La scuola della carne
La scuola della carne | |
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Titolo originale | 肉体の学校 |
Autore | Yukio Mishima |
1ª ed. originale | 1963 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | giapponese |
Ambientazione | Giappone, Tokyo |
Protagonisti | Taeko, Senkichi |
Altri personaggi | tre amiche di Taeko |
La scuola della carne (肉体の学校?, Nikutai no gakkō) è un romanzo dello scrittore giapponese Yukio Mishima scritto nel 1963.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Il romanzo racconta le vicende di Taeko, una trentanovenne divorziata che vive a Tokyo, dove è proprietaria di un atelier di moda. Taeko si incontra periodicamente con tre amiche, anch'esse appartenenti alla società, per commentare con loro gli eventi mondani e le relazioni nelle quali le donne sono coinvolte. Una sera in un gay bar Taeko incontra Senkichi, un giovane bisessuale che lavora come cameriere nel locale, e per il quale prova una profonda attrazione. La donna, che fino ad allora aveva tenuto molto a salvaguardare la propria indipendenza e la cui vita sessuale si era limitata, dopo il divorzio, a brevi avventure, si trova profondamente coinvolta anche sentimentalmente nel rapporto con il nuovo amante. Il romanzo analizza gli sviluppi della loro relazione fino alla sua conclusione.
Accoglienza critica
[modifica | modifica wikitesto]La scuola della carne è stato riconosciuto come una "versione popolare" di Colori proibiti[1], un romanzo pubblicato da Mishima tra il 1951 e il 1953. Nonostante venga considerato come parte della produzione "minore" dell'autore giapponese, più orientata in senso commerciale rispetto ad altre sue opere, è stato fatto rilevare come non manchino i motivi di interesse. Alcune tematiche tipiche di Mishima appaiono comunque ne La scuola della carne, come ad esempio "il senso di vuoto che circonda l'esistenza", la "potenza mitopoietica del corpo" e l'intrico pressoché inestricabile tra il vero e il falso nella vita umana. L'autore nella sua narrazione non entra nei dettagli ma lascia "ampio spazio all'immaginazione del lettore".[2]
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Yukio Mishima, La scuola della carne, collana I narratori, Carlotta Rapisarda (traduzione), Feltrinelli, 2013, ISBN 9788807030666.
Opere derivate
[modifica | modifica wikitesto]Una versione cinematografica del romanzo (L'école de la chair) fu diretta nel 1998 da Benoît Jacquot[3] e partecipò al Festival di Cannes 1998. La pellicola ha come protagonista Isabelle Huppert ed è ambientata a Parigi degli anni novanta[4], con i nomi dei personaggi adattati al contesto europeo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Masao Miyoshi, Mute's rage, in Accomplices of Silence: The Modern Japanese Novel, University of California Press, 1974, p. 169. URL consultato il 9 gennaio 2020.
- ^ Franco Marcoaldi, Tokyo decadence secondo Mishima, in La Repubblica, 16 novembre 2013. URL consultato il 9 gennaio 2020.
- ^ (EN) Tricks of the trade, in Out, vol. 7, n. 7, gennaio 1999, p. 83. URL consultato il 9 gennaio 2020.
- ^ (ES) Cinemanía, vol. 58-63, Progresa, 2000. URL consultato il 9 gennaio 2020.