Guerra di mafia di Togliatti
Guerra di mafia di Togliatti | ||||
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Il Vicolo degli eroi in cui sono sepolti i boss mafiosi uccisi nel conflitto | ||||
Data | 1992-2008 | |||
Luogo | Togliatti, Russia | |||
Casus belli | Nascita di nuovi gruppi criminali e lotta per il controllo delle attività illecite e di AvtoVAZ | |||
Esito | Vittoria del governo russo, tutti i gruppi criminali furono decimati dalle sparatorie e dagli arresti | |||
Schieramenti | ||||
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Comandanti | ||||
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Perdite | ||||
+500 morti[1] | ||||
Voci di guerre presenti su Wikipedia | ||||
La guerra di mafia di Togliatti fu un violento conflitto della mafia russa avvenuto tra gli anni '90 ed i 2000, che ha coinvolto numerose organizzazioni criminali nate tra gli anni '80 ed i '90 nell'omonima città russa.
Storia del conflitto
[modifica | modifica wikitesto]Alla fine degli anni '80, un gruppo di veterani della guerra sovietico-afghana, i Volgovskaya (il nome deriva dal nome dell'hotel in cui i membri del gruppo si sono riuniti e hanno formato l'organizzazione, l'hotel Volga), prese il controllo del mercato nero.[2] La banda iniziò a creare le proprie imprese, principalmente legate al business automobilistico. Inoltre, riuscì a stabilire il controllo sulla tradizionale attività criminale di AvtoVAZ: la vendita di pezzi di ricambio rubati. Ma all'inizio degli anni '90, la banda non era ancora riucita a conquistare la vendita di autovetture. Il massimo che era loro concesso per il momento era quello di derubare gli acquirenti di auto private, ma al di fuori del territorio dello stabilimento.[2]
Nel '92, la banda riuscì a conquistare il mercato delle autovetture e riuscì a crearsi diverse imprese espandendosi in tutta la città. Ma sempre negli anni '90 iniziarono a nascere nuovi gruppi criminali i quali volevano scacciare il gruppo dominante, così il 16 settembre del 1992 inizia il conflitto con l'uccisione di un boss del gruppo Volgovskaya insieme a 4 suoi amici e il ferimento della sua guardia del corpo.[3] Tra il 3 novembre e il 13 novembre dello stesso anno, vengono uccisi altri due leader dei Volgovskaya.[4] I Volgovskaya, per la guerra, fondarono un'alleanza col gruppo Slonovskaya, detti gli elefanti, la più potente organizzazione criminale nella regione del Rjazan. In pochi anni il conflitto provoca diverse vittime. Il 13 marzo del 1993 avviene una violenta sparatoria tra i Volgovskaya e una banda rivale, circa 50 persone rimangono ferite, la strage è stata evitata grazie a una veloce risposta delle forze dell'ordine.[5] Il 25 novembre del 1993, un commando armato del gruppo Slonovskaya a colpi di fucile d'assalto devasta un bar al cui interno erano presenti diversi membri di un gruppo rivale tra cui il loro leader, 8 persone rimangono uccise e altre 9 ferite, ma il leader del gruppo riesce a salvarsi nascondendosi dietro al bancone del bar. Il 31 marzo del 1994, un leader del gruppo Slonovskaya viene ucciso con quattro colpi di pistola. Il 3 aprile del 1994, un membro di una banda rivale al gruppo Slonovskaya, il quale era anche un ex-calciatore, tenta di far saltare in aria una chiesa durante il funerale del leader dei Volgovskaya ucciso 4 giorni prima con all'interno un leader di una banda rivale utilizzando un ordigno esplosivo artigianale, ma la miccia dell'esplosivo si innesca e avviene una violenta esplosione che devasta diverse auto e il killer rimane ucciso.[6]
Il 9 maggio del 1994, un membro del gruppo Volgovskaya e veterano della guerra sovietico-afghana viene ucciso nel suo appartamento da una banda rivale.[7] La mattanza continuò e nel corso del tempo altri gruppi partecipano al conflitto, tra questi vi erano gruppi della mafia cecena composti da veterani della prima guerra cecena e anche alcuni gruppi di terroristi ceceni. Nel 1997, il governo russo decise di inviare 2.300 unità militari per pattugliare la città di Togliatti.[8] Il 24 aprile del 1998 viene ucciso il più potente boss russo di Togliatti, Dmitry Alexandrovich Ruzlyaev, detto Dima Bolshoi leader del gruppo Volgovskaya, insieme al suo autista, nella sparatoria viene ferito un attentatore che verrà in seguito arrestato.[9] Il 10 febbraio del 1999 fu provocato da alcuni mafiosi un incendio nell'edificio della direzione degli affari interni nella città di Samara, nell'incendio rimasero uccise 57 persone e più di 200 rimasero ferite, la maggior parte dei documenti che furono bruciati tracciavano lo schema delle attività dei gruppi criminali di AvtoVAZ.[10]
Il 22 maggio del 2000, Dmitry Vadimovich Ogorodnikov, maggiore di polizia, viene ucciso da 5 sicari del gruppo Volgovskaya i quali presero d'assalto il veicolo del maggiore con mitragliatrici scaricandogli contro interi caricatori, i colpi sparati furono una trentina, 28 dei quali colpirono Ogorodnikov uccidendolo sul colpo, in seguito i killer furono identificati dai testimoni e successivamente arrestati e condannati.[11] La guerra termina nel 2008 con tutti i leader dei gruppi arrestati o uccisi. Durante il conflitto, oltre che mafiosi, furono uccisi 4 giornalisti e due membri delle forze dell'ordine.[1]
Cimitero criminale
[modifica | modifica wikitesto]Nel cimitero di Banykinskoe ci sono due vicoli degli eroi, uno ufficiale in cui sono sepolti i soldati caduti in guerra, l'altro invece non ufficiale in cui sono sepolti i boss mafiosi caduti nel conflitto.[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Russian journalism comes under fire Paul Jenkins, BBC, 2 July 2004.
- ^ a b TOGLIATTI TAKES ON THE MAFIA, su europe.autonews.com. URL consultato il 23 ottobre 2021.
- ^ Togliatti criminal war, su rg.ru. URL consultato il 23 ottobre 2021.
- ^ Murders in Russia mafia war, su relga.ru. URL consultato il 23 ottobre 2021.
- ^ Ogorodnikov, Dmitry Vadimovich, su tltgorod.ru. URL consultato il 23 ottobre 2021.
- ^ Russian mafia war church explosion, su video.yandex.ru. URL consultato il 23 ottobre 2021.
- ^ Togliatti criminal civil war, su filmi-online.ru. URL consultato il 23 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2010).
- ^ TOGLIATTI MAFIA WAR, su europe.autonews.com. URL consultato il 23 ottobre 2021.
- ^ Murder of Dima Bolshoi, su tltgorod.ru. URL consultato il 23 ottobre 2021.
- ^ Samara GUVD incendio, su docs.cntd.ru. URL consultato il 23 ottobre 2021.
- ^ Убийство Дмитрия Огородникова, su oper-day.ru. URL consultato il 18 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
- ^ Crime cemetery in Russia, su mzk1.ru. URL consultato il 23 ottobre 2021.