KW Sagittarii

KW Sagittarii
Visione artistica di KW Sagittarii
ClassificazioneSupergigante rossa
Classe spettraleM1,5 Iab[1]
Tipo di variabileVariabile semiregolare[2]
Distanza dal Sole~9800 anni luce[3]
CostellazioneSagittario
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta17h 52m 00,72665s[1]
Declinazione-28° 01′ 20,5622″[1]
Dati fisici
Raggio medio1.460 R
Massa
Temperatura
superficiale
  • 3.700 K (media)
Metallicità?
Età stimata?
Dati osservativi
Magnitudine app.8,983 (v)[1],
da 8,5 a 11 (AAVSO),
8,58 HIP[4],
da 11,0 a 13,2 (fotografica)[2]
Magnitudine ass.-9,15
Nomenclature alternative
KW Sgr, Flam 21SCO, CD−26 11359, HD 316496, HIP 87433, HR 6134, SAO 184415, ADS 10074A, CCDM J16294-2626A, FK 616.

KW Sagittarii (KW Sgr) è una stella supergigante rossa situata nella costellazione del Sagittario, in una delle zone più vecchie della nostra galassia, la Via Lattea.

KW Sgr mostra anche una variabilità della sua luminosità che la fa includere tra le variabili semiregolari;[2] pertanto la sua designazione secondo la nomenclatura delle stelle variabili, KW Sgr, indica che si tratta della 256ª variabile scoperta nella costellazione del Sagittario.

È localizzata approssimativamente a 9800 anni luce dal nostro Sistema Solare e, con il suo diametro pari a 1460 volte quello solare, è una delle più grandi stelle conosciute.

La sua luminosità bolometrica è pari a 360.000 volte quella del Sole.[3][5]

La curva di luce di KW Sgr registrata dall'AAVSO indica che si tratta di una variabile semiregolare. Le rilevazioni sono state condotte dal 1º gennaio 1990 al 24 novembre 2010. La numerazione dei giorni utilizza il giorno giuliano per il calcolo.
  1. ^ a b c d http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-id?Ident=KW+Sgr KW Sgr -- Semi-regular pulsating Star, database entry, SIMBAD.
  2. ^ a b c KW Sgr, database entry, The combined table of GCVS Vols I-III and NL 67-78 with improved coordinates, General Catalogue of Variable Stars Archiviato il 20 giugno 2017 in Internet Archive., Sternberg Astronomical Institute, Moscow, Russia. Accessed on line November 10, 2010. (Quick look: KW+Sgr)
  3. ^ a b Emily M. Levesque, Philip Massey, K. A. G. Olsen, Bertrand Plez, Eric Josselin, Andre Maeder, and Georges Meynet, The Effective Temperature Scale of Galactic Red Supergiants: Cool, but Not As Cool As We Thought, The Astrophysical Journal 628, #2 (August 2005), pp. 973-985, DOI10.1086/430901.
  4. ^ Catalogo Hipparcos (ESA 1997), su vizier.u-strasbg.fr. URL consultato il 10 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ Emily M. Levesque et al., The Effective Temperature Scale of Galactic Red Supergiants: Cool, but Not As Cool As We Thought (PDF), in The Astrophysical Journal, vol. 628, n. 2, agosto 2005, pp. 973–985. arΧiv:astro-ph/0504337

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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