Il cimitero marino
Il cimitero marino | |
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Titolo originale | Le Cimetière marin |
Il cimitero marino di Sète Ce toit tranquille, où marchent des colombes, Entre les pins palpite, entre les tombes ; | |
Autore | Paul Valéry |
1ª ed. originale | 1920 |
1ª ed. italiana | 1935 |
Genere | poesia |
Sottogenere | poemetto |
Lingua originale | francese |
Il cimitero marino (Le Cimetière marin) è un poemetto in lingua francese di Paul Valéry pubblicato per la prima volta nel 1920.
Analisi
[modifica | modifica wikitesto]Le cimetière marin è un poemetto di 24 stanze, ciascuna contenente sei décasyllabe con schema metrico AABCCB. L'epigrafe riproduce i versi 62-63 della III Ode Pitia di Pindaro[1].
Valéry descrive un piccolo cimitero, posto in vicinanza del mare, dove le tombe, di colore bianco, risplendono fra i cipressi sotto la luce del sole che ricava incanti dalla vicina superficie del mare. Alla descrizione visiva, il poeta intercala riflessioni e pensieri sulla vita e sull'essere assoluto (rappresentato dal Sole), l'essere relativo all'uomo (il mare) e il non essere (il cimitero)[2][3]. I termini filosofici trovano, in questa poesia, un profondo senso poetico in quanto pensieri e ragionamenti sono riassorbiti di continuo nel fascino della contemplazione da cui sono nati[4].
Il cimitero del titolo è identificato col cimitero di Sète, la città natale di Paul Valéry: un cimitero destinato in passato alla sepoltura di marinai o viandanti, intitolato inizialmente a Saint-Charles (San Carlo) e ribattezzato nel 1945 «Cimetière marin» a cagione del poemetto di Valéry[5].
Il verso dal poemetto «Le vent se lève !… Il faut tenter de vivre !» è scolpito sulla pietra tombale dell'attore Gian Maria Volonté, sepolto nel cimitero dell'isola della Maddalena, e ha ispirato il regista Hayao Miyazaki per il suo film Si alza il vento.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Paul Valéry, Le cimetière marin, Paris: Émile-Paul Frères, 1920
- Paul Valéry, «Le cimetière marin». In: Paul Valéry, Charmes: ou poèmes, Paris: Edition de la Nouvelle Revue Française, 1922
- Paul Valéry, Il cimitero marino; traduzione metrica di Lionello Fiumi, Paris: Cahiers de "Dante", 1935
- traduzione di Alvaro Valentini; testo originale a fronte, Lanciano: Ed. di Nuvole, 1952
Il poemetto di Paul Valéry è pubblicato assieme a Il meriggio di un fauno di Stéphane Mallarmé tradotto ugualmente da Alvaro Valentini. Edizione di 300 esemplari numerati. L'edizione tête-bêche è a cura di Alessandro Caretta - traduzione di Mario Tutino; prefazione di Alessandro Parronchi, Milano: All'insegna del pesce d'oro, 1962 (1000 copie numerate); poi Torino: Einaudi ("Collezione di poesia" n. 27), 1966 ISBN 88-06-02816-2
- traduzione di Giuseppe Centore, Caserta: Quaderni di Artepresente, 1984
- traduzione di Mara Teresa Giaveri, Milano: Il Saggiatore, 1984
- traduzione di Maurizio Meschia ; introduzione di Andrea Pasquino, Bergamo: Le cinque vie, 1989
- traduzione di Patrizia Valduga, Il cimitero marino, con un saggio di Elio Franzini, Milano: Mondadori, 1995 ISBN 88-04-39873-6; poi "Oscar" 2000 ISBN 88-04-48488-8
- traduzione di Giancarlo Pontiggia, in: Aurora, Cantico delle colonne, Il cimitero marino, Palma; introduzione di Valerio Magrelli, commento di Antonietta Sanna, Milano: TEA, 1995 ISBN 88-7819-697-5
- con testo francese a fronte a cura di Raul Capra, Novara: Interlinea, 2016, ISBN 978-88-6857-088-0
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ «Μή, φίλα ψυχά, βίον ἀθάνατον / σπεῦδε, τὰν δ' ἔμπρακτον ἄντλει μαχανάν», in italiano: «Dunque non agognare, o mia dolce anima, / Vita immortal, ma ciò che è dato esercita» (Pindarus, Le odi e i frammenti; traduzione, con prolegomeni e commento di Giuseppe Fraccaroli, Milano: Istituto Editoriale Italiano, 1914, Vol. II, p. 63)
- ^ Gustave Cohen, Essai d'explication du Cimetière marin, Paris: Gallimard, 1933
- ^ Daniel Lefèvre, Paul Valéry, Le Cimetière marin: thèmes et structure (pdf Archiviato il 18 aprile 2017 in Internet Archive.)
- ^ Bonfantini, p. 7274.
- ^ (FR) Philippe Landru, Le cimetière marin de Sète, su Cimetières de France et d'ailleurs, 21 novembre 2010. URL consultato il 17 aprile 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Bonfantini, «Poesie (di Valéry)|Poésies», in Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature, VII (Pat-Q), Milano, Bompiani, 2005, pp. 7271-72, ISSN 1825-7887 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene il testo completo in lingua francese de Le Cimetière marin (Il cimitero marino)
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- "Il cimitero marino", Cura e traduzione di Fiornando Gabbrielli, su Il compagno segreto. URL consultato il 16 aprile 2017.
- Il cimitero marino, su Letteratura Europea online, UTET. URL consultato il 16 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2015).
- John Langshaw Austin, La genèse du "Cimetière marin", Cahiers de l'Association internationale des études françaises, 1953, n°3-5