Il ciclope (Redon)
Il ciclope | |
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Autore | Odilon Redon |
Data | 1914 |
Tecnica | Olio su tela |
Dimensioni | 64×51 cm |
Ubicazione | Museo Kröller-Müller, Otterlo |
Il ciclope è un dipinto di Odilon Redon risalente al 1895-1900 e custodito al Museo Kröller-Müller di Otterlo.
Descrizione
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Descrizione:
L'opera di Redon ritrae un mondo da sogno, abitato da fate, mostri, spiriti e altre figure fantastiche. Ciò lo rende tipicamente rappresentativo del simbolismo, un movimento artistico della fine del XIX secolo con una forte inclinazione verso il subconscio, lo straordinario e l'inspiegabile.
L'occhio In questo dipinto
il Ciclope Polifemo spia da dietro un'alta montagna la Nereide Galatea addormentata. Il soggetto di questo quadro è tratto dalla 12ª favola del libro XIII de "Le metamorfosi[1]" di Ovidio "Galatea, Aci e Polifemo[2]" L'amore del gigante con un occhio solo rimane non corrisposto, poiché Galatea preferisce il dio fluviale Aci. L'occhio innaturalmente grande è la parte più evidente del dipinto. Nell'opera di Redon, l'occhio è spesso una creatura indipendente e dominante, simbolo dell'anima umana e del mondo interiore misterioso e sconosciuto.
Colori vivaci
La minaccia del gigante, o meglio dell'occhio, che spia la donna nuda, è rafforzata dagli insoliti colori vivaci. Con questa rappresentazione personale e onirica di un tema del regno degli dei greci, Redon ha dipinto uno dei capolavori dell'arte simbolista.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le metamorfosi (Ovidio).
- ^ lartedeipazzi, Ovidio – Galatea, Aci e Polifemo, su l'arte dei pazzi, 23 novembre 2018. URL consultato il 21 gennaio 2024.