HMS Trinidad (46)

HMS Trinidad
La Trinidad nel febbraio 1942 in Islanda
Descrizione generale
TipoIncrociatore leggero
ClasseCrown Colony
Proprietà Royal Navy
Identificazione46
Ordine1º dicembre 1937
CantiereDevonport Dockyard
Impostazione21 aprile 1938
Varo21 marzo 1941
Entrata in servizio14 ottobre 1941
IntitolazioneTrinidad
Destino finaleAffondata il 15 maggio 1942
Caratteristiche generali
Dislocamento8.530
Lunghezza169,3 m
Larghezza18,9 m
Pescaggiom
PropulsioneQuattro caldaie Admiralty ad olio combustibile
Quattro turbine a ingranaggi Parsons
Quattro eliche
72.500 Shp (54,1 MW)
Velocità33 nodi (61,12 km/h)
Autonomia6.520 mn a 13 nodi
Equipaggio907
Armamento
Armamentoalla costruzione:
  • 12 cannoni da 152,4 mm in torrette trinate
  • 8 cannoni da 102 mm in installazioni binate
  • 8 cannoni da 40 mm antiaerei Bofors in installazioni binate
  • 12 cannoni da 40 mm antiaerei Pom Pom in tre installazioni quadruple
  • 12 cannoni da 20 mm antiaerei in installazioni binate
  • 6 tubi lanciasiluri da 533 mm in due installazioni trinate
CorazzaturaCintura: 83 mm
Ponte: 51 mm
Torrette: 51 mm
Torre di comando: 102 mm
Mezzi aereiDue Supermarine Walrus
Note
MottoHave faith
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L'HMS Trinidad (Pennant number 46), terza nave da guerra britannica a portare questo nome, è stata un incrociatore leggero classe Crown Colony, tipo Fiji, della Royal Navy. Impostata nei cantieri di Devonport il 21 aprile 1938 venne varata il 21 marzo 1941 ed entrò in servizio il 14 ottobre seguente in piena seconda guerra mondiale.

La Trinidad durante la scorta ad un convoglio nell'Atlantico settentrionale

All'ingresso in servizio venne assegnata alla Home Fleet nel 10º Squadrone incrociatori con compiti di scorta ai convogli artici diretti in Unione Sovietica. Nel marzo 1942, mentre scortava il convoglio PQ-13, affrontò insieme alle altre navi della scorta un attacco di cacciatorpediniere tedeschi classe Narvik. La Trinidad affondò il cacciatorpediniere Z 26, lanciando successivamente una salva di siluri. Uno dei siluri, forse a causa del freddo, ebbe un malfunzionamento al giroscopio che lo condusse su una traiettoria ad arco colpendo quindi la stessa Trinidad e causando 32 morti. La nave venne trainata lontano dallo scontro in atto e successivamente fu in grado di procedere da sola verso Murmansk. Il sottomarino tedesco U-378 tentò di colpire la nave già danneggiata ma venne individuato e attaccato dal cacciatorpediniere Fury. All'arrivo nel porto sovietico ricevette delle riparazioni parziali[1].

La nave prese la via del ritorno il 13 maggio seguente, scortata dai cacciatorpediniere Foresight, Forester, Somali e Matchless. Altre navi della Home Fleet si trovavano a breve distanza pronte ad intervenire. La velocità della Trinidad era ridotta a 20 nodi a causa dei danni ricevuti. Il 15 maggio venne attaccata da più di venti bombardieri Junkers Ju 88. Tutte le bombe lanciate non colpirono la nave tranne una, che esplose a breve distanza dalla zona già danneggiata dell'incrociatore, causando un grave incendio. Sessantatré uomini dell'equipaggio morirono, inclusi venti sopravvissuti dell'incrociatore Edinburgh, affondato due settimane prima. La nave venne quindi abbandonata e affondata dai siluri della Matchless nelle acque a nord di Capo Nord.

  1. ^ Churchill, p. 306.
  • Winston Churchill, La seconda guerra mondiale: La svolta fatale, 6ª edizione, Milano, Arnoldo Mondadori, 1960. ISBN non esistente

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