Leptospermum scoparium

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Manuka
Leptospermum scoparium
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi II
OrdineMyrtales
FamigliaMyrtaceae
SottofamigliaMyrtoideae
TribùLeptospermeae
GenereLeptospermum
SpecieL. scoparium
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineMyrtales
FamigliaMyrtaceae
SottofamigliaMyrtoideae
TribùLeptospermeae
GenereLeptospermum
SpecieL. scoparium
Nomenclatura binomiale
Leptospermum scoparium
J.R.Forst. & G.Forst., 1776
Sinonimi

Melaleuca scoparia
(J.R.Forst. & G.Forst.) L.f.

Leptospermum scoparium (J.R.Forst. & G.Forst., 1776), comunemente nota come manuka, è una pianta appartenente alla famiglia delle Mirtacee, originaria della Nuova Zelanda e dell'Australia[2].

Con un'altezza di 2-5 m, si sviluppa rapidamente e di solito è tra le prime specie vegetali a colonizzare un'area deforestata.

Distribuzione e habitat

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L. scoparium è una specie presente in Australia, negli stati federati di Nuovo Galles del Sud, Victoria e Tasmania, in entrambe le isole maggiori della Nuova Zelanda e nell'arcipelago delle isole Chatham. Risulta inoltre introdotta in Regno Unito e nell'arcipelago delle Hawaii[2].

La manuka è molto coltivata recentemente perché consente una buona produzione di miele, inoltre alcuni studi hanno trovato delle proprietà particolari in questo miele. Il miele di manuka sembra possedere alcune proprietà antibatteriche.[3][4]

  1. ^ (EN) Leptospermum scoparium, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) Leptospermum scoparium J.R.Forst. & G.Forst. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  3. ^ (EN) K. L. Allen, P. C. Molan e G. M. Reid, A survey of the antibacterial activity of some New Zealand honeys, in Journal of Pharmacy Pharmacology, vol. 43, 1991, pp. 817-822, DOI:10.1111/j.2042-7158.1991.tb03186.x.
  4. ^ (EN) Harnessing honey's healing power, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 29 settembre 2014.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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