In caso di disgrazia

In caso di disgrazia
Titolo originaleEn cas de malheur
AutoreGeorges Simenon
1ª ed. originale1955
1ª ed. italiana2001
Genereromanzo
Lingua originalefrancese

In caso di disgrazia è un romanzo di Georges Simenon, scritto dal 1° all'8 novembre del 1955 a Cannes[1] e pubblicato da Presses de la Cité il 24 febbraio 1956.

L'edizione italiana è stata pubblicata da Mondadori nel 1958 (collana "Romanzi e racconti d'oggi" n° 2) nella traduzione dal francese di Federico Federici e poi nel 2001 da Adelphi nella traduzione di Laura Colombo[2].

Lucien Gobillot è un avvocato di successo che ha sposato Viviane per ambizione e fa parte della Parigi che conta. Tuttavia ha un dossier segreto su se stesso, sulla cui copertina ha scritto il titolo del romanzo. Qui racconta di come abbia incontrato una bella ragazza, Yvette Maudet, che si è presentata nel suo ufficio per farsi difendere dall'accusa di aver ucciso un vecchio bottegaio e non avendo come pagare l'onorario gli si è offerta spudoratamente. Lui è riuscito a farla scagionare, e lei gli si è attaccata, rifiutando un amante, il giovane Mazetti, che sarebbe pronto anche a sposarla e che non accetta l'idea che lei l'abbia lasciato per mettersi con lui, avvocato anziano e sposato. La situazione a quest'ultimo potrebbe sfuggire di mano e per questo ha deciso di tenere il dossier. Poi si è fatto coinvolgere in giochi erotici con Yvette e con Janine, la cameriera. Dopo che Mazetti si fa vivo, Gobillot decide di partire con la moglie, per evitare guai per un poco. Inoltre, Yvette è incinta. Poi viene ritrovata accoltellata in un albergo del quartiere. È evidente che l'ha uccisa il giovane. Gobillot completa il racconto e consegna il dossier al collega incaricato del caso.

Adattamenti cinematografici e televisivi

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  1. ^ Stanley G. Eskin, Georges Simenon, a cura di Gianni Da Campo, Marsilio, Venezia 1996, p. 419.
  2. ^ Nella "Biblioteca Adelphi" al n° 409. ISBN 978-88-459-1626-7
  3. ^ titolo su IMDB.
  4. ^ Prima messa in onda il 13 febbraio 2010 sul canale belga "La Une".

Collegamenti esterni

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