (* femminile)
Bon appétit (à tous)! Buon appetito (a tutti)!
Toutes nos félicitations! Congratulazioni! ("Felicitazioni!")
Excusez-moi monsieur/madame, ... Scusi signore/a, ... [per attirare l'attenzione]
Bonne après-midi (à tous)! Buon pomeriggio (a tutti)!
Bonsoir (à tous)! Buona sera (a tutti)!
Bonne nuit! Buonanotte!
Quelle heure est-il (là-bas)? Che ore sono (lì)?
Cher ami, ... Caro amico, ...
Chère Madame, ... Cara signora, ...
Bon/Joyeux anniversaire! Buon compleanno!
Bon voyage (à tous)! Buon viaggio (a tutti)!
Bonne année (à tous)! Buon anno nuovo (a tutti)!
Bonne chance! Buona fortuna!
Aucun problème! Pas de probléme Nessun problema!
Oui
Non No
Aide moi (s'il te plaît) Aiutami (per favore)!
J'ai (vraiment) faim Ho (molta) fame
J'ai (très) soif Ho (molta) sete
J'ai (vraiment) froid Ho (molto) freddo
Je ne parle pas bien le français Non parlo bene il francese
Comment dit-on X en français? Come si dice X in francese?
Pouvez-vous parler un peu d'anglais? Parli un po' di inglese?
  1. ^ Da notare le costruzioni con l'articolo determinativo posto tra monsieur (madame, mademoiselle) e il nome: monsieur le directeur, monsieur le professeur, messieurs les voyageurs (i signori viaggiatori), Madame la Comtesse, mademoiselle votre tante (= la signorina vostra zia), etc.
  2. ^ Dictionnaire des difficultés de la langue française, Larousse, 1971.
  3. ^ Con queste espressioni "molto" si traduce bien (avoir bien faim, bien soif, bien sommeil), etc.
  4. ^ Enea Balmas, Renato Penati, Le français langue 2, Ghisetti e Corvi editori, Milano, 1973, pag. 50
  5. ^ I nomi e gli aggettivi in -teur hanno il femminile in -trice quando non hanno lo stesso tema del verbo da cui derivano. Ad esempio lecteur fa lectrice poiché non deriva dalla radice del verbo lire, mentre menteur fa menteuse al femminile poiché ha la stessa radice del verbo mentir. Prendono invece la e: meilleur (meilleure), majeur (majeure) e mineur (mineure).
  6. ^ Fanno eccezione e prendono la "s" del plurale: bal (festa da ballo), cal (callo), carnaval (carnevale), chacal (sciacallo), festival (festival), final (finale), glacial (glaciale), naval (navale).
  7. ^ Sette nomi in -ou prendono la x al plurale: bijou (gioiello), chou (cavolo), caillou (sasso), genou (ginocchio), hibou (gufo), joujou (balocco), pou (pidocchio).
  8. ^ Par coeur significa "a memoria" ed equivale all'inglese by heart.
  9. ^ Tutti i nomi di feste sono femminili, in quanto è sottinteso fête de (festa di). Così abbiamo la Toussaint (Ognissanti), la Saint-Joseph, etc. Les Pâques (la Pasqua) è plurale.
  10. ^ Avoir affaire à quelqu'un = avere a che fare, vedersela con qualcuno. Ce n'est pas une affaire = non è un problema. Connaître son affaire = sapere il fatto proprio. Mettre une affaire sur le tapis = mettere un affare, un problema sul tappeto (espressione usata in senso figurato, con il significato di "portare in discussione, proporre o provocare la trattazione di un problema". È un'espressione francese presa dal linguaggio diplomatico e poi passata anche in italiano).
  11. ^ Course contre la montre = "corsa a cronometro"; "lotta contro il tempo" (in senso figurato).
  12. ^ La preposizione à si usa davanti ad infinito quando in italiano c'è "da" (esempio: il n'y a rien à faire = non c'è nulla da fare.).
  13. ^ "Fra" in senso temporale si traduce con dans: "dans deux jours".
  14. ^ "Fa" in senso temporale si rende con il y a (es.: il y a trois jours = tre giorni fa).
  15. ^ La preposizione "de" (anziché par) introduce il complemento di agente con alcuni participi passati, quando si vuole insistere più sullo stato che sull'azione o quando indicano un "sentimento": suivi, accompagné, entouré, précédé, environné, frappé, suivi, connu.
  16. ^ En precede immediatamente il complemento (es.: en classe, en voiture, en bonne compagnie). En traduce anche la preposizione italiana "da" con il significato di "in qualità di" (es.: je te parle en ami). Con questo significato en viene dopo i verbi se déguiser (= mascherarsi), se masquer, se costumer.
  17. ^ La preposizione par può introdurre vari complementi: di mezzo (es.: par train, par avion, etc.; ma:avec la voiture); di luogo (es.: par mer = per mare); di agente (j'ai été grondé par ma mère = sono stato rimproverato da mia mamma); di causa (es.: par cette pluie je ne sortirai pas = con questa pioggia non uscirò); di maniera (es.: maman l'a calmé par la douceur = la mamma lo ha calmato con dolcezza). Si dice anche: par exemple (per esempio), par hasard (per caso), par coeur (a memoria).
  18. ^ Parmi significa "in mezzo a" (es.: parmi la foule = tra la folla)
  19. ^ Vers indica direzione materiale (es.: vers la campagne), mentre envers indica direzione morale (es.: envers moi).
  20. ^ Molte preposizioni vanno usate da sole, a differenza dell'italiano, come negli esempi seguenti: devant moi, avant le dîner, sans vous, après cela, derrière la table, sous le parquet, sur les meubles, contre moi, devant la voiture. Ma altre si usano con de: hors de la chambre, autour de la table, près de sa mère, à côté de la fenêtre, au lieu de l'argent, au milieu de la foule, avant de partir.
  21. ^ In frasi negative si (anziché aussi) + aggettivo + que.
  22. ^ In francese si ripete l'articolo determinativo (esempio: la chose la plus importante = la cosa più importante).
  23. ^ Si riportano qui alcuni esempi con i comparativi e i superlativi. Antoine est plus gentil que Pierre (= Antonio è più gentile di Pietro); Antoine est aussi gentil que Pierre (= Antonio è tanto gentile quanto Pietro); Antoine n'est pas si gentil que Pierre (= Antonio non è tanto gentile quanto Pietro); Antoine est moins gentil que Pierre (= Antonio è meno gentile di Pietro). Antoine est très (fort, bien, etc.) gentil (= Antonio è molto gentile; gentilisimo). Antoine est l'homme le plus gentil (o: le plus gentil = Antonio è l'uomo più gentile; o: è il più gentile). Ici il y a plus de livres que de cahiers (= qui ci sono più libri che quaderni); ici il y a autant de livres que de cahiers (= qui ci sono tanti libri quanti quaderni); ici il y a moins de livres que de cahiers (= qui ci sono meno libri che quaderni).
  24. ^ Si ricordi che in francese quando ci sono due dimostrativi si rendono nel seguente modo: ad esempio " ce champion-ci et celui-là (questo e quel campione); cette équipe-ci et celle-là (questa e quella squadra), etc.
  25. ^ Quando tous è pronome si pronuncia: "tùs".
  26. ^ Da ricordare l'uso di tous con il significato di "ogni": tous les trois jours (ogni tre giorni); tous les deux mètres (ogni due metri), etc.
  27. ^ Si ricordano le seguenti espressioni con tout: tout à fait (= completamente), après tout, tout compris (= tutto compreso); en tout (= in totale); c'est tout (= è tutto, nient'altro); ce n'est pas tout (= non è tutto); en tout cas (= in ogni caso); à tout prendre (= tutto sommato, tutto considerato).
  28. ^ Si notino le differenze fra tous e tout le monde. Ad esempio nella frase "mes amis étaient tous là" tous si riferisce a "mes amis". Nella frase "tout le monde était là" tout le monde significa "tutti" in senso generale.
  29. ^ Les quelques = i pochi, le poche. Quelque (invariabile).......que = per quanto + congiuntivo (es.: quelque poli qu 'il soit....= per quanto educato sia...).
  30. ^ Si considerino le seguenti due frasi: "je le dirai à n'importe qui" e "je le dirai à quiconque m'écoutera". Nella prima il pronome "chiunque" è reso con n'importe qui poiché non lega due proposizioni come invece nel secondo caso in cui "chiunque" è reso con quiconque.
  31. ^ Alcuni esempi con i pronomi relativi. "Un homme dont le fils je connais depuis lontemps" (= un uomo il cui figlio conosco da lungo tempo). "C'est un roman de Simenon qu'on a porté à l'écran" (= è un romanzo di Simenon che si è portato sullo schermo). "Le femme que tu connais" (= la donna che conosci)". "Les chiens auxquels je donne du sucre" (= i cani ai quali do dello zucchero). "La camarade avec qui elle travaille (= la compagna con cui lavora). "À quoi pensez-vous?" (= A che cosa pensate?). "J'ai vu l'homme qui m'avait écrit" (= ho visto l'uomo che mi aveva scritto).
  32. ^ quel, quels; quelle, quelles. Lequel, lequels; laquelle, lesquelles.
  33. ^ Quel può essere anche aggettivo esclamativo (es.: quel plaisir! ; quelles jolies filles!).
  34. ^ Si riportano qui esempi dell'uso dei pronomi interrogatvi. Que proposez-vous? (= che proponete?). Qu'est-ce que vous proposez? (= che cosa proponete?). Qu'est-ce qui se passe? (= che succede?). À qui penses-tu? (= a chi pensi?). À quoi penses-tu? (= a che pensi?). Pourquoi a-t-il fait cela? (= perché ha fatto ciò?). De qui s'agit-il? (= di chi si tratta?). De quoi s'agit-it? (= di che cosa si tratta?). Poiché nella forma composta l'inversione interrogativa è data da est-ce abbiamo: qui aimez- vous? = qui est-ce que vous aimez?; que pense-t-il? = qu'est-ce qu'il pense?.
  35. ^ En même temps (= nel contempo); c'est la même chose (= fa lo stesso).
  36. ^ La voce francese è così vicina all'italiano 'pertanto' che si è tentati di attribuirle il significato di quest'ultimo, che va tradotto invece par conséquent, donc, par suite, aussi.
  37. ^ Enea Balmas, Renato Penati; Le français langue 2, Ghisetti Corvi editori, pag.268-269, Milano, 1973.
  38. ^ Si usa nelle interrogative dirette ed indirette. (Es.: Comment allez-vous? = come state?. Je me demande comment je pourrai faire = mi domando come potrò fare).
  39. ^ Usato per introdurre proposizioni interrogative dirette ed indirette. Con pourquoi è obbligatoria la ripetizione del soggetto: "pourquoi Antoine s'impatiente-t-il?". Nelle interrogative indirette: "il me demanda pourquoi je ne voulais pas sortir".
  40. ^ À jamais = per sempre.
  41. ^ Le français langue 2, Enea Balmas, Renato Penati, Ghisetti e Corvi editori, Torino, 1973.
  42. ^ « À vélo » ou « en vélo » ? - Orthographe
  43. ^ In francese si dice "la guerre de + il numero dell'anno", senza usare la prepsizione articolata du (= del) come in italiano (es.: la guerre de 1915).
  44. ^ " A mano a mano" si traduce au fur et à mesure.
  45. ^ In senso distributivo si dice però par an, par mois, par semaine, par jour, etc. (all'anno, al mese, alla settimana, al giorno, ecc.).
  46. ^ Alla prima persona si usa: est-ce que je ne.....
  47. ^ Si notino le espressioni con que dopo i "verbi di opinione": je pense que oui, je crois que non, etc.
  48. ^ Oltre ai verbi regolari, la lingua francese ha molti verbi irregolari. Grammatica - Verbi francesi: tutte le coniugazioni e i tempi
  49. ^ In inglese corrisponde al presente continuo: to be + verbo in -ing.
  50. ^ In inglese corrisponde alle espressioni to be about + infinito o to be going to + infinito.
  51. ^ altre forme: C'est moi, c'est toi, c'est lui (elle), c'est nous, c'est vous, ce sont eux (elles). Est-ce moi?; ce n'est pas moi; n'est-ce pas moi?.
  52. ^ Dizionario francese, I Garzantini, Milano, 2008.
  53. ^ Da notare che nelle interrogative indirette "perché si traduce pourquoi.
  54. ^ Da notare l'uso della seminegazione ne nella comparativa affermativa.
  55. ^ Dizionario francese, I Garzantini, Milano, 2008, pag.394-395.
  56. ^ Enea Balmas, Renato Penati; Le français langue 2, Ghisetti Corvi editori, pag.127-128, Milano, 1973.
  57. ^ Quando si indica una data, non si mette alcuna preposizione davanti al mese o al millesimo. Nelle date "mille" = mil.
  58. ^ Da notare che in francese, a differenza dell'italiano, il pronome complemento oggetto precede il pronome complemento di termine: le lui.
  59. ^ Enea Balmas, Renato Penati, Le français langue 2, pag.170, Ghisetti Corvi editori, Milano, 1973.
  60. ^ Di qui deriva in italiano il francesismo "non me ne voglia", cioè "non ce l'abbia con me".
  • Carlo Tagliavini, Le origini delle lingue neolatine, Pàtron, Bologna, 1949
  • W. D. Elcock, Le lingue romanze, Japadre, Roma, 1975
  • Domenico Pezzini, Storia della lingua inglese, La Scuola, Brescia, 1981
  • Paolo Ramat, Introduzione alla linguistica germanica, Il Mulino, Bologna, 1986
  • Enea Balmas, Grammatica essenziale francese, De Agostini, Novara, 2007
  • Lidia Parodi, Marina Vallacco, Nouvelle grammaire savoir-faire, CIDEB, ISBN 978-88-530-0972-2

Voci correlate

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